Piccole considerazioni

è un tema che mi sta a cuore, forse l'avrete intuito dal mio precedente intervento.

ribadisco che parlo in senso generale, non solo del modellismo, e a titolo puramente personale.
come premessa vorrei definire meglio i termini in uso.
lavoro: impiego di un'energia per raggiungere uno scopo.
retribuzione: corrispettivo dovuto al lavoratore per l'attività svolta.

dunque. ci sono vari tipi di lavoro, inteso come sistema per raggiungere uno scopo, quello del lavoro stesso, ma anche quello di trarne di che sostenere sé stessi e la propria famiglia: dipendente, indipendente, a contratto a tempo determinato/indeterminato, di formazione... ma tutti dovrebbero avere un'adeguata retribuzione.
sennò si entra in una sfera diversa, che è quella del lavoro nell'ambito del volontariato, dove si raggiunge (alle volte) uno scopo senza fini di lucro con intenti umanitari, educativi, sanitari, etc.
oppure nella sfera del lavoro a partecipazione: sono socio e/o manager di una realtà che produce reddito, e ne sposo rischi e benefici in maniera proporzionale all'andamento dell'azienda.

il modellismo, come gli hobbies in generale, si colloca su un piano diverso: si raggiunge uno scopo, ma il fine di lucro proprio non c'è, ed è esattamente questo che lo rende efficace come sistema per rilassare mente e/o fisico sfibrato da altre attività più o meno stressanti.
se comincio a pesare il tempo che dedico a un modello coi valori del lavoro retribuito, ecco che anche solo un singolo figurino diventa inarrivabile, come cifra d'insieme, tra costi vivi e soprattutto tempo dedicato.

detto ciò, se inserisco un mio lavoro in un contesto che ne monetizza la resa (e se una rivista pubblica non è per beneficenza) giocoforza devo fare i conti con questa realtà.
che poi mi paghino in scatole da montare, in utensili, con un abbonamento alla rivista stessa, poco importa.
viceversa produrre reddito (ad altri) a gratis svaluta non solo il mio lavoro, ma anche quello di altri che non si vogliono piegare -secondo me giustamente- a questa logica, di fatto indebolendo e viziando il mercato stesso.

non voglio giudicare nessuno, beninteso, ma se tutti, belli o brutti, bravi e meno, lavoriamo conto terzi facendo della beneficenza a chi ci campa, col nostro lavoro, facciamo un torto solo a noi stessi!
se abbiamo voglia di dividere il nostro sapere a gratis, c'è la rete!
hai voglia a dire fare baciare, qui! c'è tanto da dare e tantissimo da ricevere.

detto da me che sono un troglodita del web e un affezionato cronico alla carta, può sembrare un controsenso, io non lo vivo così.
sono dispostissimo a pagare contante tonante per un lavoro di editoria che abbia un certo valore, e mi piace pensare che il modellista che si è sbattuto a fare la ricerca storica, le foto step by step, il modello bello, l'ambientazione pure, e che infine abbia scritto un articolo chiaro ed esauriente pur nel breve spazio concessogli, sia stato e venga pagato proporzionalmente al suo lavoro. lo reputo e considero un professionista che opera all'interno di un business, e per questo non solo lo rispetto, ma contribuisco al suo compenso.

se invece, come tanti di voi, lo stesso professionista decide di anticipare in tempo reale la condivisione delle sue tecniche o dei suoi esperimenti, non solo lo stimo come sopra, ma lo considero anche qualcosa di più vicino a me, e lo ringrazio come ringrazio tutti voi per il tempo che spendete qui dentro.

ma sono due cose diverse.... mi sono spiegato?