Dubbi su tecnica modellistica

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Lucesp12
00giovedì 15 ottobre 2009 19:40
Ho avuto modo di leggere sul Model Time di questo mese un articolo di Enzo Maio che fa alcune considerazioni sulle tecniche maggiormente usate da noi modellisti per rendere le nostre creature sempre più vicine alle realtà.
Maio partecipando ad alcuni raduni di re-enacment militare e quindi avendo modo di vedere mezzi reali all’opera, ci racconta delle perplessità e dei dubbi che gli sono venuti su alcuni pilastri della tecnica modellistica, quali il drybrushing, la colorazione dei cingoli e delle armi e nella distribuzione dei carichi esterni, che sembrano non essere affatto veritieri e realistici.
Qualcuno ha letto l’articolo e se si quali considerazioni ha fatto?
Aleks@nder
00giovedì 15 ottobre 2009 19:53
Ho letto l'editoriale, premetto che rispetto le idee e le tecniche altrui...parlando di realtà, Maio ha perfettamente ragione, i carri ( i trattori, le gru, gli aerei, le persone) non sono assolutamente come siamo avvezzi a realizzarli.
Penso anche però (e c'è chi ci ha provato) che se volessimo realizzare un modello esattamente come si presenta nella realtà, verrebbe una mezza ciofeca, non risalterebbero i particolari e probabilmente apparirebbe un modello piatto...
Forse sarebbe più corretto parlare di "realismo" (inteso come "far sembrare vero" piuttosto che "identico al vero") e di interpretazione (senza però arrivare agli estremi, che stravolgerebbero il realismo), concetti che i modellisti dovrebbero conoscere abbastanza bene...
Il modellismo non pretende di riprodurre perfettamente la realtà, ma di interpretarla, conscio dei suoi limiti e utilizzando dei trucchetti che conosciamo un pò tutti per far risaltare i nostri modelli.

Questo è il mio pensiero di figurinista (categoria abbastanza avvezza a stravolgere la realtà), tutte le altre idee sono chiaramente ben accette...anche perchè nel nostro hobby non c'è un "giusto" e uno "sbagliato", escludendo la veridicità storica, ovviamente...e il discorso sarebbe lunghissimo!

Aleks

!overlord!
00giovedì 15 ottobre 2009 21:28
Re:
Aleks@nder, 15/10/2009 19.53:

Ho letto l'editoriale, premetto che rispetto le idee e le tecniche altrui...parlando di realtà, Maio ha perfettamente ragione, i carri ( i trattori, le gru, gli aerei, le persone) non sono assolutamente come siamo avvezzi a realizzarli.
Penso anche però (e c'è chi ci ha provato) che se volessimo realizzare un modello esattamente come si presenta nella realtà, verrebbe una mezza ciofeca, non risalterebbero i particolari e probabilmente apparirebbe un modello piatto...
Forse sarebbe più corretto parlare di "realismo" (inteso come "far sembrare vero" piuttosto che "identico al vero") e di interpretazione (senza però arrivare agli estremi, che stravolgerebbero il realismo), concetti che i modellisti dovrebbero conoscere abbastanza bene...
Il modellismo non pretende di riprodurre perfettamente la realtà, ma di interpretarla, conscio dei suoi limiti e utilizzando dei trucchetti che conosciamo un pò tutti per far risaltare i nostri modelli.

Questo è il mio pensiero di figurinista (categoria abbastanza avvezza a stravolgere la realtà), tutte le altre idee sono chiaramente ben accette...anche perchè nel nostro hobby non c'è un "giusto" e uno "sbagliato", escludendo la veridicità storica, ovviamente...e il discorso sarebbe lunghissimo!

Aleks




Al 100% Con Aleks...e non sono un figurinista!!


