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Equipaggiamenti all'Infrarosso tedeschi

Ultimo Aggiornamento: 10/06/2022 14:30
06/12/2006 22:44
 
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Approfondimenti sul Falke
Ho in questo periodo avuto la possibilità di consultare il bel volume uscito recentemente per la collana Panzer Tracts e dedicato alle varianti del 251 D.
Anche se mi aspettavo qualche cosa di più per quanto riguarda gli equipaggiamenti IR (foto e disegni al tratto), le informazioni contenute sono non poco preziose e mi consentono alcune importanti precisazioni per quanto riguarda il Falke.
Iniziamo col dire che le foto esistenti ed inserite nel precedente post furono scatatte nel marzo del 1945 presso la Sonderlehrgang der Panzertruppen a Fallingbostel nei pressi di Bergen. Si trattava di una delle più importanti scuole per l'addestramento di personale ed il collaudo degli equipaggiamenti IR. Per questo motivo Fallingbostel fu uno dei principali siti in cui si concentrarono sia i Falke che gli Uhu nonchè gli speciali MP-44 Vampir. Le unità costituite presso tale scuola furono inviate al fronte per l'impiego operativo ed in due precisi casi documentati si conoscono le divisioni a cui furono assegnate:
1- Il 7 aprile 1945 un Pz.Gren.Kp (Sondergeraet) fu inviato al I.Abt./Pz.Rgt.29 assegnato alla divisione Muencherberg, ed un preciso rapporto del 12 aprile 1945 dichiara che la divisione aveva in dotazione sia tale speciale unità di Panzergranadieren che una compagnia di Panther IR.
2- Il 17 aprile 1945 il Pz.Gren.Kp (Sondergeraet) "Uelzen", anch'esso di stanza a Fallingbostel, riceve l'ordine di aggregarsi al 4.KP/Pz.Rgt.11 (anch'esso Sondergeraet e quindi equipaggiato con Panther IR) e di unirsi alla 7.Panzer Division che raggiunge il 20 aprile 1945. Il 21 aprile l'unità costituisce il Kampfgruppe Moewe ed è dichiarata operativa ed impiegata in azione a sud di Zossen (una città che non è nuova ai più ferrati sull'argomento visto che vi vide impiegati per la sua difesa gli ultimi Elefant, forse un Maus e chissà quant'altro).

Il volume di Panzer Tracts affronta anche una importante questione che proprio noi avevamo sollevato in questo Topic e cioè come classificare correttamente i Falke ritratti nelle foto esistenti. Come probabilmente ricorderete, vi sono negli esemplari fotografati, numerosi particolari che richiamano gli Uhu (come le passerelle laterali e la classificazione Sdkfz. 251/20). Ebbene panzer Tracts è d'accordo con noi nel riconoscere in quelle foto non dei Falke ma bensì degli Uhu riequipaggiati come Falke. Da ciò due considerazioni:
1- Si conferma quanto supposto sulla intercambiabilità degli equipaggiamenti IR sui 251seppur convalidando la distinta classificazione Sdkfz. 251/1 per il Falke e 251/20 per l'Uhu. Lo smontaggio del proiettore da 60 cm dell'Uhu sembra essere stata un'azione sperimentale, ma è ormai dimostrato che la cosa era fattibile e probabilmente non casuale.
2- Non esistono foto di Falke. Se quelli ritratti sono in realtà degli Uhu, non siamo al momento attuale in grado di stabilire con certezza quale aspetto avesse realmente un Falke. Ciononostante è più che probabile fosse molto simile agli ibridi ritratti anche se, a questo punto, non escluderei esistesse uno scudo per la Mg-42. Scudo basilare per la protezione del mitragliere su un Falke operativo ma non presente sugli ibridi fotografati a causa dell'istallazione sperimentale della mitragliatrice IR su un 251 che in realtà, essendo un Uhu, non la prevedeva.

In Panzer Tracts, infine, viene precisata una cosa interessantissima ed affascinante: all'interno della speciale commissione costituita per lo sviluppo ed impiego degli equipaggiamenti IR, era in discussione l'istallazione degli stessi su altri due modelli di 251. Per la precisione si intendeva dotare di mirini all'infrarosso:
1- Sdkfz. 251/17 Drilling - questa intenzione è affascinante perchè dimostra la validità di questa versione del famoso semicingolato. La giustificazione dell'istallazione di preziosi mirini IR sui Drilling non può che risiedere nella comprovata efficacia in combattimento di questo modello ed in particolare contro bersagli terrestri visto che in nessun altro modo avrebbero potuto essere usati i sistemi IR.
2- Sdkfz. 251/22 Pakwagen - anche in questo caso valgono le considerazioni di cui sopra e si da lustro al futuro kit dell'Afv-Club che prevederà proprio un 251 equipaggiato con un Pak-40 IR.

