IDENTIFICAZIONE LUOGHI Carri Armati SICILIA 1943

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lobox
00martedì 14 settembre 2010 21:49
Ciao carissimi, stiamo censendo il luoghi delle foto famose in sicilia 1943 - chi volesse contribuire farebbe cosa graditissima
lorenzo bovi
lobox
00martedì 14 settembre 2010 21:55
STUG IN ACIREALE
lobox
00martedì 14 settembre 2010 22:06
ACIREALE - PAK
lobox
00martedì 14 settembre 2010 22:08
STUG IN CATANIA 1943 AGOSTO -
lobox
00martedì 14 settembre 2010 22:10
PARACADUTISTI TEDESCHI IN ACIREALE - 1943 FALLSCHIRMJAGER
lobox
00martedì 14 settembre 2010 22:11
GRILLE A LETOJANNI - AGO 1943
lobox
00martedì 14 settembre 2010 22:13
STUG IN CARLENTINI - 1943 SICILY - HUSKY
lobox
00martedì 14 settembre 2010 22:15
STUG IN CATANIA - 2
lobox
00martedì 14 settembre 2010 22:17
SIEBEL IN MESSINA 1943 SICILY
!overlord!
00martedì 14 settembre 2010 22:17
[SM=g27811] [SM=g27811] Grazie per le belle immagini Lorenzo!! [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]
=Pisolo73=
00martedì 14 settembre 2010 22:26
Foto fantastiche, grazie! [SM=g27811]

P.S. Hai un MP...
LeeVanCleef
00mercoledì 15 settembre 2010 06:42
Gran belle immagini complimenti!

Antonio

=pieruzzo=
00mercoledì 15 settembre 2010 08:21
[SM=g1865391] Wow! [SM=g1865391]

=Pisolo73=
00mercoledì 15 settembre 2010 10:23
E questo bel Tiger?
commons.wikimedia.org/wiki/File:Bundesarchiv_Bild_183-J14953,_Sizilien,_Panzer_VI_%28Tiger_...

Chissà in quale paese è stata scattata.


Panzergrillo
00mercoledì 15 settembre 2010 11:37
Da appassionato di storia: BRAVI!!!
[SM=g1865391] [SM=g1865391] [SM=g1865391]
Zanthaklaus
00mercoledì 15 settembre 2010 12:12
Davvero delle gran belle immagini, complimenti. [SM=g27811]
[SM=g1865391]
=nuvola nera=
00mercoledì 15 settembre 2010 12:40
Ciao Lorenzo,
ti faccio i complimenti per le bellissime foto
e l'identificazione dei luoghi.
La campagna militare della sicilia è una delle mie preferite.
andrea goffi
00mercoledì 15 settembre 2010 15:18
Ottimo lavoro [SM=g1758109]
E' proprio vero, è con spunti come questi che si incentivano i modellisti a realizzare scenette aventi ad oggetto la Campagna d'Italia.
Complimenti vivissimi a te ed a quanti hanno collaborato [SM=g27823]
Andrea G.
lobox
00mercoledì 15 settembre 2010 22:17
grazie a tutti
grazie a tutti - comunque se qualcuno avesse anche foto di modelli ambientati in sicilia sarei grato di inserirli in apposita sezione
grazie ancora -
lobox@libero.it
LXXXV Apuania
00mercoledì 15 settembre 2010 23:15
CARRI IN SICILIA
Lavoro storico di grande ingegno e scupolo.
[SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]
Bravi. Immagino che il tutto abbia richiesto
un grande sforzo da parte vostra. Grazie.
[SM=g1865391] [SM=g1865391] [SM=g1865391]
Vostro Brunetto.
smolensk
00giovedì 16 settembre 2010 12:43
goloso!
lobox
00giovedì 28 ottobre 2010 16:30
tigre a reggio c - x messina - marzo 1943
lobox
00domenica 21 novembre 2010 09:51
panzer IV sicilia
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=1533889911848&set=a.1435169883909.2054873.1372824758

questi panzer IV potrebbero essere in sicilia - qualcuno riconosce i posti?
lobox
00domenica 21 novembre 2010 09:55
panzer IV sicilia - ... forse
lobox
00domenica 21 novembre 2010 09:57
88 sicilia - ma dove?
lobox
00domenica 21 novembre 2010 20:28
catania - via zia lisa 344 - 88 in trasito
=Pisolo73=
00domenica 21 novembre 2010 20:40
Lunga vita a questo topic!!!! [SM=g1865391]



dodgecharger78
00domenica 21 novembre 2010 23:07
bellissime foto
lobox
00sabato 27 novembre 2010 18:28
il tigre di biscari - sicilia


