Sdkfz.7/2 mit 3.7cm Flak-43 panzer hutter version

Ciao Zio Vecchio,
scusa la mia ignoranza ma l'ultima foto mi sembra improbabile che sia ambientata in Afrika. Forse sbaglierò ma ancora non erano arrivati con quella blindatura, più probabilmente è sul fronte Orientale.

Ciao Nuvola nera, scusa ancora la mia ignoanza in materia, ma la didascalia riportava SdkfzPz Afrika, e non conoscendo altro ho segnalato che secondo me fosse stata ripresa in Africa.
Sicuramente avrai ragione Tu ma innocente sugnu..............
Comunque ti ringrazio della segnalazione e spero che Bender non mi scomunichi..............
Salutoni

Caru ziu Vecciu avundi imparasti u calabrisi?
Un affettuoso e simpatico saluto,
Ciao

Nuvola nera no non l'ho imparato, ma cosa vuoi anche se sono spezzino da diverse generazioni, nel mio sangue scorre un po di sangue del Sud per cui qualche volta riaffiora dalla memoria atavica qualche parolina.................
Un Salutone Grande così

Bender ti ringrazio per avermi indicato la discussione sulla flak
l'ho divorata di un fiato e per adesso non ci ho capito molto, ma è sempre così, in quanto me la rileggero con calma meditsndo su quanto sto legggendo.
Un grazie ancora e un Saluto gande così................

Caro Zio Vecchio,
credo che Nuvola nera abbia ragione. E' molto difficile che la foto incriminata ritragga un 7/2 in Africa in quanto la cabina corazzata fu introdotta nella seconda metà del conflitto per garantire una migliore protezione dell'equipaggio quando, soprattutto per l'esperienza in Russia, la Flaksturm fu ampiamente impiegata contro bersagli terrestri esponendo i serventi al fuoco di reazione nemico.
E' possibile, ma chiedo conferma ai più esperti, che qualche 7/2 con cabina corazzata arrivò all'inizio del '43 in Tunisia insieme agli elementi della divisione panzer "Herman Goring" e la foto potrebbe ritrarre uno di quei mezzi. Bisognerebbe ingrandirla per vedere se la targa è WH o WL e se il simbolo sul parafango è proprio il rombo dell’HG.
Personalmente credo che il veicolo sia ritratto in una calda estate russa e comunque sia è molto apprezzabile per osservare come tutto il vano motore sia stato scoperchiato a scopo di raffreddamento.
Le altre foto direi, invece, che ritraggono sicuramente veicoli della HG in Italia sia per le divise dei serventi sia per Castel Sant'Angelo sullo sfondo della seconda.

Sono felice che il topic ti abbia interessato, riesumalo pure se hai bisogno di chiarimenti.

Passaggio successivo ed inevitabile nella realizzazione del mio semicingolato è l’assemblaggio del treno di rotolamento.
Come ho già avuto modo di dire, ho provveduto a recuperare l’ormai raro set della Model Kasten proprio dedicato all’Sdkfz 7 con la particolarità che la ditta giapponese non si è limitata a proporre i cingoli maglia per maglia come i suoi concorrenti, ma l’intero treno di rotolamento comprensivo di ogni singola ruota in stampate in plastica nonché le motrici dentate in piombo.
Non posso negare che questo set mi ha dato nuova conferma della qualità, semplicità e pulizia dei prodotti Model Kasten che, seppur costosi, per lo meno non fanno rimpiangere quanto pagato.
Ad incrementare la mia gratitudine alla Model Kasten per la realizzazione di questo set, si aggiunge il confronto con le stesse parti offerte dal kit Tamiya. Si tratta di un confronto a dir poco ingrato che qui sotto vi ripropongo e dove viene facilmente all’occhio l’anzianità e superficialità del kit Tamiya che, rammento, per quanto riguarda lo scafo risale al 1972.
LE RUOTE DI SCORRIMENTO




LE RUOTE MOTRICI DENTATE



I CINGOLI







Oltre alla semplicità di pulitura e montaggio, rilevo anche la notevole articolazione delle maglie stesse una volta assemblate.