In questo caso, però, mi sento di sollevare parecchi dubbi sulla validità della ricostruzione dell'aspetto finale del mezzo operata dall'Afv-Club. Tale ditta si è infatti palesemente ispirata alla foto di un Marder II equipaggiato con visori IR e che qui vi ripropongo.

Il problema è che questa foto non è di un mezzo operativo nel '45 ma di uno sperimentale assemblato per testare la combinazione nel 1943. Riproporre tali equipaggiamenti vuol dire non tenere da conto dell'evoluzione degli stessi nei successivi due anni e, quindi, commettere un errore nella ricostruzione in kit del mezzo. Nel '44-'45, infatti, la produzione dei sistemi IR fu ampiamente standardizzata per facilitarne costruzione e sostituzione e tutti gli equipaggiamenti previsti avevano gli stessi componenti fra cui gli stessi convertitori a cannocchiale e gli stessi proiettori di raggi infrarossi da 20 cm, come fin qui mostrati nelle foto. Il proiettore più grande della foto del Marder II (e ben diverso da quello da 60 cm dell'Uhu) era stato abbandonato e, quindi, non avrebbe mai potuto equipaggiare il Pakwagen IR del '45. Del resto non ha molto senso anche prevedere in mezzo operativo un proiettore così in alto e tanto meno un cannocchiale convertitore al di sopra della scudatura del cannone e ben lontano dal relativo mirino. Credo, invece, ma è una mia semplice opinione, che il Pakwagen IR avrebbe semplicemente avuto un supporto, saldato allo scudo del Pak-40 e all'altezza del suo mirino, identico a quello previsto per il Panther Biwa. Applicati inoltre i normali equipaggiamenti IR del 251 per il pilota, si sarebbe ottenuto un mezzo efficacemente operativo con i normali componenti IR in produzione.


06/12/2006 23:14
 
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sono senza parole, neanche il waffenamt ne sapeva tanto forse!
13/12/2006 14:16
 
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Grazie Luigi,
in effetti l'argomento si sta sviluppando molto bene e credo di non dire una fesseria affermando che, una vota redatto l'articolo, sarà uno dei più completi che si possano trovare sul web.
In questo momento sto finendo l'intervento sull'Uhu che penso di postare presto.
Ripeto, comunque, che vorrei l'articolo finale fosse un sunto degli interventi di tutti, perciò non abbiate remure a postare domande, commenti e foto.
Bye

13/12/2006 15:04
 
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Ciao Francesco,
i due siti che rilevi sono famosi e fondamentalmente gli unici esistenti
che non facciano capo a degli interventi in forum vari.
Il problema è che sono ormai abbastanza vecchiotti
e molte delle operazioni notturne riportate
come verificatesi sono molto dubbie e mai confermate.
Pur non volendo confrontarmi con lavori di tale portata,
vorrei prima di tutto scindere la verità dal supposto
ed il volume di Panzer Tracts recentemente uscito sul 251 D
è un'ottima fonte di notizie recenti e confermate da documenti
(come ho avuto modo di dire parlando del Falke).
Inoltre voglio mantenere il discorso legato al mondo
del modellismo ed è per questo che mi piace fare confronti
con kit come quello dell'Afv-Club di cui sopra.
Le foto purtroppo sono sempre le stesse e pare
non ve ne siano di nuove spuntate da qualche
archivio sconosciuto.
L'importante è esaminarle con cura.
Ciao

Bender Bending Rodriguez
"Bacia il mio scintillante c**o metallico!"
"Non mi pare tanto scintillante!"
"Lo sarà il tuo! Insaccato!"

Alias ANDREA ROTONDI - Canegrate (MI)
Modificato da .Bender. 13/12/2006 16.17
13/12/2006 16:51
 
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Saggie parole!
Francesco
13/12/2006 17:02
 
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Mi sono accorto di aver sbagliato a scrivere "sagge". Per farmi perdonare vi posto un sito interessante sulle sd.kfz. 251 e le sue versioni e tra queste anche alcune, ma poche, immagini del dispositivo "ir" installato sul semicingolato.
Francesco
13/12/2006 17:05
 
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Uaz, uaz, uaz!
Il 251/23 non è mica quello raffigurato nel sito di cui sopra!
Quello è un /17 prima versione.
Il /23 ha il tetto chiuso ed la torretta del 250/9- 234/1 etc.
Mha!