TESTA DI FERRO
00giovedì 15 ottobre 2009 21:44
ciao,considerazioni in merito:parlando sempre con rispetto,e senza volere assolutamente prevalere su questa o quella linea di pensiero,sono quasi 25 anni che faccio modelli e prima di riuscire ad ottenere un risultato che mi appagasse ho fatto decine di modelli per cosi dire veritieri,cioè senza toni,profondità,con armi gun metal,senza carichi,e via dicendo,quando giravo per mostre nei primi anni 80i modelli erano tutti piu o meno cosi,riviste italiane non esistevano,e quando ti capitava di sbirciare qualche rivista straniera loro gia adottavano qualche tecnica che adesso e un pò fuori moda,tipo lavaggi a tempera e pennello asciutto,e dato che sono autodidatta quante prove ho fatto per migliorare l'aspetto dei miei lavori,con l'arrivo delle riviste, internet,mostre con partecipanti stranieri,cominciando ad incontrare modellisti oggi sono contento di aver passato quel piattume,e leggendo l'articolo non ho potuto che sorridere all'idea di rifare quei modelli,ripeto non mi sento un artista ma il nostro e un espressione pittorica,che ogniuno di noi elabora come meglio gli piace dando carattere a dei modelli che senza di di lavoro pittorico non avrebbero nessuna bellezza,ricreare volumi,dare profondità,infangarli,graffiarli li fanno vivi,quindi se a lui piace se li faccia ,ma a me piacciono non veri e continuo a farli cosi. [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]
GeroDa08
00giovedì 15 ottobre 2009 22:33
Io condivido il pensioro di Alek, tranne che per il fatto che mi sembra di capire... che cercare di riprodurre la realtà sia una mezza ciofeca mentre il seguire il trend del momento sia il giusto....

Il figurinista è tutta una altra arte rispetto al carroarmataro, li l'arte centra di più, far vivere un viso e dare vita a resina o piombo necessita e rende leciti i trucchetti di cui parla aleksander, che il suo "lavoro" lo sa fare più che bene...

Onestamente sono stanco di sentire parlare di piatto profondità e cose del genere, mi paiono solo alibi per giustificare che con il realismo non centra nulla quello che il trend del momento ci spinge a fare....una mezza ciofeca a me paiono i carri multicor con sfumature che arrivano ai limiti dell'assurdo...ma se guardo una foto o un carro vero e quei riscontri non ci sono assolutamente, impossibile non chiedermi : che diavolo stò facendo!!

Adesso come al solito ho paura che la mia enfasi mi faccia travisare dai più, penso che le parole di T.di ferro qui sopra siano le più giuste e corrette che io possa arrivare a pensare [SM=g27811]

Ragazzi, modelliamo e basta, come noi vogliamo, apprezzando ciò che facciamo noi e pure gli altri...

Chiaramente non è una polemica per nessuno, è solo la mia idea...ma un grosso plauso a Enzo Maio... [SM=g1865391]
madmacs
00giovedì 15 ottobre 2009 23:21
modelliamo e ci piace quello che facciamo (ci mancherebbe)
ma se quello che facciamo non piace a tutti:

1 o chissenefrega
2 o cambiamo metodo
3 tertium non datur

la variabile: facciamo cambiare mentalità al modo lasciamola ad i sognatori

lineare, conciso senza fronzoli a prova di bomba [SM=g27828]
Aleks@nder
00giovedì 15 ottobre 2009 23:30
Re:
GeroDa08, 15/10/2009 22.33:

"...mi sembra di capire... che cercare di riprodurre la realtà sia una mezza ciofeca mentre il seguire il trend del momento sia il giusto...."

Forse mi sono espresso male (ma spesso sono accusato di logorrea, per cui ho tagliato corto! [SM=g27828] ), intendevo dire che dare ad un carro (o aereo o gru o missile o monopattino) lo stesso aspetto che ha nella realtà produrrebbe un risultato poco attraente per l'occhio di chi lo guarda (oltretutto già abituato a modelli molto "appariscenti"), non è un trend del momento (secondo me),ma un continuo evolversi naturale di tecniche che diventano sempre più personali, varie e interpretative.


"....sentire parlare di piatto profondità e cose del genere, mi paiono solo alibi per giustificare che con il realismo non centra nulla quello che il trend del momento ci spinge a fare...."

