volteggiatore napoletano wip

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fabrizio19691969
00venerdì 17 gennaio 2014 19:09
ecco dopo tanto un wippino,il figurino e' un classico metal modeles in 1.32,logicamente gli incarnati sono i primi e sono quasi finiti,avendo la visiera gli occhi son difficili da dipingere ma con un po di pazienza si fanno.su un modello cosi' semplice senza decorazione ritengo sia importante evidenziare i volumi. per lo shako (berretto per paperino) essendo nero e' importante differenziare i neri,e cioe' intanto si parte per la parte centrale con una miscela di nero e marrone,alle estremita' si desatutara il colore tenendolo opaco e nei rinforsi e visiera usare nero puro passato col trasparente satinato.
per le placche metalliche si inizia da colori non metallici e cioe' uniforme inglese per la base,e poi si usa ocra gialla per le sculture in evidenza e ocre chiara ler le parti piu' in evidenza.poi con il colore oro molto diluito si spennella sopra e traspariranno i volumi,poi oro e nero molto diluiti,lavaggino selettivo e risaltano i recessi. una passata di trasparente satinato per smorzare i toni e tutto va a posto.
una disgressione sul punto luce negli occhi,che non lo faccio sempre,ma qui e' quasi obbligatorio essendo in ombra gli stessi ,per farli risaltare un po.

[IMG]http://i42.tinypic.com/15pr2q0.jpg[/IMG]
[IMG]http://i41.tinypic.com/34650l1.jpg[/IMG]


una cosa importante da ricordare e' che anche se un figurino e' piccolo va dettagliato sempre e comunque,e piu' ci si sta dietro meglio viene
Paperino15
00venerdì 17 gennaio 2014 19:19
Re:
fabrizio19691969, 17/01/2014 19:09:

e

una cosa importante da ricordare e' che anche se un figurino e' piccolo va dettagliato sempre e comunque,e piu' ci si sta dietro meglio viene




Vai a dirlo ad un settantaduista [SM=g27828]

Scherzi a parte, bella partenza, tanto per cambiare... [SM=g2915736]

Grazie anche per la dritta sul berretto... avrei invece un'altra domanda: cosa cavolo erano i "volteggiatori"... io mi immagino sti tipi a Waterloo che facevano piroette mentre la fanteria li assaltava [SM=g9327]

Ultima cosa... quando inizierai la giacca o i pantaloni puoi fare una foto dell'aspetto del colore dopo la prima mano? Mi aiuterebbe a rendermi conto di quanto tu li diluisca effettivamente... se è diluito tanto quanto lo sbroffo di carne vicino alla mano forse ho capito qual è una delle cose che sbaglio [SM=g8115] [SM=g7278]
fabrizio19691969
00venerdì 17 gennaio 2014 19:30
allora si la diluizione e' quella per la base e molto di piu' per le luci e ombre,pensa che la giacca ha la pettorina rosa........i volteggiatori venivano prima delle truppe e infastidivano sparando gli avversari
da wilkipedia


Volteggiatori[modifica sorgente]





Un Granatiere della Fanteria di Linea francese a sinistra e un Volteggiatore a destra circa 1808
I Volteggiatori traggono la loro origine dai reggimenti di cacciatori che si diffusero negli eserciti europei dalla metà del diciottesimo secolo; i cacciatori si distinguevano per combattere non in ranghi serrate come colonna o linea ma in ordine sparso: poiché quest'ultimo tipo di combattimento iniziò a incontrare successo proprio nell'era napoleonica (prima era troppo svantaggiato per la scarsa precisione dei fucili, il loro corto raggio e soprattutto dai lunghissimi tempi di ricarica) questo tipo di truppe inizio non solo a costituire particolari tipi di fanteria (quella leggera) ma ad unirsi alle truppe tradizionali. Infatti nel 1804, Napoleone ordinò che i più piccoli e più agili uomini dei Battaglioni di Linea fossero scelti per formare una Compagnia di Volteggiatori. Queste truppe erano seconde in scala gerarchica solo ai Granatieri ed erano considerate anch'esse truppe di "elite". Il loro nome è dovuto al loro compito originario. I Volteggiatori erano nati per affrontare la Cavalleria nemica "volteggiando" (saltando) sopra i cavalli nemici, una fantasiosa idea che in combattimento non ebbe successo. Nonostante ciò, i Volteggiatori svolsero pregevolmente i propri compiti, fornendo fuoco "skermish"(letteralmente da scaramuccia) cioè poco intenso ma lungo e diffuso che alla lunga infastidiva il nemico fiaccando il loro morale: spesso infatti venivano schiarati in ordine sparso davanti alle truppe normali schierate in formazione creando a loro favore uno schermo di fuoco leggero ma come detto fastidioso. Inoltre spesso queste truppe fornivano gli esploratori per ciascun Battaglione. Nell'addestramento dei Volteggiatori l'enfasi era posta sull'abilità nel tiro e sulla rapidità di movimento e di ricarica.

