] Grazie a tutti, troppo buoni...
talmente buoni che nessuno si e' accorto che la zimmerit lato destro torretta dietro e' "corta", la clamps dell'acetta (lascia l'ascia e accetta l'acetta, diceva il buon Bonvi), messa al contrario...
E qui, un
lo metto e...
Me lo do da solo.
Antonio ha ragione: la esatta sequenza e':
1) Lavaggio generale olio (90) e bruno van Dick (10)
2) LINING (LINING) Grigio di Paine, recessi e inviti delle viti
3) Piastre orizzontali: Puntini (messi contemporaneamente, con prevalenza carne) carne e Bianco...
4) Zimmerit: piccoli depositi di olio carne e bianco, come fosse un drybrush. In seguito, con pennello "1", imbevuto, pulito e scaricato di solvente, tirati velocemente a sfiorare le cime delle irregolarita' della zimmerit.
Alla fine, poiche' parte del lining era stato invaso dai colori chiari, l'ho parzialmente rifatto.
Tutto qui. Inevitabilmente, con effetti polvere, sporcizia, ruggine, qualcosa andrà ripreso ancora.
Purtroppo, sulla Zimmerit -rispetto alle piastre inclinate di un normale corazzato - bisagno sempre inventarsi qualcosa, pena o un piattume orrendo o un effetto luce irreale dovuto a eccessivo drybrush.
Molto giova -infine e a parere mio sindacabilissimo - che la Zimmerit Atak gia' da sola crea naturalmente luci e ombre realistiche. Mezzi come i Dragon Zimmerit, invece, dove questa pasta e' troppo poco incisa e tondeggiante, costringono a pesanti drybrush, pena un effetto "gessoso" irreale...
Ciao e ancora grazie. Vi ricrederete con l'invecchiamento....