Vacuform

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mc65
00mercoledì 16 settembre 2009 03:28
vacuform
[IMG]http://i32.tinypic.com/2je9po3.jpg[/IMG]

[IMG]http://i31.tinypic.com/addt2w.jpg[/IMG]

per il momento qualche immagine, le spiegazioni a quando sarò più lucido, e NON LE CANCELLERO' PER SBAGLIO COME HO APPENA FATTO!!!!

ciao, p.
plgGe
00mercoledì 16 settembre 2009 08:07
Ti ringrazio per le foto, resto sintonizzato.


P.S. deve essere stata dura fare un post alle 3 e mezza di notte. [SM=g27827] [SM=g27827] [SM=g27827]

darkner-imperator
00mercoledì 16 settembre 2009 10:03
Wow!!!!!!!!!!! [SM=g10321]

Rimango in attesa pure io!!!!!!!!
Otto Skorzeny
00mercoledì 16 settembre 2009 12:51
In effetti il marchingegno incuriosisce............ [SM=g27833] [SM=g27833] [SM=g27833] [SM=g27833]
mc65
00mercoledì 16 settembre 2009 13:02
non ci credo.
ho riperso tutto!!!!!!!
maledetto aggeggio. dopo riprovo.
mc65
00mercoledì 16 settembre 2009 15:38
santa pazienza...
Per la TERZA volta riprovo a spiegare ‘sta cosa…. Non vedo l’ora di avere l’età minima per avere diritto con dignità all’accompagno, ne ho davvero bisogno!

Dunque, per la costruzione del device ci vuol poco:
una scatola quanto più possibile stagna il cui lato superiore sia pluriforato. Meglio più fori piccini, compatibilmente col materiale usato. Le dimensioni del piano sono funzione dell’oggetto da riprodurre; diciamo che 2-3 cm per lato, oltre l’ingombro massimo del master, vanno bene.
Io ho usato legno multistrato e perspex, ma anche metallo o plastica possono andar bene, il limite è dato dalla robustezza. Le forze in gioco non sono enormi, ma insomma più la costruzione è rigida tanto meglio sarà.
Su un fianco invece ci va un tubo il cui diametro sia compatibile con l’aspirapolvere a disposizione.

Poi due telai il cui lato interno sia leggermente superiore al lato esterno della scatola. Anche qui ho usato legno, ma il metallo dovrebbe andare bene, qui la discriminante è la temperatura. Volendo fare i pignoli si potrebbe prevedere una guarnizione per aumentare grip e tenuta del foglio, io non l’ho fatto..

finito, servono solo almeno quattro morsetti a vite, e/o delle pinze da cartellina (quelle che si trovano da buffetti, per intenderci)

e la forma madre, o master, ovviamente. Questo deve essere quanto più lineare e privo di sottosquadri, o concavità, possibile. Non dimentichiamo che l’aspirazione crea la forma tirandola verso il basso, non chiediamo l’impossibile!
Il master può essere una forma scolpita in un legno solido, costruita in poliestere, colata in gesso… qualsiasi cosa piena, solida e priva di angoli strani andrà bene. Nel caso del tettuccio del Me109 la cosa più semplice sarà colare del gesso nell’originale. Una volta asciutto, si potrà estrarre ed eventualmente aggiungere/togliere dettagli, tenendo conto che i particolari presenti sulla superficie del master finiranno in quella interna del nuovo pezzo.

La “tecnica” è parimenti semplice: collegare la scatola all’aspirapolvere, io uso un vecchio bidone aspiratutto imetec, va benissimo.

Bloccare il foglio di plastica o di acetato tra i due telai e scaldare il tutto. Si possono usare una pistola termica, un becco da laboratorio, il fornello di casa… io uso il forno elettrico a bassa temperatura, stando molto attento al momento magico in cui il foglio avrà un fremito, si tenderà e subito dopo cederà producendo una “pancia” verso il basso.
Qui le cose accelerano brutalmente: bisogna prendere il telaio col foglio (prima che questo tocchi qualsiasi superficie del forno!) senza scottarsi e rapidamente poggiarlo sul piano della scatola, accendendo contemporaneamente l’aspirazione. Ovviamente sul piano c’è il master, ben saldo al centro del piano stesso, meglio se sollevato di 1-1,5 cm con uno spessore leggermente più piccolo del master stesso (un cubetto di lego spesso risolve il problema).
Tempo 5 secondi e si dovrà spegnere l’aspirazione, pena l’implosione dell’aspirapolvere.

Et voilà, con una lama affilata liberate il pezzo termoformato dal master e siete pronti per il prossimo pezzo.


La cosa sembra più difficile di quanto non sia in realtà. In effetti dopo i primi esperimenti viene voglia di clonare tutti i pezzi a rischio smarrimento/danneggiamento. Purtroppo questa tecnica ha dei limiti intrinseci piuttosto grandi: i pezzi avranno spessore variabile, e quindi robustezza meccanica variabile, in alcuni punti minima. E poi c’è il discorso del dettaglio: come detto su, non avremo mai dei dettagli finissimi su un pezzo termoformato.

Ciò non toglie che per alcuni dettagli, e i tettucci trasparenti sono un esempio perfetto, questo sistema funzioni magnificamente.

spero di essere stato chiaro, in caso son qui..
Buon divertimento, p.
tigrotto1a6
00mercoledì 16 settembre 2009 17:14
Vado un attimo in OT: Non sei tu che hai bisogno di accompagnamento, la cancellazione del post non è colpa tua, il forum richiede l'aggiornamento" ogni tanto, se il post è lungo (quindi ci si mette tempo a scriverlo) c'è il rischio che al cliccare su INVIA effettivamente si faccia solo un refresh della pagina con la conseguente perdita di ciò che si è scritto. A me è capitato più volte, quando me ne ricordo seleziono tutto il testo, lo copio, e poi clicco su invia, se non lo invia semplicemente ci riprovo incollando il messaggio precedentemente copiato [SM=g27811]
murmillus
00mercoledì 28 ottobre 2009 15:40
se ai quattro angoli della scatola ci fissi dei profilati ad L 2x2 alti almeno 20 cm più della scatola stessa, inserisci il telaio di legno tra loro e lo guidi in piano senza dover fare attenzione a come lo appoggi a mano libera.
più tardi faccio un foto al mio vacUform autocostruito(naturalmente rubato in rete) e forse si capisce meglio.
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