08/07/2011 18:39 |
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kekkus70, 08/07/2011 18.28:
Io ci sguazzo!
Fortuna che all'epoca le foto a colori erano una rarità, se no ci toglievano il piacere...
Antonio
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08/07/2011 18:41 |
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Quindi alla fine che concludi? [Modificato da kekkus70 08/07/2011 18:41] Francesco
- Tutti avevano la faccia del Cristo
nella livida aureola dell'elmetto
Tutti portavano l'insegna del supplizio
nella croce della baionetta
e nelle tasche il pane dell'ultima cena
e nella gola il pianto dell'ultimo addio - Anonimo
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08/07/2011 18:54 |
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kekkus70, 08/07/2011 18.41:
Quindi alla fine che concludi?
Mi piacerebbe credere che questo Kingtiger fosse verde russo o rosso minio...perchè coi parafanghi bianchi sarebbe uno spettacolo e mi piacerebbe parecchio fare un modello del genere. Molto più realisticamente, credo che come dici tu si tratti di un carro bruciacchiato. Ma anche così non scarto l'idea di farne un modello, perchè la vera particolarità del tutto a mio parere è data da 'sti benedetti parafanghi bianchi, che restano alquanto misteriosi e creano un gran contrasto con tutto il resto. A proposito, lancio un'altro sasso nello stagno... Dando per assodato che si tratti di un carro bruciato, quale avrebbe potuto essere la sua livrea originaria??? La classica a tre colori?
Antonio
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08/07/2011 19:33 |
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un'altra soluzione logica potrebbe essere che il carro una volta colpito e incendiatosi,abbia preso l'affumicatura con la conseguente ossidatura dovuta al forte calore.
per il colore bianco era dovuto al fatto che i russi contrassegnavano tutti gli ostacoli col suddetto colore,infatti i mezzi distrutti che sostavano nei pressi delle sedi stradali subivano questo tipo di intervento per segnalare la loro presenza.sempre col senno di poi ,naturalmente tutto è possibile |
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08/07/2011 20:13 |
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mi sono riguardato un po' di fotografie di carri a benzina bruciati.
Il colore predominante è il nero ed il bianco. Sembra che le parti in lamiera sottile abbiano una propensione a sbiancarsi come pure le corazze orizzontali se non lambite direttamente dalle fiamme.
Il fatto che i parafanghi e le ruote siano bianche sarebbe giustificato... ma trovo troppo netta la differenza in questo caso.
A meno che la combustione non sia stata lenta ma intensa, affumicando la corazza spessa e cuocendo le lamiere sottili...
Se ci fate caso gli arbusti vicini al carro non sembrano intaccati dal fuoco, quindi è probabile che il lato nascosto sia rimasto quasi integro... Sembra quasi che ci fosse "parcheggiato" vicino un'altro veicolo che ha preso fuoco ... non so se riesco a spiegare l'impressione che ho nel guardare l'immagine... |
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08/07/2011 20:18 |
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bertonida, 08/07/2011 19.33:
un'altra soluzione logica potrebbe essere che il carro una volta colpito e incendiatosi,abbia preso l'affumicatura con la conseguente ossidatura dovuta al forte calore.
per il colore bianco era dovuto al fatto che i russi contrassegnavano tutti gli ostacoli col suddetto colore,infatti i mezzi distrutti che sostavano nei pressi delle sedi stradali subivano questo tipo di intervento per segnalare la loro presenza.sempre col senno di poi ,naturalmente tutto è possibile
E quale potrebbe essere stata la livrea originaria di questo Kingtiger?
Antonio
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08/07/2011 20:21 |
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... e se fosse rimasto coinvolto in un incendio più vasto?
Gli alberi sembrano spogli come dopo un incendio boschivo.
ps: il fosforo che effetto fa sui carri?
Ciao, Gabriele
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i topi non amano nipoti
"Ho voluto la perfezione e ho rovinato quello che andava bene." - Claude Manet -
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08/07/2011 20:28 |
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Ciao!!! Finalmente si ragionaaaaa!!!
Mia interpretazione personalissima...
