03/07/2013 21:51 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.489 | Registrato il: 01/03/2010
| Città: SAN GIORGIO IONICO | Età: 29 | | |
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io abito in un relativamente piccolo paese a pochi chilometri da Taranto che si chiama San giorgio IOnico. nonostante all'epoca fosse un piccolo borgo aveva un ospedale militare molto grande ( dove soccorsero anche i feriti dei bombardamenti di taranto, bari e brindisi e dove lavorava mio nonno materno) ed una stazione radio ( sulla quale ci sono varie leggende). nel 1943, occupata la puglia dalle truppe inglesi, questi punti diventarono degli importanti presidi militari grazie anche alla vicinanza con l'aeroporto di Grottaglie. a fine guerra naturalmente tutto ciò venne abbandonato a se stesso senza nessuna preoccupazione. un giorno del 1946 alcuni bambini usciti dalla scuola prima del solito, decisero di andare a giocare nelle nostre Tagghiate ( delle cave di tufo particolari). fatto sta che trovarono degli oggetti cilindrici assomiglianti a delle dinamo... cominciarono a giocarci. un tiro là un tiro qua e dopo un po si sentì un boato avvertito anche nel paese. quelle che avevano trovato erano delle bombe abbandonate dai soldati inglesi. uno dei bambini non si ritrovò più, uno perse una mano, l'altro una gamba ( l'altra gliela salvò mio nonno) ed un altro venne colpito agli occhi dalle schegge. solo dopo alcune settimane arrivarono gli sminatori che trovarono molte altre bombe nascoste tra i cespugli. |
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04/07/2013 08:41 |
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| | | OFFLINE | Post: 5.230 | Registrato il: 09/04/2008
| Città: SASSUOLO | Età: 61 | |
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Grazie, di aver condiviso con noi, questa tragica storia.
Ciao,
Graziano.
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04/07/2013 09:21 |
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| | | OFFLINE | Post: 5.731 | Registrato il: 29/04/2011
| Città: VERONA | Età: 27 | Mascotte di Zimmerit | |
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Mio papà mi ha raccontato che quando andava a scuola negli anni '50 c'erano dei poster enormi colorati con tutti disegni di vari ordigni, con lo scopo di mettere in guardia i bambini... sono spesso loro a morire a causa di bombe o mine, dalla seconda guerra mondiale fino all'Afghanistan.
Grazie per aver condiviso questa triste storia
Marco |
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