SashaGrey 1/48
Ok, è ufficiale, mi prudono le manine, modellisticamente parlando.
Il che potrebbe essere un bene, ma anche un male per chi deve sorbirsi le tonnellate di caxxate che accompagnano i miei estenuanti threads...
E poi è sicuro, voi mi direte "ma a blizzeee, mo cominci n'artro modellino, ma se per finire l'M10 ci hai messo n'anno , e poi ci hai il T-34 e il Sukhoi etc...a buffoneee! ( vabbè questo sicuro è il Papero...)"
Lo so, io sono quello del barbecue, butto un sacco di roba a cuocere, poi qualcosa la lascio cruda, qualcosa inevitabilmente se brucia, e qualcosina però ogni tanto esce fuori...la legge dei grandi numeri! ( ma che sto a dì?
)
E allora, dato che mi mancava un po, e invogliato dai maestri forumisti
mi riaffaccio all'aeronautico, crucchia-side per giunta.
Il soggetto prescelto è il Messerschmitt 262 A, ovvero la versione monoposto di questo famigerato caccia, il primo jet da combattimento a diventare pienamente ( o quasi ) operativo durante il secondo conflitto mondiale.
Non specifico ancora se farò uno Schwalbe ( Rondine ), ovvero la versione da caccia, oppure uno Sturmvogel (in tedesco letteralmente tradotto come Uccello della Tempesta) che invece è la versione da bombardamento: il kit offre entrambe le possibilità, e deciderò in corso d'opera in base alla mimetica che più mi attirerà...
Due note sparse...
Il Me262 probabilmente sarebbe stato molto più determinante se fosse stato utilizzato per lo scopo per il quale fu originariamente concepito: ovvero, caccia intercettore di bombardieri.
Invece baffetto ci mise del suo, perchè lui lo vedeva in assoluto come il bombardiere veloce, lo "schnellbomber".
Inutile dire che per accontentarlo ( e chi aveva il coraggio di contraddirlo? kaputtt!!!
) si dovette mettere mano di nuovo al progetto, aggiungendo un serbatoio addizionale interno ( che sbarellava tutto il baricentro ) uno supplementare, la rack per le bombe etc...
Inevitabilmente le prestazioni del velivolo calarono sensibilmente: oltretutto per i piloti era molto difficile inquadrare il bersaglio data la scarsa visibilità dovuta dalla conformazione dell'aereo stesso, che era nato per tutti altri scopi .
Ed ecco che poi baffetto ci aggiunse la ciliegina, vietando di volare sotto i 4000m e superare i 750kmh...un lampo di genio!
Vista ( tardivamente) l'inutilità di impiegarlo come bombardiere, si cominciò finalmente ad impiegarlo come caccia.
E qui la musica cambiò: durante gli attacchi era praticamente inintercettabile dai caccia avversari di scorta, e aveva una potenza di fuoco devastante.
Un bombardiere veniva spesso abbattuto da un solo colpo di MK108 da 30mm, se colpito in zone vitali.
Heinz Bar, asso tedesco che finì la guerra vantando 16 abbattimenti col 262, affermava che il grosso vantaggio nel pilotare questo aereo era poter decidere se ingaggiare o semplicemente non farlo; andarsene indisturbati passando fra un nugolo di sgomenti piloti alleati non era infatti un problema di cui preoccuparsi.
C'era il rovescio della medaglia però.
I cannoni MK108, sparavano una granata da 30mm, che per il suo peso specifico elevato, necessitava di un tiro molto più ravvicinato rispetto ad es. ai Mauser da 20mm.
Ciò costringeva i piloti ad avvicinarsi estremamente ai bombardieri, ed è chiaro che farlo a velocità superiori ai 700kmh significava poter diventare una bella decalcomania stampata sullo stesso...
Inoltre, pur essendo un caccia, necessitava di una tecnica di pilotaggio che differiva radicalmente da qualsiasi aereo precedente: niente manovre brusche ( sennò andava in stallo), virate larghe etc...diciamo che assomigliava molto biù ad un bombardiere da questo punto di vista.
Infatti, parecchi dei piloti convertiti al 262 provenivano da quella specialità, o dai Zerstorer.
E poi era estremamente vulnerabile al decollo e in atterraggio: per questo motivo furono istituite delle Staffeln adibite esclusivamente alla loro protezione, la più famosa delle quali fu la Wurger-Staffel detta anche non ufficialmente "Squadriglia dei Pappagalli", composta da FW190 Dora 9 e 11, e così soprannominata per avere le superfici inferiori dipinte vistosamente ed interamente di rosso a striscie bianche, per consentire una rapida identificazione da parte della Flak.
La maggior parte degli abbattimenti dei 262 avvenne proprio in questi frangenti.
Poi qualche problemino al motore Jumo, che a volte si accendeva come una stella di Natale, ma per essere il primo jet operativo impiegato da una nazione in quelle condizioni ( bombardamenti continui, scarsità di materie prime, perdita della superiorità aerea etc...)mi pare il minimo.
Ok, end-of -pippons
Il kit è l'Academy in 1/72, una bella scatola con tre stampate più una per i trasparenti, che permette di realizzare la versione A-1 a, sia in versione fighter che bomber.
Il foglio decals è bello ampio, ben 12 le versioni proposte, e come al solito probabilmente mi innamorerò di una di quelle non comprese...
E' possibile anche realizzare il prototipo V186, che aveva una terza turbina in coda ( che in questo caso era tronca) con un vistoso tubo di alimentazione ancorato con una fascetta alla fusoliera.
Ho una cicciotta documentazione, e me la dovrò spulciare bene, intanto ho preso il foglio zoom Eduard per il cockpit.
Vediamo che esce fuori.
Stay tuned, sempre se vi và!