13/12/2006 17:54
 
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Ma quante ne sai! [SM=g27828]
Francesco
16/12/2006 16:18
 
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Sdkfz. 251/20 Uhu

Come abbiamo già avuto modo di dire affrontando gli equipaggiamenti IR per i Panther, i proiettori standard di raggi
infrarossi avevano una diametro di 20 cm ed un portata massima
di 400 metri.
E' facile intuire l'importanza di tali prestazioni quando
l'avversario aveva una visibilità notturna di qualche decina
di metri se non meno, ma è altrettanto facile comprendere
come 400 metri fossero estremamente limitanti confrontati
con le prestazioni dei cannoni da 75 mm dei Panther che
avevano una portata letale di 2000 metri. Al fine, quindi, di
aumentare le capacità belliche dei Panther IR senza gravarli di
ulteriori complessi e delicati strumenti, fu sviluppata una
speciale versione del semicingolato Sdkfz. 251 avente proprio
il compito di meglio "illuminare" il campo di battaglia. Nacque
così l'Sdkfz. 251/20 Uhu (Gufo Reale) che alloggiava nel
proprio vano combattimento un grosso proiettore da 60 cm capace
di irrorare di raggi infrarossi il campo di battaglia fino ad
una profondità di 1500 metri. In questo modo i visori dei
Panther non dipendevano più dai raggi infrarossi dei loro
proiettori ma, captando e convertendo in luce visibile quelli
proiettati dagli Uhu, consentivano ai Panther IR di operare al
massimo delle proprie capacità offensive. Se si considera,
inoltre, che operavano contemporaneamente anche fino a tre o
quattro Uhu, si può facilmente intuire come tutto il campo di
battaglia venisse irrorato di raggi infrarossi consentendo
un'ottima operatività a tutti i mezzi offensivi equipaggiati di
visori IR.
Alla luce di tutto questo, non è difficile comprendere
l'importanza degli Uhu per qualunque tipo di operazione notturna
venisse predisposta e quanto prezioso dovesse essere un mezzo
di questo tipo. Aggiungo, inoltre, una personale supposizione
che, però, non credo si discosti molto dalla realtà: penso sia
probabile che, in presenza degli Uhu, i mezzi da combattimento
equipaggiati di strumentazioni IR scollegassero dalle batterie
elettriche i loro proiettori di raggi infrarossi. Essi, infatti,
non avevano ragione di essere utilizzati potendo "parassitare"
quelli proiettati dagli Uhu. Ciò comportava un risparmio di
energia che permetteva un più lungo uso del visore/convertitore
e, quindi, una più lunga operatività notturna dei mezzi
combattenti.

Nonostante degli Uhu esistano alcune belle foto e ne siano stati
costruiti ben 61, è sorprendente come molto poco si sappia di
questi mezzi. Ancora oggi molti restano i dubbi e le domande
senza risposta sulle loro caratteristiche tecniche ed il loro
funzionamento. Mi ha anche molto sorpreso come il recente numero
di Panzer Tracts dedicato al 251 Ausf.D, non si sia azzardato a
proporre disegni tecnici del suo interno e del relativo
proiettore e ciò non fa altro che dimostrare la scarsità di
fonti sull'argomento. Tenterò in questa sede di spiegare quanto
ho potuto intuire dalle foto, ma di supposizioni si tratta
perciò non mancate di contraddirmi se ritenete mi sbagli.

L'Uhu era equipaggiato con un proiettore da 60 cm di raggi
infrarossi capace di ruotare di 360 gradi e di orientarsi verso
il basso o l'alto a seconda delle necessità. Sotto il
proiettore era collocata la postazione dell'operatore con il suo
sedile ed il relativo visore che consentiva allo stesso di
avere una precisa visione notturna della zona operativa e,
quindi, di puntare il proiettore verso gli obiettivi più
importanti.



