WIP Carro armato P40

Riprendendo i post sulla mancanza nel sito di WIP vi sottopongo il mio ultimo lavoro.
La colpa di tutto questo è dell'amico di cui non trovo più il post che qualche tempo fà ha proposto un bellissimo P40 posto sulle rovine dell'Ansaldo e che mi ha acceso la voglia di aprire la scatola dell'ITALERI.
Come sappiamo il mezzo proposto dalla ditta Bolognese è scomposto in poche parti e abbisogna di una serie di lavori di miglioramento. Partendo dal basso ho cominciato a migliorare i carrelli delle ruote inferiori dettaglaindoli con del plasticard e spezzoncini di tubetto plastico, stuccando e chiudendo bene le grosse fessure che si formano proprio sotto le balestre.



Sulle fiancate dello scafo, i quali pezzi non combaciano perfettamente ed occorre sempre intervenire di stucco, ho ricostruito i meccanismi per tendere il cingolo mediante la ruota posteriore folle.



Anche lo scafo superiormente ha ricevuto non pochi lavori, soprattutto per riempire, come precedentemente detto, gli spazi vuoti e le fessure tra le varie piastre corazzate.
Infatti tra il cofano posteriore orizzontale e le corazze del vano motore vero e proprio ho dovuto inserire una strip plastica ben evidente nella foto e cercare di mimetizzare il vano sottostante inesorabilmente vuoto.



Sotto le due aperture ho inserito uno scatolato in plasticarda poi dipinto di nero al fine di evitare l'effetto "scatola vuota" e poi mi sono concesso una licenza, inserendo anche una griglia in rete realizzata con del tulle sempre al fine di rifinire queste aperture.
Altro lavoro di recupero è stato quello dedicato alla torre le quali piastre non si allineano bene sul retro e lasciano degli spigoli da riempire col plasticard e stucco. Non capisco la scelta del produttore sugli incastri.....praticamente inesistenti su queste parti.



Il vano portattrezzi è stato ricostruito ex novo e dettagliato con chiusure e lucchetto. Sui laterali della torre sono stati rimessi al posto giusto tutti i rivetti stampati in posizione errata.



Anche la parte superiore della torre è stata migliorata con due periscopi ricostruiti in plastica e nuova rivettatura riposizionata in posizione esatta rispetto a quella rilevata sul kit.
Il mantello interno del cannone è stato migliorato riposizionando il foro del sistema di puntamento fuori asse rispetto alla feritoria del mantello corazzato.......



Le aperure delle feritorie sono state chiuse dall'interno con del plasticard sempre al fine di evitare l'effetto vuoto assoluto.
Infine e solo dopo aver quasi completato lo scafo e pure primerizzato, mi sono accorto che anche la rivettatura laterale e frontale dello stesso era completamente fuori posizione rispetto all'originale. Ho recuperato ua serie infinita di rivetti esagonali opportunamente stampati dal produttore sui telai dei pezzi del kit (chissa forse se ne sono accorti tardi che c'erano così tanti errori....) e rimessi al loro giusto posto.



Consiglio vivamente a tutti coloro che si vorranno dedicare alla costruzione di questo mezzo di controllare sempre e spesso la documentazione fotografica che come sempre non deve mai mancare sul ns. tavolo di lavoro.
A conclusione di questa prima parte del WIP, inserisco una foto del lato sx del mezzo dove si possono apprezzare sia i nuovi rivetti riposizionati al loro posto, che i portataniche in fotoincisione (bella lastra a corredo del kit assieme alla canna in alluminio).....anche queste dettagliate con spessori mancanti.



Vi rimando alla seconda parte.....ciao.

Ciao Mc, ti piacciono i rivetti?
Bel lavoro...
Francesco

Un ottimo e promettente inizio, bravo!
Come lo ambienterai?

Paolino

ciao Alberto.... proprio questo mi dicevi a civitavecchia!!
c'è un gran bel lavoro da fare! io farò sconti sul mio P40, credo!
cmq grazie per le spiegazioni, molto utili.... se ci riesco qualcosa lo copio... rimanga tra noi!
ciao
lorenzo

Miiii, quì trovo l'uomo fatto rivetto
Ammazza che lavoro che stai facendo, complimenti

mc the riveter...
oppure...?

www.allposters.it/-sp/Rosie-the-Riveter-1944-Posters_i6284...

ho appena acquistato questo kit seguirò molto attentamente questo lavoro professionale , grazie.
36 euro per questo cumulo di errori è troppo comunque

Ciao Lorenzo che piacere.....!!!!
Appeno posso inserisco altre foto delle ricostruzioni che non sono poche e che forse non so se valga la pena realizzare.
Comunque e come detto con una buona documentazione e un pò di attenzione si possono ricostruire quasi tutti i particolari.
Per rispondere al Battaglione Barbarigo (ma quanti siete....scherzo..!!!) vorrei riproporre il primo carro riprodotto nella famosa foto dei P40 schierati in fabbrica dell'Ansaldo di cui la foto di seguito ancora italiano (ante 20 sett.1943).



