Scusate sto pensando a voce a alta, e ho quindi deciso di rendervi partecipi della mia riflessione; da appassionato di storia quale sono, ho la fortuna di avere nella mia libreria centinaia di volumi pieni di foto della seconda guerra mondiale, e spesso guardando una fotografia, rimango colpito dal soggetto, o dalla particolare scena, o dall’uniforme del soggetto fotografato, o semplicemente perché è bella, ora detto questo, non vi è mai venuto il dubbio se stiamo guardando la foto di un buono o di un cattivo ?, o semplicemente chi è il personaggio ritratto ?, se è ancora vivo, o comunque qual è stata la sua vita dopo quella foto ?
A me onestamente, questa cosa, oltre a pensarla, mi crea anche una certa emozione, e spesso cerco di saperne di più, a volte ci riesco a volte no, ma è bellissimo provarci, e quando ci si riesce, si scoprono, a volte, delle realtà ben diverse, da quelle che una semplice foto può rappresentare, nel caso specifico, ho visto spesso, su vari testi, la foto di alcuni ufficiali Cosacchi, al soldo dei Tedeschi, a colloquio, su una cartina, con degli ufficiali Germanici, prima di un azione.
Ecco per me questa era semplicemente una gran bella fotografia, ma poi indagando, è venuto fuori, che questi “gentili” signori, all’apparenza anche abbastanza tranquilli e con facce tutto sommato di gente normale, stavano in quel “briefing”, pianificando l’assalto, con relativo massacro, al quartiere di Varsavia di loro competenza, durante la rivolta della popolazione civile nell’agosto del 1944, questa cosa mi ha particolarmente colpito, e ho quindi deciso di cercare di realizzare integralmente quella foto, in un dioramino, a cui sto già lavorando, perché, comunque, continua a piacermi la foto, e anche quindi per ricordare le vittime di quella rivolta, e soprattutto per parlarne.
Da quando mi è venuta questa mania di ricerca, guardo le foto con un occhio diverso, e soprattutto con rispetto degli uomini raffigurati, gente che nel bene e nel male, ha comunque fatto la nostra storia, e nel caso delle vittime, ha patito sofferenze inenarrabili, e quindi penso, nonostante il gramo momento della nostra vita attuale, che siamo tutto fortunati.
Voi cosa pensate in proposito ?
Ciao,
Graziano.