Secondo me invece il rilievo, le forme e i particolari di un qualsiasi modello (che abbia i cingoli o le scarpe), va giustamente enfatizzato con la giusta colorazione e definizione, altrimenti si vanifica una parte del dettaglio sempre più preciso dei nostri modelli...se un masterista si sbatte per ottenere rivetti da un micron e il produttore spende in macchinari per ottenere delle stampate precise, è anche giusto che questo iper-dettaglio di precisione tanto ricercato dai modellisti non venga "appiattito" da una colorazione di verlindiana memoria (che comunque ha gettato le basi per il modellismo attuale, ci tengo a ricordarlo), ma valorizzato il più possibile con le tecniche di cui sopra.

"...una mezza ciofeca a me paiono i carri multicor con sfumature che arrivano ai limiti dell'assurdo..."

Assolutamente d'accordo, infatti sono gli "estremi" di cui parlavo nel mio primo post...quello è l'abuso utilizzato esclusivamente per stupire, perdendo la veridicità dell'interpretazione.

"...Adesso come al solito ho paura che la mia enfasi mi faccia travisare dai più..."

Non ne vedo il motivo, ognuno ha le sue idee e vanno rispettate...hai detto delle cose giustissime, come le ho dette io e come le ha dette T. di ferro...si chiamano punti di vista e se nessuno vuole imporre il suo, sono tutti assolutamente rispettabili.

"...Ragazzi, modelliamo e basta, come noi vogliamo, apprezzando ciò che facciamo noi e pure gli altri..."

Quoto al 1000%
[SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]

Aleks


zimmerit
00giovedì 15 ottobre 2009 23:37
Ho letto anch'io il "The pinguin's corner" e trovo che le cose scritte siano veritiere e giuste.
Però a me piace realizzare i modelli alla mia maniera, enfatizzando i volumi, concettualmente potrebbe essere sbagliato, però il mio occhio viene appagato e così mi piace, che ci posso fare......
[SM=g9327]
dodgecharger78
00giovedì 15 ottobre 2009 23:58
sono pienamente conocorde con quello che scrive Enzo.
Purtroppo come dicono molti modellisti la ricerca del massimo realismo può portare a risultati estetici poco attraenti (ad esempio i colori di carri appiattiti dalla polvere).
cmq cerco di modellare da sempre seguendo il "sistema Enzo Maio " e ne sono soddisfattisimo.
Poi è ovvio questo è un Hobby e ogniuno lo interpreta come vuole (siete anche liberi di fare un Panther viola con il cannone blu elettrico se volete basta che vi piaccia e vi soddisfi [SM=g27828] [SM=g27828] ) ovviamente l'ultima frase è solo una esagerazione.
ciao
Marco
GeroDa08
00venerdì 16 ottobre 2009 00:16
Gente meravigliosa i modellisti zimmeritiani, pur parlando di convenzioni a volte in noi radicate, siamo pronti ad ammettere ogni trattativa e rimetterci in gioco, non considerandoci depositari di verità infusa ma solo fautori del nostro divertimento...grazie a tutti voi di essere cosi!

P.s. grazie Aleks, davvero felice della tua limpida risposta, che condivido e stimo pienamente [SM=g27823]



Aleks@nder
00venerdì 16 ottobre 2009 00:35
E' sempre un piacere e una crescita confrontarsi civilmente.

Nessuno di noi ha la verità assoluta in tasca,

se mi sbaglio e qualcuno è il vero portatore della sapienza modellistica,

è pregato di condividerla con noi,
così che possiamo smettere di discutere e andiamo a berci una birra!

'notte!