I Volteggiatori erano equipaggiati con bicorno con pom-pom giallo o verde. Dopo il 1807, furono dotati di sciaccò con nastri gialli sormontato da un pennacchio giallo-verde. Avevano inoltre spalline verdi con la parte superiore gialla e un colletto giallo. Come i granatieri avevano due ampie tracolle una per la cartucciera l'altra per spada e baionetta.

Originariamente, i Volteggiatori erano equipaggiati con una carabina o moschetto corto chiamato dragon per il fumo che emetteva allo sparo, ma successivamente come i resto della truppa furono equipaggiati con Moschetto Charleville del 1777 e baionetta. Come i Granatieri, i Volteggiatori erano equipaggiati con una spada corta per il combattimento ravvicinato ma era raramente utilizzata. Dopo il 1808, la Compagnia di Volteggiatori era posizionata sulla sinistra della linea di battaglia. Questa era tradizionalmente la seconda più importante posizione d'onore nello schieramento di battaglia, anche se come detto durante la battaglia spesso venivano poi posti davanti in ordine sparso

Fanteria Leggera[modifica sorgente]
Paperino15
00venerdì 17 gennaio 2014 19:45
Grazie!!
Immagino quindi che questo non stia guardando l'ora ma sia appoggiato ad uno schioppo [SM=g27828]

Ribadisco, ottimo lavoro [SM=g27811]
madmacs
00venerdì 17 gennaio 2014 20:07
completamente OT... ma sta gente quando gli scappava doveva togliersi pure il cappello?

Paperino15
00venerdì 17 gennaio 2014 20:14
Per me volava via col rinculo della prima fucilata... o con una fucilata nemica... sti cosi erano così brutti che avrei sparato prima a loro e poi forse a chi li portava [SM=g27828]
fabrizio19691969
00venerdì 17 gennaio 2014 20:50
e no vedi i cordoni dorati sul cappello,si legavano sotto il mento,se gli scappava ...vi postero' i pantaloni avevano un meccanismo di apertura
enrico0195
00venerdì 17 gennaio 2014 22:04
Molto bello il soggetto!pero piu guardo questi soldati dell epoca napoleonica piu mi rendo conto di come fosse interpretata diversamente la guerra in passato,adesso a nessuno passerebbe per la mente di vestirsi di blu in guerra e tanto meno si fanno avanzare i soldati in ranghi compatti verso il nemico.Un modo strano di fare la guerrae francamente anche un po assurdo
Paperino15
00venerdì 17 gennaio 2014 22:11
Non avevano mitragliatrici...
Così "mitragliavano" usando formazioni in linea... e i colori sgargianti servivano prevalentemente per non fare confusione ed evitare fuoco amico in mezzo a tutto il fumo che producevano quegli schioppi.

Poi durante un'esercitazione di tiro qualcuno notò che se si "vestivano" i bersagli di verde anziché rosso la percentuale di corpi a segno diminuiva significativamente. E con il progredire della tecnologia nel campo dell'armamentario si svilupparono anche uniformi sempre più "mimetiche" nel vero senso del termine.
fabrizio19691969
00venerdì 17 gennaio 2014 22:13
ma vedi enrico,questo dipende anche che a quei tempi raramente si scontravano,di solito le baionette non erano mai usate,era una guerra tattica ,il plotone avanzava compatto e di solito uno dei 2 contendenti scappava prima,era poi negli inseguimenti che ci si ammazzava o con le cannonate,tieni presente che i fucili avevano una capacita' di 3 colpi al minuto ma raramante ricaricavano piu' di un proiettile al minuto e quando sparavano tante volte erano caricati male e i colpi erano mosci.le tecniche moderne vengono utilizzate al migliorare delle armi da fuoco.
la famosa grande armata napoleonica di 600000 soldati che invase la russia quando arrivo' a mosca era ridotta si a 100000 unita',ma i piu' erano morti per malattia.le condizioni una volta erano inumane.il famoso chirurgo larrey si racconta mi pare che riusciva a tagliare 2 gambe al minuto,pensa tu come ci stavano dietro.
per capire le condizioni ti consiglio il libro 20 anni di gloria con l'imperatore di coignet un reduce e' molto istruttivo
enrico0195
00sabato 18 gennaio 2014 14:26
Re:
fabrizio19691969, 17/01/2014 22:13:

ma vedi enrico,questo dipende anche che a quei tempi raramente si scontravano,di solito le baionette non erano mai usate,era una guerra tattica ,il plotone avanzava compatto e di solito uno dei 2 contendenti scappava prima,era poi negli inseguimenti che ci si ammazzava o con le cannonate,tieni presente che i fucili avevano una capacita' di 3 colpi al minuto ma raramante ricaricavano piu' di un proiettile al minuto e quando sparavano tante volte erano caricati male e i colpi erano mosci.le tecniche moderne vengono utilizzate al migliorare delle armi da fuoco.
la famosa grande armata napoleonica di 600000 soldati che invase la russia quando arrivo' a mosca era ridotta si a 100000 unita',ma i piu' erano morti per malattia.le condizioni una volta erano inumane.il famoso chirurgo larrey si racconta mi pare che riusciva a tagliare 2 gambe al minuto,pensa tu come ci stavano dietro.
per capire le condizioni ti consiglio il libro 20 anni di gloria con l'imperatore di coignet un reduce e' molto istruttivo


grazie per le precisazioni [SM=g27811] in effetti pensavo che si giungesse quasi sempre allo scontro a fuoco!quindi alla fine a decidere la battaglia non era la fanteria ma bensi la cavalleria e l'artiglieria giusto?
Paperino15, 17/01/2014 22:11:

Così "mitragliavano" usando formazioni in linea... e i colori sgargianti servivano prevalentemente per non fare confusione ed evitare fuoco amico in mezzo a tutto il fumo che producevano quegli schioppi.

Poi durante un'esercitazione di tiro qualcuno notò che se si "vestivano" i bersagli di verde anziché rosso la percentuale di corpi a segno diminuiva significativamente. E con il progredire della tecnologia nel campo dell'armamentario si svilupparono anche uniformi sempre più "mimetiche" nel vero senso del termine.


si in effetti non avevo pensato al fuoco amico [SM=g27811] probabilmente mi sono immaginato queste truppe in condizioni di battaglia troppo moderne [SM=g27811]
ultima cosa poi la smetto con le domande [SM=g1758109] all'epoca come veniva gestita la conquista di una citta dove era asserragliato il nemico?

fabrizio19691969
00sabato 18 gennaio 2014 14:46
ciao si era l'artiglieria e la tattica sul campo,napo in effetti era un artigliere,contava molto come manovravi,e su questo era un asso,non invento' niente ma miglioro' le tattiche e le strategie.il punto suo forte era che combatteva sempre o quasi in superiorita' numerica,manovrando in modo tale da dividere sempre gli eserciti avversari e poi batterli separatamente.
la cavalleria veniva usata sempre dopo un po in quanto altrimenti non riusciva a penetrare gli schieramenti ,e succede come ney a waterloo che carico' e gli inglesi chiudendosi nei quadrati respinsero le cariche
fabrizio19691969
00sabato 18 gennaio 2014 21:22
bene.oggi che moglie e figli sono fuori dalle.........vabbè,ho fatto i pantaloni,faccio prima quelli perché cosi me li levo dalle scatole.
la tavolozza dei bianchi e' quella in foto. colore base:bianco e uniforme inglese,per le luciaggiungo prima carne e poi bianco,ombre aggiungo uniforme inglese e poi nero,attenzione che macchiano.come si vede i colori sono molto diluiti,per coprire e preparare la base ho dato 5 o 6 passate.per ultime le cuciture.se si vedono le pennellate basta un lavaggino molto diluito del colore base,e poi si riprendono le luci e le ombre
[IMG]http://i44.tinypic.com/2i7u4qf.jpg[/IMG]

[IMG]http://i40.tinypic.com/2n7jb89.jpg[/IMG]
rost77
00sabato 18 gennaio 2014 23:53
ti seguo....
vai amico mio!!

Diego
madmacs
00domenica 19 gennaio 2014 05:53
io quella manina l'avrei protetta [SM=g27811]
blitzkrieg_bop
00domenica 19 gennaio 2014 10:23
Ha tutte le premesse per diventare un capolavoro.

