Come abbiamo già avuto modo di dire affrontando gli equipaggiamenti IR per i Panther, i proiettori standard di raggi
infrarossi avevano una diametro di 20 cm ed un portata massima
di 400 metri.
E' facile intuire l'importanza di tali prestazioni quando
l'avversario aveva una visibilità notturna di qualche decina
di metri se non meno, ma è altrettanto facile comprendere
come 400 metri fossero estremamente limitanti confrontati
con le prestazioni dei cannoni da 75 mm dei Panther che
avevano una portata letale di 2000 metri. Al fine, quindi, di
aumentare le capacità belliche dei Panther IR senza gravarli di
ulteriori complessi e delicati strumenti, fu sviluppata una
speciale versione del semicingolato Sdkfz. 251 avente proprio
il compito di meglio "illuminare" il campo di battaglia. Nacque
così l'Sdkfz. 251/20 Uhu (Gufo Reale) che alloggiava nel
proprio vano combattimento un grosso proiettore da 60 cm capace
di irrorare di raggi infrarossi il campo di battaglia fino ad
una profondità di 1500 metri. In questo modo i visori dei
Panther non dipendevano più dai raggi infrarossi dei loro
proiettori ma, captando e convertendo in luce visibile quelli
proiettati dagli Uhu, consentivano ai Panther IR di operare al
massimo delle proprie capacità offensive. Se si considera,
inoltre, che operavano contemporaneamente anche fino a tre o
quattro Uhu, si può facilmente intuire come tutto il campo di
battaglia venisse irrorato di raggi infrarossi consentendo
un'ottima operatività a tutti i mezzi offensivi equipaggiati di
visori IR.
Alla luce di tutto questo, non è difficile comprendere
l'importanza degli Uhu per qualunque tipo di operazione notturna
venisse predisposta e quanto prezioso dovesse essere un mezzo
di questo tipo. Aggiungo, inoltre, una personale supposizione
che, però, non credo si discosti molto dalla realtà: penso sia
probabile che, in presenza degli Uhu, i mezzi da combattimento
equipaggiati di strumentazioni IR scollegassero dalle batterie
elettriche i loro proiettori di raggi infrarossi. Essi, infatti,
non avevano ragione di essere utilizzati potendo "parassitare"
quelli proiettati dagli Uhu. Ciò comportava un risparmio di
energia che permetteva un più lungo uso del visore/convertitore
e, quindi, una più lunga operatività notturna dei mezzi
combattenti.
Nonostante degli Uhu esistano alcune belle foto e ne siano stati
costruiti ben 61, è sorprendente come molto poco si sappia di
questi mezzi. Ancora oggi molti restano i dubbi e le domande
senza risposta sulle loro caratteristiche tecniche ed il loro
funzionamento. Mi ha anche molto sorpreso come il recente numero
di Panzer Tracts dedicato al 251 Ausf.D, non si sia azzardato a
proporre disegni tecnici del suo interno e del relativo
proiettore e ciò non fa altro che dimostrare la scarsità di
fonti sull'argomento. Tenterò in questa sede di spiegare quanto
ho potuto intuire dalle foto, ma di supposizioni si tratta
perciò non mancate di contraddirmi se ritenete mi sbagli.
L'Uhu era equipaggiato con un proiettore da 60 cm di raggi
infrarossi capace di ruotare di 360 gradi e di orientarsi verso
il basso o l'alto a seconda delle necessità. Sotto il
proiettore era collocata la postazione dell'operatore con il suo
sedile ed il relativo visore che consentiva allo stesso di
avere una precisa visione notturna della zona operativa e,
quindi, di puntare il proiettore verso gli obiettivi più
importanti.
Una caratteristica poco conosciuta del proiettore da 60 cm era
di potersi ripiegare su se stesso in modo da facilitare i
movimenti del semicingolato durante i trasferimenti nelle
retrovie. E' facile, infatti, intuire le problematiche sorgenti
da un delicato proiettore costantemente in posizione eretta. Ciò
lo avrebbe facilmente danneggiato a causa di urti ed eccessive
sollecitazioni durante gli spostamenti, avrebbe costituito un
facile bersaglio ed avrebbe attirato troppo l'attenzione su
un'apparecchiatura top secret.
Il problema è: come si piegava?
