Carissimi amici tutti,
Grazie ai buoni uffici di un mio caro amico, Dario Seglie, direttore del Centro Studi e Museo d'Arte Preistorica di Pinerolo, sarebbe possibile organizzare una visita al Museo della Cavalleria ed alla mostra di cui allego il progetto.
PROGETTO DI MOSTRA “L’UNIVERSO DEGLI INDIANI D’AMERICA” Dicembre 2010 – Settembre 2012 La Mostra intende fornire un quadro sintetico della cultura caratteristica delle popolazioni indigene che abitavano la regione posta fra i Grandi Laghi nord-americani e le Montagne Rocciose, definite comunemente “Indiani delle Pianure”. La cultura equestre che essi hanno elaborato, i costumi pittoreschi con i copricapo di penne d’aquila e la tenace resistenza militare opposta all’esercito degli Stati Uniti nel corso dell’Ottocento hanno fatto di questi popoli un simbolo artistico e letterario, ampiamente sfruttato da cinema, letteratura, fumetti e così via. La Mostra si propone di illustrare i principali aspetti della vita tradizionale dei popoli delle Pianure, attraverso una serie di oggetti che sono stati raccolti da viaggiatori italiani nel corso del XIX secolo (Musei Civici di Bergamo e di Reggio Emilia) e che costituiscono importanti testimonianze delle abilità artistiche e delle forme culturali espresse da questi popoli, che in parte ancora sopravvivono nei ricordi e nelle tradizioni dei loro discendenti contemporanei. Sono inoltre coinvolti i seguenti Istituti: Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, Museo Storico dell’Arma di Cavalleria di Pinerolo, la Biblioteca Civica “Alliaudi” di Pinerolo e l’Istituto di Antropologia Culturale dell’Università di Torino. PERCORSO DI RICERCA E DIDATTICO. Il regno del bisonte e del cavallo. Descrizione dell’ambiente geografico in cui si svilupparono le culture indigene, delle caratteristiche ecologiche della regione. Il bisonte, animale dominante nelle Grandi Pianure. Origine e vicende storiche del cavallo, che si sviluppa anticamente in territorio americano, si trasferisce nel Vecchio Mondo e ritorna di nuovo in America ad opera dei colonizzatori europei, dove trova le condizioni particolarmente favorevoli per una straordinaria diffusione. Caratteristiche delle culture indigene, le culture nomadi equestri e le culture di orticoltori delle vallate fluviali. Il mondo dei cacciatori. La base della sussistenza era fornita dal bisonte, anche se venivano cacciati altri animali come cervi e antilopi. Il rapporto tra uomini e animali rivela una complessa rete di connessioni, in cui gli animali non sono visti semplicemente come prede o come risorse, bensì come veri e propri interlocutori, “persone-non-umane” del tutto simili ai loro cacciatori, nei confronti dei quali era necessario adottare un comportamento improntato a rispetto, venerazione e riconoscenza. Il mondo della guerra. L’acquisizione del cavallo stimolò lo sviluppo di una particolare enfasi sulla guerra e le imprese belliche. Anche in questo caso, troviamo una particolare visione della guerra, che era interpretata non tanto come azione distruttiva nei confronti di un gruppo nemico, quanto piuttosto come attività volta a dimostrare il valore e il coraggio del guerriero, che spesso andava contro l’avversario armato di un semplice “bastone” con il quale toccarlo, per dimostrare il proprio sprezzo del pericolo e l’efficacia della protezione da parte dei suoi spiriti aiutanti. Anche diverse scene di arte rupestre rilevate in queste regioni mostrano l’importanza della guerra e degli armamenti del guerrieri, in particolare gli scudi decorati. Il bisonte e la donna. Il mondo femminile è legato all’abitazione domestica, alla nascita e all’allevamento dei figli. La donna è collegata simbolicamente al bisonte, animale che rappresenta la forza generativa, la fecondità e l’abbondanza. Il mito dei Lakota della Donna-Vitello di Bisonte Bianco pone in evidenza la relazione spirituale che unisce la donna al bisonte e ne fa il personaggio chiave della storia indigena, grazie al quale sono state donate all’umanità le principali cerimonie che costituiscono la parte più preziosa dell’eredità culturale dei popoli nativi. Il bisonte nel cielo. La visione del cosmo dei popoli delle Pianure rappresentava il mondo come suddiviso in tre strati sovrapposti, in cui gli uomini occupavano il centro, la superficie della terra. Questo mondo, il mondo umano, era tuttavia una sorta di superficie riflettente, che lasciava trasparire l’esistenza di altri mondi: un mondo inferiore, sotterraneo, popolato da mostri acquatici, ma anche dai bisonti, poiché gli spiriti degli animali uccisi ritornavano nelle caverne, dalle quali erano sorti nei tempi primordiali; e un mondo superiore, solcato dal sole e dalla luna e popolato dalle stelle. Il mondo terrestre era percepito come una sorta di immagine speculare del cielo stellato e le costellazioni narravano le vicende delle origini del mondo e delle relazioni tra uomini e animali. Approfondimenti saranno dedicati ad alcuni temi secondari, quali: - La partecipazione di un contingente piemontese a fianco dell’esercito francese durante la Guerra Franco-Indiana del Re Sole contro gli Irochesi (1665 – 1667). - Le battaglie combattute dai Lakota e dagli Cheyenne contro i reparti di cavalleria dell’esercito statunitense, in particolare quella celebre avvenuta lungo il Little Big Horn, il 25 Giugno 1876. - La visita in Italia, durante il periodo fascista, di un sedicente indiano, chiamato “White Elk”, in realtà una strana figura di impostore e mitomane, di cui è conservato a Torino (al Museo Lombroso) il costume “indiano” con cui si presentava in pubblico. - La venuta a Torino di Buffalo Bill ed il suo circo, quando nel Marzo del 1906 arrivò l' imponente carovana del colonnello Cody, trasportata su quattro treni; dalle 59 carrozze ferroviarie sbarcarono 500 cavalli e 850 persone. - Il Far West nei fumetti e nei film. - Le tecniche artigianali e la vita quotidiana. - Riti, miti e cerimonie. - La costruzione dei tipi (tende per vita nomade). - Espressioni artistiche. Periodo del percorso di ricerca e sperimentazione didattica: dal mese di Dicembre 2010 fino al mese di Novembre 2011; Mostra dal 5 Dicembre 2011 al 30 Settembre 2012.
Sono a disposizione per coordinare la visita, che dovrebbe svolgersi una qualsiasi domenica con la seguente scaletta di massima
arrivo (con mezzi proprii) a Pinerolo attorno alle ore 9.10/10.00
visita al Museo della Cavalleria
vistia della mostra sugli Indiani d'America
pranzo libero (si cercherà un ristorante convenzionato a circa 10€ a cranio)
continuazione della visita nelle altre sedi del museo d' arte preistorica
attoro alle ore 16/17 liberi tutti
Io sono a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento
Roberto
Roberto Vidotto
Bergamasco (AL)