Aleks
paparoberto
00venerdì 16 ottobre 2009 10:34
splendido articolo ma....
concordo al 99% con Enzo Maio, di cui ringrazio la precisione e sincerità. Tuttavia faccio alcune considerazioni, non sempre in disaccordo:

1) il wethering: vero che i mezzi reali son molto meno contrastati dei modelli, che il drybrush (che non uso più) è falso, che certe lumeggiature danno uno stacco eccessivo...tutto vero. Ma i mezzi in 1/1 distribuiscono le variazioni di toni, di luminosità, di sporcatura su superfici che l'occhio umano vede "pezzo per pezzo" e quindi involontariamente o volontariamente nota appunto differenze tra una visione e la successiva. Su un mezzo 1/35 o peggio 1/72 per dare "L'impressione-interpretazione" delle stesse differenze che si osservano nel mezzo 1/1 si deve, ripeto DEVE, esagerare con i contrasti nello spazio limitato della scala a disposizione, senno' il mezzo appare uno scarrafone uniforme. E' la stessa ragione per cui bisogna schiarire e di molto i colori originali: l'olive drab non diluito su un carro 1/1 mi dà un carro verde oliva di cui si riconoscono i particolari, lo stesso colore NON diluito in 1/35 o 1/72 dà uno scarrafone scure verdastro. E' questione della quantità di luce riflessa dal mezzo in esame e captata dall'occhio. Ricordamo che per valutare il colore e le sfumature di un carro in 1/35 dovremmo metterci ad 1/35esimo della distanza da cui osserviamo un carro reale. Se questo lo guardiamo da 3,5 metri il modello dovrebbe essere visto da 10 cm...e l'1/72 da 5 cm.....provateci.

2) bulloni e rilievi scuriti: verissimo quanto dice Maio, certi bulloni sembrano funghi giallastri che nascono da un sottobosco di terra nera...tuttavia una leggerissima ombreggiatura mi pare necessaria, altrimenti, per le regioni del punto 1, il bullone non si vedrebbe....Vero però che se si fa il mezzo volutamente impolverato tutti i rilievi DEVONO scomparire...mai visto la polvere fare effetto drybrushing.... [SM=g27822]

3) cingoli: verissimo...verissimo...verissimo....specie per i cingoli in gomma...inoltre esistono anche i duckbill piegati, non solo o perfetti o saltati via.... [SM=g27822]

4)carichi esterni: verissimo, verissimo, verissimo...fa molto scena campestre mettere i fischi di vino, le bottiglie in cassette appoggiate sul carro, oppure elmetti in improbabili posizioni appoggiati su una sporgenza...ma TUTTI i carichi estreni vanno fissati, con saldatura, come i cingoli di protezione sui carri USA ma anche tedeschi, o BEN legati...e la frequenza e tipo dei carichi dovrebbe sempre essere sostenuta da immagini: i carri USA portavano di tutto (famosa la foto dell'M4 con un ombrellone da spiaggia sulla torretta, fotografato sulla strada di Porretta Terme nel 1944) ma portavano tutto ben legato, e visibilmente legato.....anche i sacchi di sabbia....

a questo punto nascerà l'eterna e arricchente discussione tra il modellismo come imitazione della realtà e il modellismo come interpretazione della realtà.

Sia benvenuta. In questo forum, che è un vero salotto, è solo un piacere dibattere...grazie a tutti e scusate la sbrodolata.

Ciao.

hassel75
00venerdì 16 ottobre 2009 10:49
personalmente mi ispiro a peppe qdp ... osserva treni,muletti e camion nei cantieri dove vengono stressati parecchio e sporcati altrettanto.
Però pur avendo rispetto e apprezzando la ricerca storica,comincio a temere che ALCUNI,E NON TUTTI reenactor confondano le simulazioni pur realistiche con la guerra vera
Sralingrado,Bastogne le battaglie di Cassino ,Guadalcanal la Battaglia di Berlino...
Con gente che teneva intre settimane addosso l'uniformi,le trincee allagate la mancanza di sonno.I mezzi fortunosamente tenuti in funzionalità anche parziale non so quando siamo simulabili...
Sono stato anni nei boyscout dopo campi estivi ed invernali in tenda tra terra e fango vi lascio immaginare come ci si riduceva...o col cibo misurato...
roba soft...
Devo credere che un Panther costosamente rimesso in efficienza o un mezzo come il Tigre di Bovington possano per il "realismo" venire mitragliati o gli venga fatta scoppiare una mina pur poco potente vicino..non credo!
Certo i nostri modelli esasperano alle volte,ma anzichè il reenactor il paragone che regge possono essere tir da materiale edile,i mezzi militari di oggi in città nei teatri di guerra attuali(PURTROPPO) muletti nei depositi. Se dico fesserie cancellate pure questo post
dodgecharger78
00venerdì 16 ottobre 2009 11:00
[SM=g27811] Roberto sei riuscito in pieno a spiegare ciò che volevo dire io
ciao
Marco
paparoberto
00venerdì 16 ottobre 2009 11:02
Re:
hassel75, 16/10/2009 10.49:

personalmente mi ispiro a peppe qdp ... osserva treni,muletti e camion nei cantieri dove vengono stressati parecchio e sporcati altrettanto.
Però pur avendo rispetto e apprezzando la ricerca storica,comincio a temere che ALCUNI,E NON TUTTI reenactor confondano le simulazioni pur realistiche con la guerra vera
Sralingrado,Bastogne le battaglie di Cassino ,Guadalcanal la Battaglia di Berlino...
Con gente che teneva intre settimane addosso l'uniformi,le trincee allagate la mancanza di sonno.I mezzi fortunosamente tenuti in funzionalità anche parziale non so quando siamo simulabili...
Sono stato anni nei boyscout dopo campi estivi ed invernali in tenda tra terra e fango vi lascio immaginare come ci si riduceva...o col cibo misurato...
roba soft...
Devo credere che un Panther costosamente rimesso in efficienza o un mezzo come il Tigre di Bovington possano per il "realismo" venire mitragliati o gli venga fatta scoppiare una mina pur poco potente vicino..non credo!
Certo i nostri modelli esasperano alle volte,ma anzichè il reenactor il paragone che regge possono essere tir da materiale edile,i mezzi militari di oggi in città nei teatri di guerra attuali(PURTROPPO) muletti nei depositi. Se dico fesserie cancellate pure questo post



non hai assolutamente detto una fesseria, e mi pare che tu sia sulla linea di Lucesp e quindi di Enzo maio.

in guerra i mezzi si sporcavano, si infangavano, si ammaccavano...tutto vero...ma la polvere, il fango, la morchia appiattiscono, non evidenziano i particolari...e tale appiattimento era congruo con il fine di mimetizzare i mezzi...Gli USA consigliavano di NON lavare gli Sherman in zona d'operazioni, in quanto proprio "lo sporco" mimetizzava il meglio possibile il mezzo con il terreno da cui lo sporco stesso derivava...ciao.


paparoberto
00venerdì 16 ottobre 2009 11:02
Re:
dodgecharger78, 16/10/2009 11.00:

[SM=g27811] Roberto sei riuscito in pieno a spiegare ciò che volevo dire io
ciao
Marco



grazie di cuore. davvero.......


=Pisolo73=
00venerdì 16 ottobre 2009 11:25
Premesso che stiamo parlando di modellismo e che ognuno fa come gli pare ed è libero di dire quello che pensa, sarei curioso di vedere una foto di un modello in 1/35 realizzato senza drybrush, senza filtri, senza lavaggi, senza lumeggiature, senza pigmenti ecc.ecc. Secondo me sarebbe una assoluta schifezza. Paragonabile ai giocattolini che si trovano al supermercato. Però se mi portate una foto di un bel modello realizzato solo col colore di base e nulla più (come il carro vero), sono pronto a ricredermi... [SM=g27828]

paparoberto
00venerdì 16 ottobre 2009 11:48
Re:
=Pisolo73=, 16/10/2009 11.25:

Premesso che stiamo parlando di modellismo e che ognuno fa come gli pare ed è libero di dire quello che pensa, sarei curioso di vedere una foto di un modello in 1/35 realizzato senza drybrush, senza filtri, senza lavaggi, senza lumeggiature, senza pigmenti ecc.ecc. Secondo me sarebbe una assoluta schifezza. Paragonabile ai giocattolini che si trovano al supermercato. Però se mi portate una foto di un bel modello realizzato solo col colore di base e nulla più (come il carro vero), sono pronto a ricredermi... [SM=g27828]




credo che non ti sia chiaro il senso del topic e il suo sviluppo.