Non ho mai avuto il privilegio di leggere o vedere schemi
tecnici che chiarissero questo punto perciò, cercando di
interpretare correttamente le foto, sono giunto alle seguenti
conclusioni.
Tutti i proiettori erano dotati di quelli che sembrano dei
piedini di appoggio posizionati sul retro dello stesso. Non
posso, quindi, che supporre che fossero proprio questi a
garantire l'ancoraggio al mezzo del proiettore che si ripiegava
lungo due grosse cerniere visibili proprio su alcune foto di un
Uhu presso la Sonderlehrgang der Panzertruppen a Fallingbostel.
In pratica il proiettore ruotava ad ore 6, si piegava lungo le due cerniere e si abbassava fino a che i piedini si incastravano
in due ancoraggi appositi. Questi ultimi erano collocati su un'altra caratteristica unica degli Uhu e cioè un tetto.
Il vano combattimneto degli Uhu, infatti, non era a cielo aperto come negli altri 251, ma tutta la sezione non occupata dal
proiettore era chiusa da un tetto munito di una piccola botola e dotato degli ancoraggi di cui sopra. In questa ulteriore bella
foto, si possono chiaramente notare tali ancoraggi che hanno
anche un preciso foro in cui si infilava il chiodo sporgente dai
piedini del proiettore.
Le foto qui sopra proposte consentono anche di fare una seconda considerazione legata alle lenti utilizzate.
Si può infatti notare come esistano due separate coperture di cui solo la prima è realmente la lente del proiettore mentre la seconda consiste in una protezione della stessa.
Protezione non per il semplice trasporto, ma di sicuro operativa in quanto non consistente in una copertura chiusa bensì in una
vera e propria seconda lente in grado di consentire il passaggio dei raggi infrarossi. Tali lenti, come quelle di tutti i
proiettori IR tedeschi, sono state proposte nei vari modellini sia rosse che blu, ma credo che il colore corretto sia un
trasparente molto scuro.
La foto qui sotto ritrae un Uhu catturato dall'esercito americano e consente alcune considerazioni finali e riassuntive.
Come potete notare, a dimostrazione di quanto sopra esposto, vi è un secondo Uhu sullo sfondo che ha il proiettore ripiegato
(unico esempio fotografico di tale capacità) e una delle lenti, probabilmente la seconda con funzioni protettive, appoggiata sul
cofano del mezzo.
Esistono infine queste due belle foto di un Uhu appena terminato che ha non pochi particolari interessanti,
primo fra tutti una curiosa paratia abbattibile di cui onestamente ignoro la funzione.
Come si vede nelle due foto qui sotto riproposte, tale paratia poteva essere abbassata solo togliendo il proiettore IR del
pilota. Ciò significa che restava sollevata a mezzo in movimento operativo, altrimenti il pilota, munito del visore IR ma privo del relativo proiettore, non sarebbe stato in grado di
vedere attraverso le tenebre. Il fatto è che la paratia alzata è di sicuro sufficientemente alta per ostruire la visione frontale del visore-convertitore sotto il proiettore da 60 cm.
A causa di ciò l'operatore dello stesso sarebbe stato incapace di vedere tutta la zona di fronte al veicolo, compromettendo
gravemente l'efficacia operativa dell'Uhu. Va detto che non ci sono tracce di questa paratia in altre foto e nemmeno delle
relative cerniere ancorate allo scafo. Si tratta allora di un elemento prontamente eliminato? Probabilmente sì, ma resta il
mistero dell'uso per cui era previsto. Era forse una protezione frontale per tutto il faro una volta ripiegato? Serviva da
supporto per un telo che coprisse efficacemente le forme del faro IR? I dubbi restano.
Ancora una precisazione mi pare necessaria: non esistono purtroppo foto prese dall'alto di un Uhu.
Ciò complica non poco la questione del tetto perchè molti modellini visibili in Internet non lo hanno e questa mancanza
sarebbe confermata dalle foto scattate alla Sonderlehrgang der Panzertruppen di Fallingbostel e mostranti le già proposte foto
di Uhu convertiti in Falke. In queste foto ricorderete bene come i due Falke visibili non hanno alcun tetto ed è proprio
questo che ha consentito l'istallazione della MG-42 IR. Poichè quei due Falke, in realtà e come già detto, erano degli Uhu
convertiti, sorge spontanea la domanda sulla concreta e generalizzata presenza del tetto su tutti gli Uhu prodotti.
