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Schubert Mahler Bruckner...sono nessuno di fronte a noi modellisti

Ultimo Aggiornamento: 24/11/2010 13:21
24/11/2010 11:00
 
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hanno al massimo una incompiuta a testa......
ehssì, il topic sui modelli incompiuti ma ha fatto venire voglia di scherzarci un po' sopra, ed anche di diventare serio..un po' per celia e un po' per non morire... [SM=g27828]

innanzitutto tutti noi siamo degli "incompiutisti" quando abbiamo in magazzino più di due-tre modelli da costruire...i non fatti sono per definizione INCOMPIUTI. [SM=g27824]

Poi iniziamo un modello e ad un certo punto ci fermiamo. Perche'?
Madmacs ha assolutamente ragione quando afferma che una causa importantissima è la paura. La paura di rovinare tutto cio che di buono si era fatto sin lì (perchè lo si sa fare) e di non proseguire, (perchè non si è sicuri di saperlo fare altrettanto bene). A questi compagni, ci sono anch'io, dico solo: Nessuno nasce imparato. Quindi darsi forza e ottimismo e sfondare il muro della paura.

un'altra scusa è: Ne vale la pena? e qui entrano in gioco tanti fattori, ma prima bisogna chiedersi.

QUALE E' "L'OGGETTO" PIU' COSTOSO NEL MODELLISMO?
è un "oggetto" immateriale (scusate l'ossimoro): IL TEMPO.
Nessuno valuta che poco poco un'ora di lavoro vale 10 euro (ben di più ma valutiamoci al minimo [SM=g27822] ) ed un modello, il più semplice (un KV 2 della Trumpeter per fare un esempio) "costa" almeno 20 ore di lavoro....cioè un valore immateriale di 200 euro.
Ciò detto è chiaro che incaponirci su un modello che non ci soddisfa è una perdita di tempo/denaro....e una sottrazione di tempo ad un altro modello, magari costoso, che non iniziamo perchè incaponiti sul precedente.

quindi la domanda: "ne vale la pena?" può avere risposte negative TUTTE GIUSTIFCABILI per varie ragioni:

1) non ci piace più e basta.
2) è uscito un modello ben migliore e quindi mi interessa quello nuovo.
3) quello che sto costruendo è irrimediabilmente sbagliato, impreciso, insoddisfacente e richiede troppe ore di ricerca, documentazione, lavoro per portarlo allo standard che desidero.
4)poco tempo a disposizione ed al modello preferisco altre occupazioni (dalla nuova fidanzata al figlio appena nato al lavoro che si cambia....).

In tutti i casi esaminati la sospensione-abbandono di un modello è comprensibile sempre e giustificabile spessissimo...
crearsi sensi di colpa per un ammasso di pezzi di plastica non completamente incollati è un errore...la vita di tutti i giorni ha già abbastanza cause di malessere, per non dire di peggio. Non aumentiamole per il modellismo che è e deve essere SEMPRE un piacere per lo spirito...

Abbandonare un modello non è un reato...e il PM Dragon e la giudichessa Tamiya NON CI CONDANNERANNO PER ABBANDONO DI MINORE. [SM=g27822] [SM=g1758109] [SM=g1758109] [SM=g1758109]
[Modificato da paparoberto42 24/11/2010 11:01]
24/11/2010 13:15
 
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Città: GOLFO ARANCI
Età: 59
listz!
ciao, il tuo intervento -che condivido pienamente- mi ha fatto ricordare quanto mi era venuto in mente leggendo l'altro topic sulle incompiute..

la prima cosa, che si ricollega a quanto scrivi, è la lista dei diritti imprescindibili del lettore, quella stilata da daniel pennac, che secondo me si può adattare benissimo al modellismo, così come a molte altre attività umane.. [SM=g27822]
oltresavio.sitiasp.it/diritti.htm

la seconda è l'amore possessivo per il proprio lavoro (dove per lavoro intendo quanto prodotto con le proprie mani ed intelletto, non lo scambio energia/danaro). cerco di spiegarmi meglio con un esempio:
ho lavorato, un milione di anni fa, in uno studio di architettura che produceva plastici, quelli che servono a presentare un progetto a degli interlocutori non in grado di "leggere" un mucchio di disegni tecnici, per capirci.
e quindi soggetti rognosi, spesso disegnati da visionari, con ambientazioni da incubo, e -soprattutto- con una data di consegna precisa e indifferibile.
il gruppo di lavoro era eterogeneo al massimo, persone-personaggi incredibili, con un'altra vita a disposizione mi sarei iscritto a psicologia e avrei chiesto di lavorare gratis in quel posto..
ora, c'erano delle persone validissime, capaci di cogliere tutti gli aspetti e problematiche di un progetto al primo colpo d'occhio, e di organizzare e dividere il lavoro in maniera da chiuderlo prima della data di consegna, ma totalmente incapaci di chiudere il lavoro!!
quando arrivava il momento di dire ok, è fatta, tornavano sul particolare, sul microdettaglio, insomma su qualsiasi cosa che gli consentisse di rimanere in contatto con quanto fatto fino a quel momento.
io questa cosa assurda, visto l'ambito non certo ludico, me la spiegavo appunto con l'amore, nel senso possessivo e incapace di separarsi del sentimento. un po' come quei fidanzatini che non riescono proprio ad attaccare per primi al telefono (esisteranno ancora?).
per ovviare al problema c'erano in studio delle persone mediamente abili, ma umanamente aride che scippavano il modello ai primi per mandarlo in consegna. sì, anche io. [SM=g27829]

la terza cosa, è l'esasperazione del concetto di cui sopra, che sconfina nel patologico, e che forse ha un'altra motivazione più profonda, ma questa ancora non l'ho capita del tutto...
e qui ho la fortuna (dal punto di vista dell'osservatore) di avere un vicino di casa che ha molto tempo libero, una mente analitica e poliedrica, dal punto di vista pratico, e molte energie fisiche.
ora, il mio vicino, che praticamente s'è costruito casa con le sue mani senza avere competenze specifiche, ha attualmente 42 (quarantadue, non scherzo) lavori aperti, per la disperazione della moglie. se per caso ne chiude uno, ne apre subito un altro, inutile, non indispensabile, e che rimane aperto per mesi, mentre magari ce ne sono che andrebbero chiusi con urgenza!
...paura della morte? totale incoscienza? non lo so, ci sto ragionando...

la quarta, ed ultima, la consapevolezza del vuoto che lascia un'incompiuta, che è molto maggiore di una semplice assenza.
basti pensare all'assedio di leningrado di leone, o ad astarte di pazienza, per stare ai nostri giorni.

quindi, personalmente, cerco di dare un inizio ed una fine ai miei progetti, quali che siano. anche se io per primo mi innamoro di quanto sto facendo, consapevole che quando l'avrò fatto, sarà...finito, passato. ed avendo anche io, certo, paura di rovinare quanto fatto finora! il tutto ben sapendo che la vita è fatta anche di imprevisti, e che se qualcosa resta indietro...pazienza! [SM=g27823] [SM=g27823]

scusate il polpettone, esprimere dei concetti che alle volte non sono nemmeno così definiti prende spazio...

buon modellismo a tutti, p. [SM=g27811]
24/11/2010 13:21
 
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bellisssimo. Hai portato la poesia dove io ho messo solo prosa. Bravo davvero. Grazie. [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]
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