=Pisolo73=
00venerdì 16 ottobre 2009 11:54
Re: Re:
paparoberto, 16/10/2009 11.48:



credo che non ti sia chiaro il senso del topic e il suo sviluppo.





Mah...L'unica cosa che non mi è chiara è questo tuo intervento. [SM=g27828] Ma non c'è problema... [SM=x1765924]

paparoberto
00venerdì 16 ottobre 2009 11:58
mi dispiace per te...e qui chiudo questo specifico dibattito. [SM=g27822]
=Pisolo73=
00venerdì 16 ottobre 2009 12:05
Re:
paparoberto, 16/10/2009 11.58:

mi dispiace per te...e qui chiudo questo specifico dibattito. [SM=g27822]




Non dispiacerti Roberto, non ce n'è motivo. Evidentemente non hai capito quello che ho scritto. Non c'è problema, sono cose che capitano. Resta per me un mistero perchè pur dicendo praticamente le stesse cose che ha detto Alexsander, sarei solo io a non aver capito il senso del topic...Comunque per fortuna ci sei tu che capisci sempre tutto. [SM=g27811]

P.S. Si fa un gran parlare di tolleranza, di confronto pacato, moderato, piacevole e civile...poi basta che uno abbia un'idea diversa e zak! Subito salta fuori l'intolleranza...che tristezza!!! [SM=g27832] [SM=g27812] [SM=g27816]
madmacs
00venerdì 16 ottobre 2009 12:44
...........................................................................................................................................
madmacs
00venerdì 16 ottobre 2009 13:02
faccio il moderatore.... ma qui metto giù la stella da sceriffo, come si faceva ai tempi:

Allora io l'articolo NON l'ho letto, ne conosco il signor Enzo Maio.... pronti
Vado in Google e scrivo Enzo Maio... e trovo che

E' nato nel 1953... poco male,
ma sicuramente non sarà un INNOVATORE alla sua età
(non venite fuori con tizio caio e sempronio che a 90 anni han scoperto chissà
che mirabolanti cose; son sempre in tre e tre rimangono)

E' un artista...DIPINGE (badate bene NON scolpisce... dipinge)

E' un ottimo illustratore.... collaborava con ESCI ed altre riviste del settore... OHH

Finalmente arriviamo a capire perchè un suo articolo era su una rivista di modellismo

Qui arriva il mio attacco di acido... e scusate tutti...

Allora stiamo discutendo tra noi che facciamo oggetti TRIDIMENSIONALI e che SONO CARRI ARMATI intorno ad un articolo scritto da un "attempato" (vecchio uguale saggio,
non per forza) illustratore (disegni su carta) di AEREI... riguardo la tridimensionalita o lo sporco????

Se qualcuno che ha letto l'articolo mi illumina perchè sennò non ce neanche da scaldarsi ed io non mi diverto [SM=g27828]
paparoberto
00venerdì 16 ottobre 2009 13:17
eccoti l'articolo....
[IMG]http://i37.tinypic.com/neuyz6.jpg[/IMG]


in ogni caso una persona nata nel 1953 è sostanzialmente un ragazzino ancora.....perdiana. [SM=g27825] lasciatelo dire da uno che ha più esperienza..... [SM=g27822] [SM=g27813] [SM=g27813] [SM=g27813] ciao


articolo tratto da Model time N. 159, inserico a solo scopo documentaristico e dibattimentale.
madmacs
00venerdì 16 ottobre 2009 13:22
roberto... è fuor di dubbio che chi e della classe 53 sia assolutmanete "sul pezzo" cio non toglie che non è la stagione giusta dell'innovazione [SM=g27822]
madmacs
00venerdì 16 ottobre 2009 13:32
letto l'articolo, grazie roberto...

i miei due cents:

Ho l'impressione che abbia perso la differenza tra realtà e realismo, tra vero e verosimile.... mi ripeto un aggeggio di dieci metri sporco ed usurato VERO sotto il sole VERO ha un suo perchè, un aggeggio di dieci cm sporco ed usurato FINTO sotto un luce artificiale... o ci inventiamo qualcosa o fa schifo forte

La storia dei bulloni NON sta in piedi:

un bullone VERO è alto almeno un paio di cm ed ha un ombra portata ben presente
un bullone FINTO è alto al massimo qualche decimo di mm ed ha un ombra... NON CE L'HA dobbiamo farla
gengistank
00venerdì 16 ottobre 2009 13:44
Io penso che oggi ce una mancanza di theoria a riguardo dei phenomini della luce , per esempio la luce del sole viene di una sola parte , i raggi del sole si muovono paralleli , la luce di una lampadina sbatte sui muri sul tetto sui mobili e non riproduce gli effetti del sole , poi se vi mettete vicino un carro armato nella natura tutto quello che vedrete e la luce che colpisce il carro armato, se guardate in cielo vedete del blu dunque il carro riceve del colore blu sul sopra se mettete la vostra testa sotto i parafanghi vedrete del verde cioe questi fenomeni debbono essere capiti per riprodurre i rilievi , in assenza di luce, illuminazione naturale
vi faro un topic sulla luce , quello che penso calogero
paparoberto
00venerdì 16 ottobre 2009 13:44
Re:
madmacs, 16/10/2009 13.32:

letto l'articolo, grazie roberto...

i miei due cents:

Ho l'impressione che abbia perso la differenza tra realtà e realismo, tra vero e verosimile.... mi ripeto un aggeggio di dieci metri sporco ed usurato VERO sotto il sole VERO ha un suo perchè, un aggeggio di dieci cm sporco ed usurato FINTO sotto un luce artificiale... o ci inventiamo qualcosa o fa schifo forte

La storia dei bulloni NON sta in piedi:

un bullone VERO è alto almeno un paio di cm ed ha un ombra portata ben presente
un bullone FINTO è alto al massimo qualche decimo di mm ed ha un ombra... NON CE L'HA dobbiamo farla



siamo assolutamente sulla stessa linea d'onda...almeno a me pare di aver detto le stesse cose nel mio primo post....io sono contrario a certi eccessi che mi paiono, MI PAIONO, forzature...

poi riconosco che il modellismo è una interpretazione della realtà..ma c'è una interpretazione che la vuole riprodurre e c'è una interpretazione che la vuole idealizzare...e qui il campo si fa minato...

un esempio su tutti:
il diorama della cattedrale tedesca distrutta con un Panther esploso in primo piano, due preti sul lato destro ed una vetrata gotica SPLENDIDA in secondo piano....

qui l'autore (un maestro dei maestri) ha rappresentato la distruzione della guerra (carro e cattedrale in rovina) e l'immortalità della bellezza (la vetrata quasi intatta) sicuramente facendo a pugni con la realtà reale (se un panther esplode in quel modo una vetrata a pochi metri va in mille pezzi) ma rimanendo in pieno accordo con la sua realtà metafisica: l'eternità della bellezza....

però opere di questo livello è giusto tentarle, è dubbio (molto dubbio....) riuscirci.

ciao.




gengistank
00venerdì 16 ottobre 2009 13:46
spero di non essere fuouri topic
paparoberto
00venerdì 16 ottobre 2009 13:51
Re:
gengistank, 16/10/2009 13.46:

spero di non essere fuouri topic



secondo me no...ma lo decide mad...conoscere i rudimenti della fisica della luce è fondamentale per capire perchè gli oggetti appaiono in un certo modo e i loro modelli devono essere trattati in un certo modo.

Un problema irrisolvibile:

alle mostre e concorsi i modelli sono spesso (sempre???) posti in condizioni di luce sfavorevole per cui è difficile esprimere giudizi sulla validità di un weathering se questi non può apparire correttamente...quando poi i modelli sono riprodotti sulle riviste allora la resa grafica gioca un ruolo che a volte trascende le caratteristiche (positive o negative) del modello...è un bel rompicapo.


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