Adesso sto proseguendo nell’assemblaggio dei cingoli

poni attenzione nell'incollare i gommoni tra cingolo e cingolo, devono essere assolutamente perpendicolari, altrimenti quando hai finito danno un bruttissimo colpo d'occhio :)

Ciao Bender, ogni tuo desiderio è un ordine..................(scherzo)
allora la famosa foto incriminata, purtroppo è proprio Afrika, seguendo il tuo ragionamento ho ingrandito la foto e sul paraurti anteriore sul lato destro guardando il muso si vede seppur sfocata la famosa palma bianca sormontata dalla svastica, purtoppo la targa non riesco a leggerla in quanto essendo sul lato sinistro e posta in maniera angolata a chi scattava la foto mi risulta illegibile
Inoltre sul parafango anteriore sinistro c'è un rombo regolare bordato di bianco ma non riesco a decifrare l'interno
Vedo se riesco a postarti qui di seguito la foto ingrandita
[IMG]http://i13.tinypic.com/6tmr6yx.jpg[/IMG]
spero di esserci riuscito, l'insegna dell'A K e vicino al raditore sull'immagine
Salutoni e Buon lavoro

www.planetarmor.com/forums/showthread.php?t=4384
qui potresti avere spunti... se la versione è giusta...

Non resta che credere si tratti di un 7/2 proprio dell HG in Tunisia... Tutto tornerebbe!

Mad,
grazie per la segnalazione si tratta di un lavoro molto simile al mio anche per gli aftermarket usati.
Comunque sia è sempre un 7/2 armato di Flak-37 e non Flak-43. Ho visto un solo modello in internet con Flak-43...

Non preoccuparti per i "gommoni". Vengo anche io dalla costruzione di un 250 della Dragon (il /9) e ricordo che i perni erano solo accennati e quindi il rischio di incollarli storti esisteva, ma nel caso della ModelKasten i perni sono molto lunghi ed il rischio non sussiste come da foto già allegata sopra.

GIOIA E LETIZIA SCENDA FRA I POPOLI DELLA TERRA!
Ho incredibilemnte trovato un'altra foto di un Sdkfz 7/2 armato con Flak-43!
Eccola qui!

Questa foto ha diversi elementi interessanti:
1- la quantità di materiale stivata fra le paratie abbattibili è ingente e dubito che permettese la rotazione della Flak. Probabilmente ci troviamo in territorio sicuro o la guerra è ormai finità e la foto ritrae le fasi di resa dell'esercito tedesco.
2- Le paratie abbattibili sono di tipo late essendo composte da assi di legno
3- Nonostante si tratti di un late, il semicingolato è privo di cabina corazzata (!)
4- Anche in questo caso la Flak 43 è priva del contenitore in rete di metallo per contenere i bossoli espulsi.
E' interessante questa cosa perchè nonostante si trattasse di un accorgimento comune per la Flak-43 (probabbilmente anche a causa del volume di fuoco elevato) come dimostrato da foto del pezzo antiaereo singolo o montato su Mobelwagen, tale contenitore non è presente nè su questa foto nè in quella da me postata nella prima pagina di questo topic.
Comincio a credere che questo fosse necessario a causa del volume del contenitore stesso che probabilmente sarebbe andato ad urtare contro il profilo della cabina di guida impedendo la rotazione a 360° della Flak.
Forse ed addirittura, la presenza del contenitore non avrebbe nemmeno permesso la chiusura delle paratie abbattibili in posizione di marcia.

E' plausibile?
Potrebbe essere un'altro modo per "originalizzare" il mio modello!

p.s.
Notate il parafango!

ciao andrea complimenti per il tuo lavoro come al solito preciso e molto pulito...
ancora complimenti

ciao Andrea
volevo farti i complimenti per le tue modifiche che seguo come se fossi sui banchi di scuola...
ti ringrazio personalmente per tutti i passaggi che hai la pazienza di postare sul forum, mi sono veramente utili per capire come agisce un modellista vero (e non finto come me ancora!) di fronte al suo kit!

Ancora complimenti!
Jessica

Non è uno scherzo..Andrea..Sei proprio un maestro per noi poveri modellisti in erba..a parte la tua bravura ormai comprovata, devo anche farti i complimenti per come riesci a spiegare in modo semplice e soprattutto a far vedere operativamente gli sviluppi e le tecniche che usi..e hai anche pazienza di rispondere a tutti condividendo un po' della passione che ci accomuna..spero continuerai così fino alla completa relizzazione del mezzo e del relativo diorama!....
Attendiamo nuovi sviluppi...e ricordati..ti teniamo d'occhio, eh!!! ..
PS:..il tuo diorama del '46 mi è piaciuto un sacco..soprattutto il "bestione" russo..peccato per le "incomprensioni" alle mostre...ciao..

