Visto che questa sezione sta prendendo una piega filosofica
do il mio contributo e vi propongo questa riflessione. Trovo delle analogie tra il modellista e il mago. Entrambi con degli artifici devono far apparire come reale qualcosa che non lo è. Entrambi cercano di provocare al pubblico che osserva quell'attimo di stupore e di ammirazione. Ma entrambi sanno anche (purtroppo) QUALE è il trucco che hanno adottato per impressionare chi sta guardando...Io in questi giorni sto ultimando un modello, che ho iniziato mesi e mesi fa, mi piace molto, ma in ogni suo cm quadrato so alla perfezione cosa ho fatto per ottenere quella tonalità di colore, quella scrostatura, quella colatura...so benissimo che è tutto studiato a tavolino e per nulla naturale. Chi veramente può apprezzare al 100% il modello è uno che NON sa queste cose, uno che non ha vissuto passo passo la nascita e la crescita del modello e che vedendolo ultimato può lasciarsi andare ad un sincero...OOOOOOOOOOHHHHHHHHH
di ammirazione. Voi riuscite ad "estraniarvi" e a provare quello stesso tipo di entusiasmo o invece come succede a me "sapete" ormai troppo di quel modello per provare ancora emozioni di quel tipo? E' un pò come quando si sa troppo di una donna che piace...perde un pò il suo fascino e si rischia di diventare amici!!!
In conclusione, credo che il modellista lavori più per gli altri che per se stesso. Me ne accorgo quando vedo la sorpresa e l'ammirazione sui volti di amici che non sanno niente di modellismo e delle sue tecniche. In questo caso un pò li invidio...
Antonio