Ritengo che le ipotesi siano due:
A- Sono esistite due versioni degli Uhu. I mezzi di produzione iniziale erano privi del tetto ma, poichè ciò non garantiva un
saldo ancoraggio del proiettore ripiegato, si avviò una seconda serie munita di tetto. Ciò giustificherebbe l'ordine impartito
alla Sonderlehrgang der Panzertruppen di convertire gli Uhu di prima produzione, diventati obsoleti, in Falke e, quindi, si
darebbe spiegazione alle foto citate.
B- Fu prodotta una sola versione di Uhu munita di tetto ma, convalidando la teoria dell'intercambiabilità degli
equipaggiamenti IR, anche il tetto era asportabile perciò, le foto degli ibridi Uhu/Falke di Fallingbostel, non hanno tetto
perchè era prevista la facile eliminazione dello stesso.
Temo onestamente che non sia possibile dare al momento una risposta certa su questa questione, sarà interessante vedere che aspetto avranno i due kit futuri di Uhu proposti dalla AFV-Club
e dalla Dragon. Di certo quello della Afv-Club avrà il tetto ma ne prevederanno anche un versione senza? Lo scopriremo.
Impieghi operativi documentati
Una sola operazione militare utilizzante Uhu è provata da documenti e risale al 26 marzo 1945. In tale occasione alla 1.Kompanie/Panzer-Abteilung 101 furono assegnati dieci Panther IR e tre Uhu. Il maggiore Woellwarth ed il capitano Rietz fecero rapporto confermando l'impiego in combattimento notturno di tali mezzi, il pieno successo dell'operazione nonchè il corretto funzionamento delle apparecchiature IR.
Non si conoscono ulteriori particolari (o per lo meno panzer Tracts non ne riporta altri), ma mi pare un ottimo esempio di come i sistemi IR, nonostante delicatezza e tecnologie pionieristiche, fossero efficaci ed affidabili in combattimento.
All'elenco delle operazioni documentate aggiungerei anche quelle riportate per i Falke, in quanto non è seriamente sostenibile che le unità di 251 IR uscite dalla Sonderlehrgang der Panzertruppen di Fallingbostel non fossero dotate di Uhu.
Sviluppi e versioni
Concludo il discorso sui Sdkfz. 251/20 Uhu, descrivendo una serie di sviluppi del mezzo.
In primo luogo propongo un disegno tecnico di un Uhu potenziato che vi consiglio di mettere "sotto chiave" in quanto credo che sia materiale molto più che raro. Si tratta del profilo tecnico alla base di un kit a tiratura limitatissima ed ormai introvabile di una ditta tedesca e consistente in un affascinante Uhu equipaggiato con ben due proiettori orientabili singolarmente.
Non sono in grado di dire quanto sia attendibile tale disegno, ma non si può negare che questo "Uhu doppio" sia un gioellino di raro fascino.
Proseguo con quello che sarebbe stato con tutta probabilità il sostituto del 251 come piattaforma mobile del proiettore da 60cm e cioè lo SWS equipaggiato con torretta rotante chiusa.
Se non vi basta concludo citando ancora una volta Panzer Tracts che afferma fosse nelle intenzioni della speciale commissione per lo sviluppo degli armamenti IR, la creazione dell'Uhu II consistente in un Berge Hetzer equipaggiato con il proiettore da 60cm. Se questo non vi basta, sappiate che, insieme all'Uhu II, era in corso di valutazione anche l'istallazione di tale proiettore sulla affidabile e versatile Sdkfz. 234!
Wow!!!!
Bene, credo di aver detto tutto sull'Uhu, vi prego di intervenire sull'argomento in ogni modo vi venga in mente.
Alla prossima.
Bender Bending Rodriguez
"Bacia il mio scintillante c**o metallico!"
"Non mi pare tanto scintillante!"
"Lo sarà il tuo! Insaccato!"
Alias ANDREA ROTONDI - Canegrate (MI)
Modificato da .Bender. 16/12/2006 16.22
Modificato da .Bender. 16/12/2006 16.24
Modificato da .Bender. 16/12/2006 16.27