Ora sto operando sulla base, un classico pavimento a quadroni in cemento con intorno a chiudere la scena i muri della Mini Art INDUSTRIAL BUILDING SECTIONS del quale provo ad inserire il link.
Ciao e grazie a tutti.
http://miniart-models.com/HQ_IMAGES/BOX/1_35_b/35546.jpg

Semplicemente fantastico .
Stai facendo un vero capolavoro, anche di pazienza, visto le decine di rivetti che hai riposizionato.

Carlo

Ciao Alberto, l'autore del P40 nelle macerie dell'Ansaldo sono io,
mi fa molto piacere di averti invogliato anche perche' stai facendo un super lavoro, io mi sono limitato a farlo da scatola:

il link se interessa a qualcuno è questo:
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9496282

Di nuovo complimenti, ti seguiro' con molto interesse!

Antonio

Semplice, pulito, preciso e
straordinario al tempo stesso.

Colgo l'occasione per rinnovare i
complimenti anche ad Antonio per il
suo carro ambientato presso l'Ansaldo
di Genova. Ciao Brunetto.

Ciao Antonio, come scritto ti devo ringraziare io per lo stimolo...!!!
Avevo il kit già tempo, ma mi dispiaceva farlo requisito dai Tedeschi come realizzato dalla maggior parte dei modellisti.
Ma quando è arrivato sul forum il tuo bel lavoro è scattata la molla. Spero non ti dispiaccia aver copiato in parte la tua idea
Comunque a tal fine inserisco altre foto:

I dettagli posteriori del kit sono grossolani anche se di proporzioni esatte e pertanto sono stati migliorati con alcune parti in plasticard e filo di rame prima del loro posizionamento sul carro.





Detti particolari sono stati fissati al carro con l'aggiunta dei loro supporti realizzati in lamina fine di alluminio e rivetti in plastica (con i plasti-rod tagliati a fettine possiamo realizzare migliaglia di rivetti di varia dimenzione).
Il carro era stato primerizzato con una prima passata di primer Tamiya Spry grigio che oltre ad uniformare le superfici evidenzia gli eventuali errori (tipo goccioline di colla, bozzetti, stuccature KO, spazi, ecc.)



Il carro pronto per una secondamano di primer ed il montaggio dei cingoli.



Per i cingoli ho scelto il metodo di montarli in due spezzoni completi di ruote in modo da poter maneggiare più comodamente queste parti sia per il montaggio che per la colorazione successiva.
I cingoli forniti dal kit non sono il massimo e potrebbero essere sostituiti con quelli in metallo o in resina, ma personalemten ho scelto di motare quello che passava casa, forandone le maglie in modo da renderle più simili agli originali.



Nel prossimo post la pittura.....

Non mi dispiace per niente, anzi stai andando alla grande!!!!

Un altro errore che hanno commesso quelli dell' Italeri secondo me è che sulla ruota motrice hanno scritto la Lettera N di ANSALDO alla rovescia...

Antonio

Porc.......hai perfettametne ragione, mica me ne ero accorto.....!!!!
Mi sa che sto diventando cecato e comunque adesso e dopo il completamtento della pittura ci penso bene se correggere questo errore......
Grazie per la nota.
Ciao

Probabilmente è x nn pagare la proprietà del marchio (come i rulli gommati CONTINENTAU della dragon...)

Proseguendo nell'avventura posto alcune foto della colorazione del modello nella classica livrea italiana 1943.
Tecnicamente è stata realizzata aerografando una base di Dark Yellow Tamiya schiarita 2:1 con il bianco. Dopo due mani leggere sono stati enfatizzati tutti i recessi con il marrone molto scuro e molto diluito. Su questa base ho appiccicato dei salamini di pattex in modo da formare tante aree separate che verranno colmate dai colori Verde e Marrone delle chiazze mimetiche. Nella realtà il mezzo era dipinto di verde con delle chiazze marroni che venivano poi separate con una riga più o meno regolare di colore giallo. Fare questo con l'aerografo, almeno per me , risultava troppo difficile e pertanto ho optato per il metodo di cui sopra e questo è il risultato già sigillato con il lucido per la fase lavaggi e filtri ad olio........

I parafanghi come da foto dell'epoca sono stati dipinti con il Red Hull della Paktra (sempre acrilico) ad aerografo, che riprende molto il colore dell'antiruggine italiano.
Prima della "lucidatura" ho passato una mano di Drybrushing con il colore di base sui rivetti e sugli spigoli del mezzo per riavvivare il tutto.
In questa fase sono state riprese anche tutte quelle zone rimaste innaturalmente gialle e ripassate in verde.

mi piace molto la resa dessle sospensioni

Bella mimetica!

Bella la mimetica. Ma anche il resto.

Per caso hai qualche photo con il metodo
"salamini"? Si sì, puoi postarle per favore?

Ciao Brunetto.