Giorno 3, luned' 4 agosto, Point du Hoc
Lasciata la spiaggia, pochi km mi separano da uno dei luoghi più significativi e interessanti di tutto il viaggio, Point du Hoc, un ampio pianoro a picco sulla scogliera alte 40m, nel settore più occidentale di Omaha Beach.
Camminando in questo luogo, tra gli immensi crateri creati dalle bombe, si riesce a comprendere a fondo la difficoltà e la pericolosità dell'attacco dei Rangers americani.
Infatti la posizione venne presa solo all'alba del 9 giugno, dopo sanguinosi combattimenti e notevoli perdite.
I rangers, raggiunta la sommità, trovarono le casematte vuote in quanto i tedeschi spostarono i cannoni al limite del bosco circa 200 metri indietro per sottrarli dal fuoco delle navi alleate a largo che bombardarono pesantemente le costruzioni.
Questa è la postazione antiaerea piazzata all'astremità occidentale della batteria che tenne inchiodati gli americani sull'orlo della scogliera per diverse ore.
Secondo gli storici locali vi era posizionata una Flak 43 Zwilling
Una cosa che ho notato nei bunker e casematte della Normandia è stata la loro estrema robustezza.
Eccetto pochi casi, tutti i bunker hanno resistito intatti ai pesanti bombardamenti aerei e navali e quelli visibili oggi distrutti sono stati fatti saltare dai genieri alleati al termine della battaglia, con potenti cariche esplosive piazzate all'interno.
Un luogo da non perdere
Dario