1) Il carro era in giallo sabbia e- impossibile -probabile mimetica;
2) Le piastre appaiono annerite perche' il forte incendio interno ha surriscaldato le piastre e provocato una ossidazionedelle superfici spessorate...(Chi ricorda la Moby Prince sa di che parlo)... Probabilmente, le munizioni interne non sono esplose generando un'onda d'urto tale da svellere la torre
3) I parafanghi sono semplicemente ossidati ad altre temperature... Se notate, e' come se il centro del calore fosse lo scafo medio-superiore...
4) poichè la scritta e' simile a quelle di fine guerra - io non sono un grafologo... Ma ho sempre notato che le letteere-cifre russe erano austere a inizio guerra (le prendevano)... Piu' "sfarfallate" alla fine (le stavano dando)...
5) Ad avallo, "279" e' una numerazione che su un carro tedesco non poteva esserci...
6) considerando il tipo di mezzo, il periodo di impiego etc... Considerando che la foto potrebbe essere stata scatta febbraio-aprile 1945, viste le latitudini e la inclinazione dell'ombra... Beh! Direi che e' la foto puo' essere ragionevolmente stata scattata nella tarda mattinata-primo pomeriggio di questo periodo...
Avviserò "chi l'ha visto" del problema (così, magari, lasceranno stare le povere Sara, Ilenya et similia..."
P.s.: Leggo adesso la didascalia... Mi autostimo a genio, non avendo visto 25 marzo 1945... [Modificato da Panzergrillo 08/07/2011 20:28] |
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09/07/2011 09:51 |
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Quindi alla fine concordate con me!
Secondo post... Francesco
- Tutti avevano la faccia del Cristo
nella livida aureola dell'elmetto
Tutti portavano l'insegna del supplizio
nella croce della baionetta
e nelle tasche il pane dell'ultima cena
e nella gola il pianto dell'ultimo addio - Anonimo
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09/07/2011 13:59 |
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| | | OFFLINE | | Post: 685 | Registrato il: 21/07/2004
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Il carro, un Panzerbefehlwagen tiger II Ausf B, era assegnato allo Stab, sPzAbt 509, quindi il numero originale era "I", "II", "III" come usato dal reparto. I mezzi erano Koenigstriger di intermedia/tarda produzione con la Schacht und linden, la ambush, e avevano ricevuto a dicembre una whitewash piuttosto integrale. Il mezzo è blow up, quindi è stato incendiato dall'equipaggio a seguito di un guasto non riparabile alla trasmissione. Il 279 con la croce è un marchio sovietico, un "trophy number", un semplicissimo numerale progresivo applicato in Ungheria su tutti i mezzi tedeschi e ungheresi distrutti/abbandonati ritrovati dai sovietici. Il colore chiaro dei parafanghi potrebbe anche essere bianco apposto DOPO la distruzione dal mezzo dai sovietici. La Campagna ungherese era disseminata di rottami tedeschi che rendevano la circolazione pericolosa pertanto le stesse squadre incaricate della numerazione delle carcasse le arcavano vistosamente con vernice bianca per renderle visibili al traffico e alle squadre che li avrebbero recuperati ...Ci sono altri esempi nello stesso volume
Fabrizio |
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09/07/2011 14:43 |
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Ariete1966, 09/07/2011 13.59:
Il carro, un Panzerbefehlwagen tiger II Ausf B, era assegnato allo Stab, sPzAbt 509, quindi il numero originale era "I", "II", "III" come usato dal reparto. I mezzi erano Koenigstriger di intermedia/tarda produzione con la Schacht und linden, la ambush, e avevano ricevuto a dicembre una whitewash piuttosto integrale. Il mezzo è blow up, quindi è stato incendiato dall'equipaggio a seguito di un guasto non riparabile alla trasmissione. Il 279 con la croce è un marchio sovietico, un "trophy number", un semplicissimo numerale progresivo applicato in Ungheria su tutti i mezzi tedeschi e ungheresi distrutti/abbandonati ritrovati dai sovietici. Il colore chiaro dei parafanghi potrebbe anche essere bianco apposto DOPO la distruzione dal mezzo dai sovietici. La Campagna ungherese era disseminata di rottami tedeschi che rendevano la circolazione pericolosa pertanto le stesse squadre incaricate della numerazione delle carcasse le arcavano vistosamente con vernice bianca per renderle visibili al traffico e alle squadre che li avrebbero recuperati ...Ci sono altri esempi nello stesso volume
Fabrizio
Dopo questa esaustiva trattazione, direi che non restano più dubbi su niente!
Antonio
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