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SAVOIA MARCHETTI SM 82 MARSUPIALE
Il Savoia-Marchetti S.M.82 (conosciuto anche come Marsupiale[2]) è stato uno dei più longevi velivoli dell'Aeronautica Militare, essendo stato in servizio dal 1938 al 1960. Il "Marsupiale" è un velivolo sviluppato per compiti di trasporto, a partire dal S.M.75, successivamente sviluppato ed impiegato anche come bombardiere.
Nel 1939 l'S.M.82 conquistò il primato mondiale di velocità sui 10 000 km (con una media di 236,97 km/h) e di distanza in circuito chiuso (con 12 973,77 km percorsi).
L' S.M.82 rappresentò l'ennesima fase dello sviluppo della variegata (ed ormai collaudata) famiglia di trimotori prodotta dalla Savoia-Marchetti e, in particolare, fu diretto discendente dell'S.M.75.
Il primo prototipo venne ultimato in versione da trasporto e, rispetto al diretto predecessore, aveva la fusoliera ridisegnata che, seppur ridotta nella cubatura, poteva ospitare carichi decisamente ingombranti poiché disposta su due livelli, separati da un pavimento metallico che all'occorrenza poteva essere asportato.
La versione da trasporto fu anche la prima ad essere impiegata operativamente ed al momento dell'entrata in guerra dell'Italia a fianco delle Potenze dell'Asse, erano solamente 12 i velivoli operativi in questa versione ed assegnati ad un unico Gruppo Trasporto.[3]
Con l'inizio della guerra i ritmi produttivi vennero innalzati e le consegne ai reparti si fecero più frequenti. Il "Marsupiale" non venne mai assegnato a gruppi di bombardamento specifici della Regia Aeronautica, ma l'utilizzo nei compiti di bombardamento venne affidato agli equipaggi dei reparti da trasporto. In alcuni casi, nei primi mesi di guerra, venne utilizzato personale fino ad allora impiegato nelle compagnie civili.[3]
Fin dal luglio del 1940 i S.M. 82 intrapresero missioni contro Gibilterra mentre un gruppo di 4 velivoli, di base nell'Egeo, effettuò un lunghissimo raid per colpire le raffinerie di Manama, nel Golfo Persico. I velivoli del Gruppo Trasporto operante in Libia vennero utilizzati per operazioni ricorrenti contro Alessandria d'Egitto.
Come velivoli da trasporto vennero impiegati praticamente su tutti i fronti italiani e tedeschi, dato che anche la Luftwaffe mostrò apprezzamento per il "Marsupiale", ordinandone un sostanzioso quantitativo e ricevendo, prima dell'armistizio di Cassibile, circa 200 velivoli. Particolare rilevanza assunsero i collegamenti con i territori dell'Africa Orientale Italiana, verso la quale gli S.M.82 trasportarono le più svariate tipologie di materiali, tra le quali spiccano sicuramente 51 caccia Fiat C.R.42 ed i relativi ricambi.
In occasione dell'occupazione italo-tedesca della Tunisia, come reazione all'Operazione Torch nel novembre del 1942, il "Marsupiale" sostenne il peso maggiore dell'impegno italiano per rifornire le truppe dell'Asse nell'ultimo bastione africano, e successivamente per evacuare truppe e personale militare e civile, affrontando un numero soverchiante di aerei da caccia alleati, quasi sempre senza una adeguata scorta.
L'estrema pericolosità delle missioni, in teatri che ormai erano caratterizzati dalla superiorità aerea degli alleati, determinarono l'abbattimento di un numero elevato di velivoli, tanto che gli esemplari superstiti all'8 settembre 1943 furono meno di un centinaio.
Anche le sorti del "Marsupiale" seguirono due distinte direzioni dopo la resa del Regno d'Italia agli alleati.
Una cinquantina di esemplari prestarono servizio per l'Aeronautica Nazionale Repubblicana e, inquadrati nei gruppi da trasporto Terracciano e Trabucchi, vennero impiegati prevalentemente sul fronte orientale.
Una trentina di esemplari, invece, prestarono la loro opera nelle file dell'Aeronautica Cobelligerante Italiana, trovando impiego nello Stormo Notturno (di base a Lecce) e fornendo supporto alle truppe italiane impegnate nei Balcani.
Infine la Luftwaffe assorbì tutta la produzione successiva di nuovi velivoli, che impiegò in prevalenza sul fronte orientale e, negli ultimi mesi del conflitto, nel nord della Germania.
SCHEDA TECNICA
Tipo Bombardiere, aereo da trasporto
Equipaggio 4-5
Costruttore Savoia-Marchetti
Data primo volo 30 ottobre 1938
(versione civile)
Data entrata in servizio 1940
Utilizzatore principale Regia Aeronautica
Altri utilizzatori Luftwaffe
Aeronautica Militare
Esemplari 875
Dimensioni e pesi
Lunghezza 22,90 m
Apertura alare 29,68 m
Altezza 6,00 m
Superficie alare 118,60m²
Peso a vuoto 10 550 kg
(con motori PW: 12 100)
Peso max al decollo 17 820 kg
(con motori PW: 18 700)
Propulsione
Motore 3 Alfa 128 (poi sostituiti con Pratt & Whitney R-1830 Twin Wasp)
Potenza 860 CV
(per i PW: 1 215 CV)
Prestazioni
Velocità max 370 km/h
(381 con motori PW)
Autonomia 3 000 km
Tangenza 6 000 m
Armamento
Mitragliatrici 4 in totale di cui:
1 calibro 12,7 mm × 81 mm SR in torretta dorsale
2 calibro 7,7 × 56 mm R sui fianchi
1 calibro 7,7 × 56 mm R nella gondola di puntamento
Bombe 4 000 kg
fonte wikipedia
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