Joepasta, Jessica... Amici!
Vi ringrazio moltissimo per le vostre parole e soprattutto per i vostri ringraziamenti che mi danno sincera conferma dell'apprezzamento del lavoro che sto facendo.
Molte volte temo di essere noioso nell'esporre i miei lavori e magari anche troppo accurato mostrando lavori scontati, poi continuo per la mia strada primo perchè mi piace un sacco parlare di queste cose e secondo perchè sotto-sotto spero davvero che serva a tutti per chiarirsi le idee e prendere un po' di coraggio.
A quest'ultima cosa tengo molto perchè io per primo mi rendo conto che ora saprei lavorare molto meglio se qualcuno mi avesse mostrato per bene come affrontare certi lavori modellistici. Non potete, quindi, sapere quanto mi facciano piacere e mi diano coraggio le vostre parole!
Grazie mille!

Ne approfitto anche per mostrare il proseguo dei lavori. Purtroppo non ho molto da farvi vedere perchè non ho molto tempo da decare al modellismo , comunque spero che le foto seguenti servano a comprendere la qualità degli aftermarket da me acquistati ed aiutino tutti a comprendere se val la pena acquistarli o no.
Dunque, ho finalmente finito di assemblare maglia per maglia i cingoli workable della Model Kasten. Personalmente li giudico eccezionali, ma giudicate voi:




Ecco un confronto con i cingoli in gomma del kit Tamiya:


Direi che non c'è confronto ma questo è inevitabile se non altro per l'anzianità del prodotto Tamiya.

Adesso sto procedendo con il montaggio delle ruote anteriori e relativi organi di sterzo tratti dal set della Signifer


Spero di sapervi dire presto come si comporta la resina del set e la qualità dello stesso. Come si sa, finchè non si comincia a lavorarci sopra non si può giudicare.
Un abbraccio!

Come detto ho messo mano al set della Signifer.
Devo ammettere che mi aspettavo qualche cosa di meglio considerata l'evoluzione qualitativa che anche gli aftermarket in resina hanno raggiunto attualmente, ma è probabile che anche il set della Signifer sia ormai datato.
Detto questo e considerato che al momento ho sistemato solo le ruote, resta il fatto che rispetto al corrispettivo Tamiya non ci sono confronti, perciò ben venga tutto in attesa che la Dragon intervenga anche su questa categoria di mezzi tedeschi.
Quello che più ho apprezzato è lo schiacciamento della ruota al contatto col suolo. Non ho ben capito se è un difetto dello stampo in resina oppure se è voluto, comunque la cosa mi piace anche se nell'erba del diorama non si vedrà.
Come detto ho pulito le ruote e ne ho anche approfittato per rifare il foro posteriore per garantire un ancoraggio preciso e più resistente (ho usato stucco bicomponente e punta da 1,5) agli organi di sterzo



In realtà questa è la seconda ruota che ho sistemato e sarà quella in maggior vista perchè a causa della mia poca dimestichezza con la resina, ho parzialmente rovinato la prima ruota su cui ho lavorato.
Per eliminare la resina in eccesso fra i raggi della ruota, infatti, ho insistito troppo il carteggio e senza rendermene conto ho rovinato la ruota stessa.
Vedere per credere!

Sich!

caro andrea ,personalmente non credo che il danno sia incriminate,mi spiego:puoi tentare di reincidere il bordo aiutandoti con un punteruolo fine,incidendo piano e ripassando più volte,agendo sempre più lentamente..e pulendo il tutto con un veccho spazzolino da denti!sono sicuro che la tua maestria e pazienza saprà porre rimedio ad un lavoro che già alle sue prime armi ,nasce già bello
sciao bello

Ahia, il maestro è inciampato in un piccolo incidente di percorso, sei perdonato se ci fai vedere come lo recuperi.
Oriano

Ciao Bender vedo che il lavoro procede alla greande, anche se il diavolo ci mette la coda qualche volta............ comunque penso che per l'eerore troverai sicuramente il sistema di rimediare.
Per quanto riguarda le foto ho trovato questa che puoi già avere ma nel dubbio:
[IMG]http://i1.tinypic.com/6srlgtf.jpg[/IMG]
Buon lavoro
Salutoni