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Quel 13.IX.1943 alla stazione di Bra (Cn)

Ultimo Aggiornamento: 15/10/2013 16:00
31/08/2013 19:18
 
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Bra 13/9/1943
Mi chiamo Dolores, oggi felicemente nonna e madre di due ragazzi, all'otto settembre del '43 ragazza diciannovenne, trapiantata da Foggia a Bra con tutta la famiglia. A parte che anche io conclusi la guerra partecipando alla resistenza in Torino, le vicende che mi toccarono da vicino all'indomani di quel famoso 8/9/43 sono almeno due di profondo interesse per me e la mia famiglia.
L'11 settembre all'ospedale civile di Bra moriva mio padre Giuseppe, ferito a morte da una pattuglia tedesca che si aggirava nei dintorni della caserma Umberto I insieme ad una altra donna.
Ero appena tornata dal funerale di mio padre quando mi colpirono le grida ed i lamenti che arrivavano dalla stazione ferroviaria, erano soldati rinchiusi in vagoni merci 70/80 per ogni vagone senza acqua nè cibo nè aria e sopratutto spaventati per la loro sorte. Non fui l'unica ad avvicinarmi a quei vagonie sollecitata anche dagli inviti pressanti di quei giovani che mi esortavano a fare ed a sforzarmi di rompere le corde ed ad aprire i vagoni, riusci ad aprirne quattro. i militari che occupavano i primi tre vagoni attesero a saltare fuori e furono aiutati da ciò nella loro fuga, mentre gli occupanti del quarto vagone saltarono giù subito ancora quasi in stazione, i tedeschi cominciarono subito una intensa sparatoria, alcuni vennero feriti e quattro di loro fucilati in seguito e sono ancora ignoti i loro nomi. La guerra per me e l'oppressione tedesca è cominciata così e per me e per tanti fu una scelta spontanea ed obbligata di schierarsi in difesa della libertà.

questa donna allora diciannovenne era MIA MADRE, medaglia d'oro al valor civile.
Pino Castellano
[Modificato da JUNO43 31/08/2013 20:30]
31/08/2013 20:08
 
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Sono contento di questo racconto dimostra
che anche gli italiani hanno combattuto per
la libertà e non solo gli alleati.
Per me la Resistenza e la Costituzione che ne è
nata sono i principi fondanti che cerco di insegnare
ai miei figli.

Un abbraccio forte a tua madre e a tutte le donne
che hanno partecipate chi attivamente chi idealmente
alla libertà dai Nazifascisti.


Chi non ha carattere non è un uomo, è una cosa.
(Chamfort)

Angelo
02/09/2013 16:56
 
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Grazie per aver condiviso con noi questa storia Italiana. [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]
Ciao,
Graziano. [SM=g27823]


"La vita è una maestra dura....ma impari....Dio se impari!"






02/09/2013 17:34
 
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Non dovremo dimenticarci MAI di queste persone che hanno fatto l'Italia.

Marco.
15/10/2013 16:00
 
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Grande persona e grande storia, son d'accordo al 110% con il messaggio di angelo!!!!!
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