The Pacific finora è un prodotto sostanzialmente inutile, che nulla aggiunge a quello che avevamo già visto.
Dopodichè non è neppure giusto generalizzare dicendo che la realtà è sempre diversa dai film (mi sembra fin troppo scontato) o che i film americani fanno tutti schifo.
Ad esempio, uno dei film di guerra più originali ed interessanti di sempre - la Croce di Ferro - è di un regista americano come Sam Peckinpah. Apocalpyse Now è di un grande regista americano, e sfido chiunque a dire che non è un film bello ed intenso.
SAnche salvate il soldato Ryan è un gran bel film, e BOB un prodotto più che decoroso. Poi possono piacere o meno, questione di gusti.
A proposito di attendibilità storica dei "reduci" (più o meno autentici) poi non dimentichiamo che i romanzi di Sven Hassel, che non mi dispiacciono affatto e che sono talora anche toccanti, sono stracolmi di invenzioni letterarie e di veri e propri strafalcioni (come i tigre col lanciafamme assegnati ai battaglioni di disciplina, e via dicendo).
Per quanto poi riguarda i film sugli italiani in guerra, anche qui non è il soggetto, ma il regista, che fa la differenza (oltre che i mezzi ed i soldi). Di belli ce ne sono stati eccome (la grande guerra, Tutti a casa, o perfino le Rose del Deserto); purtroppo però certi registi sono in via di estinzione, ed anche un prodotto quasi decente come "El Alamein, la linea del fuoco", va in malora quando la mancanza di mezzi si fa evidente.
Insomma, americani o italiani, a fare la differenza sono il talento e i mezzi; quando ci sono entrambi, non si resta delusi,