Ti seguo anch'io. [SM=g27822]
fabrizio19691969
00domenica 19 gennaio 2014 11:07
Re:
madmacs, 19/01/2014 05:53:

io quella manina l'avrei protetta [SM=g27811]




non e' mica fatta e' che avevo avanzato colore dalla faccia [SM=g9327]
fabrizio19691969
00domenica 19 gennaio 2014 11:08
grazie diego e blitskrieg
sayeret
00domenica 19 gennaio 2014 19:04
Nonostante la visiera lavoro egregio sul visino (manco a dirlo [SM=g27828] ) [SM=g1865391] [SM=g1865391]

Avrei una domandina/curiosità [SM=g27833]
Vedo spesso che i tuoi figuri sono già sulla basetta mentre lavori alla pittura. Li incolli lì in maniera definitiva prima di dipingere?
Ma poi come li maneggi in modo comodo?
Scusa eh, son curioso... [SM=g7278]

Roberto
fabrizio19691969
00domenica 19 gennaio 2014 19:19
Re:
sayeret, 19/01/2014 19:04:

Nonostante la visiera lavoro egregio sul visino (manco a dirlo [SM=g27828] ) [SM=g1865391] [SM=g1865391]

Avrei una domandina/curiosità [SM=g27833]
Vedo spesso che i tuoi figuri sono già sulla basetta mentre lavori alla pittura. Li incolli lì in maniera definitiva prima di dipingere?
Ma poi come li maneggi in modo comodo?
Scusa eh, son curioso... [SM=g7278]

Roberto



si il viso e' stato un caino ma piano piano.........li incollo li per pigrizia perché sono una capra con le basette,ma questo prima di dipingere i gambali lo stacco e faccio o ci provo una basetta decente
per maneggiarli si e' un po piu' complicato ma niete di impossibile,invece una cosa che non rifarei e' incollare il braccio alzato perché fare il viso col braccio alto mi ha fatto insegnare nuovi nomi di santi
fabrizio19691969
00domenica 19 gennaio 2014 21:56
altro passetto,ritoccati i pantaloni e fatta la pettorina,il colore base e' un azzutto scuro poi schiarito con carne e scurito con blu scuro,lavaggio nero per uniformare e via
[IMG]http://i42.tinypic.com/2s10qhk.jpg[/IMG]
Paperino15
00domenica 19 gennaio 2014 22:01
Che bello... qualche bottone mi pare un po' sbavato, ma si riprende... cosa vengo a dirlo a te...

Domandina: il lavaggino nero l'hai fatto su tutta la pettorina o solo nella parte centrale e ai lati?
madmacs
00domenica 19 gennaio 2014 22:17
comunque bel bianco.... [SM=g27811]
fabrizio19691969
00domenica 19 gennaio 2014 22:37
grazie mad,pape no il lavaggino su tutto,uniforma e smorza i toni,...volevo farla rosa ma non me la sono sentita
Paperino15
00domenica 19 gennaio 2014 22:45
Danke [SM=g27811]
Sandro Matteoni
00domenica 19 gennaio 2014 23:06
Sandro Matteoni
00domenica 19 gennaio 2014 23:22
Ciao Fabrizio, grandi complimenti per il tuo napoletano, lavoro davvero delizioso. Ottimo il bianco e magnifici l'incarnato e l'azzurro del colore reggimentale.

Volevo però, se me lo permettete, dire due cose sulla prima parte del topic, perché mi pare sulla questione voltigeurs si sia fatta un minimo di confusione.

Cominciamo proprio da loro, dai volteggiatori. L'idea del volteggio sul cavallo è affascinante ma del tutto fantasiosa. Al contrario i volteggiatori e in generale tutte le truppe che si schieravano in ordine aperto erano particolarmente vulnerabili agli attacchi della cavalleria, anche se si trattava di piccoli distaccamenti di cavalleria leggera. Tanto è vero che nel regolamento di fanteria francese si raccomandava che i distaccamenti di fanteria leggera che operavano sulla fronte dei battaglioni chiusi si tenessero ad una distanza che permettesse loro di fuggire nei ranghi o al riparo dietro la linea in caso di intervento di cavalleria nemica.

Per il resto ci siamo quasi, il decreto imperiale che istituisce le compagnie leggere, appunto di volteggiatori, è della fine del 1803, prima, le demi brigades dell'esercito rivoluzionario e consolare avevano una sola compagnia d'élite per ogni battagliano quella dei granatieri.