Il Tigre di Biscari

La storia del Tigre di Biscari (oggi Acate) mi ha tenuto col fiato sospeso per alcuni giorni, fino alla soluzione dell’enigma trovata con gli amici Federico Peyrani e Giovanni Iacono. Le foto in nostro possesso mostravano inequivocabilmente due situazioni estremamente diverse: in una si vedeva un tigre distrutto con la torretta divelta e le case diroccate dai bombardamenti, nell’altra una via con le case intatte, il tigre pulito e fiammante e posto in un luogo diverso dal primo. Com’era possibile tutto cio? Evidentemente il carro era stato fotografato prima intatto e poi distrutto … penserete voi! Invece no, le date delle foto erano invertite, prima quello distrutto e poi quello intatto! Fino al punto da farmi pensare che si trattasse di due carri diversi. Ma Giovanni insisteva a dirmi che i vecchi del suo paese si ricordavano di un solo tigre e non due. Alla fine durante una bella mostra di cimeli al castello di Acate (organizzata da Giovanni), siamo riusciti a trovare un testimone che ricordava bene tutta la storia; inoltre mi accorsi di una quinta foto (via Federico) che ritraeva il tigre intatto, ma con le ruote dei cingoli incendiate! Risolto l’enigma.
Durante i primi giorni dello sbarco, probabilmente il 12 luglio 1943, i tedeschi in ritirata che davanti alla Piana di Gela avevano già perso almeno 6 Tigre (di cui uno alla stazione di Acate), stavano ora perdendo il settimo. Dalle testimonianze dirette ricevute abbiamo appreso che il Tigre faceva avanti e indietro lungo il Corso Indipendenza di Biscari, sparando ora verso la Piana di Gela, ora verso Vittoria. Il paese di Biscari si trova in cima ad un pendio e domina tutta la vallata sottostante. Probabilmente un guasto meccanico aveva bloccato la trasmissione del carro, impedendo le operazioni di sterzo, cosicchè il carro poteva (secondo me) andare solo avanti o indietro … forse con un solo cingolo attivo. Essendo impossibili le operazioni di recupero nel bel mezzo dei combattimenti, si decise quindi di utilizzare il carro come casamatta mobile, almeno fino a quando la cosa fosse possibile. Dico questo perché non mi spiego altrimenti il fatto che il mezzo sia stato abbandonato a Biscari dal suo equipaggio. Per metterlo fuori uso i carristi gli diedero fuoco utilizzando l’ultima tanica di benzina rimasta (che quindi avrebbe permesso altri km di ritirata) proprio prima dell’avanzata nemica che stava isolando il paese. Il fuoco fece esplodere a tempi alterni le munizioni che ancora stavano all’interno del carro ed i boati sentiti in lontananza diedero alle truppe americane l’impressione che il carro fosse ancora operativo e che stesse ancora sparando, rallentandone ulteriormente l’ingresso in paese, che venne comunque pesantemente bombardato come possiamo ben vedere nelle foto.
La popolazione di Acate nei giorni precedenti lo sbarco era scappata nelle campagne, ma la notte del 9 luglio, con l’arrivo dal cielo dei paracadutisti alleati, tutti ritornarono in fretta in paese e si rifugiarono nel castello. Tra i caduti nei combattimenti ad Acate contro i paracadutisti americani vogliamo ricordare il Ten. Dauccia (Nucleo Anti paracadutisti) che con i suoi uomini corse a combattere il nemico e venne ucciso. Obiettivi importanti degli alleati erano gli aeroporti di Santo Pietro e di Ponte Olivo. Altra toccante testimonianza fu quella di un ragazzo di allora che mentre raccoglieva susine scivolò su quelle che gli risultarono poi essere i resti e le viscere di un aviatore, un trauma mai sopito.
I tedeschi, che avevano una loro base all’ingresso del paese, presso un monastero, accorsero anch’essi al castello, informati della presenza di un paracadutista americano là rifugiatosi e se lo portarono via. Poi lasciarono il paese iniziando quella lunga ritirata che li porterà a Messina.

La foto del tigre “intero” fu scattata nel gennaio del 1944. Nei mesi precedenti si cercò in tutti i modi di portare via da Acate quel mostro d’acciaio, senza riuscirci (per la gioia dei ragazzini che ci salivano sopra). Fu spostato due volte sempre lungo la stessa via (poche decine di metri da Corso Indipendenza, 47 al 21), con l’aiuto di buldozer. Ecco perché le foto appaiono in posti diversi. Inoltre la canna del cannone posta di traverso si incastrava continuamente nei muri delle case, rendendo impossibile il procedere; fu quindi necessario ricomporre la torretta e raddrizzarla, come si vede nella foto del ’44 in cui il carro appare “ben ordinato e lavato” (forse dalla pioggia). Alla fine si riuscì a trascinarlo fuori paese e a scomporlo in parti d’acciaio per portarlo via “a pezzi”.
Ma la testimonianza non finisce qui e ci ricorda che anche alla stazione ferroviaria di Acate giaceva fermo un altro mostro come quello, che si vedeva tutti i giorni, passando col treno per andare a Gela a studiare. A Gela, appena prima di arrivare in città, sulla destra c’era anche un deposito di mezzi militari italiani abbandonati che restarono lì per parecchio tempo.

Lorenzo Bovi


cestus72
00sabato 27 novembre 2010 18:52
complimenti belle foto e la storia del tigre è molto interessante [SM=g1865391] [SM=g1865391]
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