Seconda cosa, il modo di combattere e di schierarsi delle fanterie napoleoniche, (così come le loro uniformi colorate) non erano frutto di eccentricità o di follia da parte di qualcuno. Al contrario, col tipo di armi da fuoco che avevano, il tiro a raffica di massa, di norma coordinato per plotone, era l'unico modo per rendere un minimo efficaci i moschetti.

Nel 1805 l'esercito prussiano compì un interessante esperimento: fatto schierare in linea, su tre ranghi come d'abitudine, un battaglione di moschettieri di 600 uomini, gli fece aprire il fuoco contro una sagoma di tela, posta a 50 metri, che aveva l'ingombro di un omologo battaglione di fanteria in linea. dato che sparavano solo le prime due file ad ogni scarica i moschetti che sparavano erano 400. Bene dopo tre scariche si constatò che i colpi andati a segno nella sagoma non superavano i 50. Pensate se ogni soldato avesse sparato da se, da posizioni differenti, e senza il coordinamento della scarica.

Bene per adesso mi taccio non volendo essere noioso, se qualcuno ha ancora dubbi sulla questione guerre napoleoniche e dintorni e ha voglia di discuterne io sono qui.

Ancora complimenti a Fabrizio e un saluto a tutti.

Sandro
andreaverona
00lunedì 20 gennaio 2014 08:23
Fabrizio il viso è stupendo..Mi piace..mi piace...
fabrizio19691969
00lunedì 20 gennaio 2014 08:57
Re:
Sandro Matteoni, 19/01/2014 23:22:

Ciao Fabrizio, grandi complimenti per il tuo napoletano, lavoro davvero delizioso. Ottimo il bianco e magnifici l'incarnato e l'azzurro del colore reggimentale.

Volevo però, se me lo permettete, dire due cose sulla prima parte del topic, perché mi pare sulla questione voltigeurs si sia fatta un minimo di confusione.

Cominciamo proprio da loro, dai volteggiatori. L'idea del volteggio sul cavallo è affascinante ma del tutto fantasiosa. Al contrario i volteggiatori e in generale tutte le truppe che si schieravano in ordine aperto erano particolarmente vulnerabili agli attacchi della cavalleria, anche se si trattava di piccoli distaccamenti di cavalleria leggera. Tanto è vero che nel regolamento di fanteria francese si raccomandava che i distaccamenti di fanteria leggera che operavano sulla fronte dei battaglioni chiusi si tenessero ad una distanza che permettesse loro di fuggire nei ranghi o al riparo dietro la linea in caso di intervento di cavalleria nemica.

Per il resto ci siamo quasi, il decreto imperiale che istituisce le compagnie leggere, appunto di volteggiatori, è della fine del 1803, prima, le demi brigades dell'esercito rivoluzionario e consolare avevano una sola compagnia d'élite per ogni battagliano quella dei granatieri.

Seconda cosa, il modo di combattere e di schierarsi delle fanterie napoleoniche, (così come le loro uniformi colorate) non erano frutto di eccentricità o di follia da parte di qualcuno. Al contrario, col tipo di armi da fuoco che avevano, il tiro a raffica di massa, di norma coordinato per plotone, era l'unico modo per rendere un minimo efficaci i moschetti.

Nel 1805 l'esercito prussiano compì un interessante esperimento: fatto schierare in linea, su tre ranghi come d'abitudine, un battaglione di moschettieri di 600 uomini, gli fece aprire il fuoco contro una sagoma di tela, posta a 50 metri, che aveva l'ingombro di un omologo battaglione di fanteria in linea. dato che sparavano solo le prime due file ad ogni scarica i moschetti che sparavano erano 400. Bene dopo tre scariche si constatò che i colpi andati a segno nella sagoma non superavano i 50. Pensate se ogni soldato avesse sparato da se, da posizioni differenti, e senza il coordinamento della scarica.

Bene per adesso mi taccio non volendo essere noioso, se qualcuno ha ancora dubbi sulla questione guerre napoleoniche e dintorni e ha voglia di discuterne io sono qui.

Ancora complimenti a Fabrizio e un saluto a tutti.

Sandro




Sandro come ti ho scritto in privato e pubblico sei una fonte preziosissima di informazioni e mi farebbe un enorme piacere se quando posto aggiungessi sempre delle note storiche.
grazie delle delucidazioni [SM=g2915736]

sherman93
00lunedì 20 gennaio 2014 12:52
stupendo fabrizio complimenti, aspetto il resto [SM=g2915736] [SM=g2915775]
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