Una caratteristica poco conosciuta del proiettore da 60 cm era
di potersi ripiegare su se stesso in modo da facilitare i
movimenti del semicingolato durante i trasferimenti nelle
retrovie. E' facile, infatti, intuire le problematiche sorgenti
da un delicato proiettore costantemente in posizione eretta. Ciò
lo avrebbe facilmente danneggiato a causa di urti ed eccessive
sollecitazioni durante gli spostamenti, avrebbe costituito un
facile bersaglio ed avrebbe attirato troppo l'attenzione su
un'apparecchiatura top secret.
Il problema è: come si piegava?
Non ho mai avuto il privilegio di leggere o vedere schemi
tecnici che chiarissero questo punto perciò, cercando di
interpretare correttamente le foto, sono giunto alle seguenti
conclusioni.
Tutti i proiettori erano dotati di quelli che sembrano dei
piedini di appoggio posizionati sul retro dello stesso. Non
posso, quindi, che supporre che fossero proprio questi a
garantire l'ancoraggio al mezzo del proiettore che si ripiegava
lungo due grosse cerniere visibili proprio su alcune foto di un
Uhu presso la Sonderlehrgang der Panzertruppen a Fallingbostel.

In pratica il proiettore ruotava ad ore 6, si piegava lungo le due cerniere e si abbassava fino a che i piedini si incastravano
in due ancoraggi appositi. Questi ultimi erano collocati su un'altra caratteristica unica degli Uhu e cioè un tetto.
Il vano combattimneto degli Uhu, infatti, non era a cielo aperto come negli altri 251, ma tutta la sezione non occupata dal
proiettore era chiusa da un tetto munito di una piccola botola e dotato degli ancoraggi di cui sopra. In questa ulteriore bella
foto, si possono chiaramente notare tali ancoraggi che hanno
anche un preciso foro in cui si infilava il chiodo sporgente dai
piedini del proiettore.


Le foto qui sopra proposte consentono anche di fare una seconda considerazione legata alle lenti utilizzate.
Si può infatti notare come esistano due separate coperture di cui solo la prima è realmente la lente del proiettore mentre la seconda consiste in una protezione della stessa.
Protezione non per il semplice trasporto, ma di sicuro operativa in quanto non consistente in una copertura chiusa bensì in una
vera e propria seconda lente in grado di consentire il passaggio dei raggi infrarossi. Tali lenti, come quelle di tutti i
proiettori IR tedeschi, sono state proposte nei vari modellini sia rosse che blu, ma credo che il colore corretto sia un
trasparente molto scuro.

La foto qui sotto ritrae un Uhu catturato dall'esercito americano e consente alcune considerazioni finali e riassuntive.
Come potete notare, a dimostrazione di quanto sopra esposto, vi è un secondo Uhu sullo sfondo che ha il proiettore ripiegato
(unico esempio fotografico di tale capacità) e una delle lenti, probabilmente la seconda con funzioni protettive, appoggiata sul
cofano del mezzo.




Esistono infine queste due belle foto di un Uhu appena terminato che ha non pochi particolari interessanti,
primo fra tutti una curiosa paratia abbattibile di cui onestamente ignoro la funzione.
Come si vede nelle due foto qui sotto riproposte, tale paratia poteva essere abbassata solo togliendo il proiettore IR del
pilota. Ciò significa che restava sollevata a mezzo in movimento operativo, altrimenti il pilota, munito del visore IR ma privo del relativo proiettore, non sarebbe stato in grado di
vedere attraverso le tenebre. Il fatto è che la paratia alzata è di sicuro sufficientemente alta per ostruire la visione frontale del visore-convertitore sotto il proiettore da 60 cm.
A causa di ciò l'operatore dello stesso sarebbe stato incapace di vedere tutta la zona di fronte al veicolo, compromettendo
gravemente l'efficacia operativa dell'Uhu. Va detto che non ci sono tracce di questa paratia in altre foto e nemmeno delle
relative cerniere ancorate allo scafo. Si tratta allora di un elemento prontamente eliminato? Probabilmente sì, ma resta il
mistero dell'uso per cui era previsto. Era forse una protezione frontale per tutto il faro una volta ripiegato? Serviva da
supporto per un telo che coprisse efficacemente le forme del faro IR? I dubbi restano.

Ancora una precisazione mi pare necessaria: non esistono purtroppo foto prese dall'alto di un Uhu.
Ciò complica non poco la questione del tetto perchè molti modellini visibili in Internet non lo hanno e questa mancanza
sarebbe confermata dalle foto scattate alla Sonderlehrgang der Panzertruppen di Fallingbostel e mostranti le già proposte foto
di Uhu convertiti in Falke. In queste foto ricorderete bene come i due Falke visibili non hanno alcun tetto ed è proprio
questo che ha consentito l'istallazione della MG-42 IR. Poichè quei due Falke, in realtà e come già detto, erano degli Uhu
convertiti, sorge spontanea la domanda sulla concreta e generalizzata presenza del tetto su tutti gli Uhu prodotti.
Ritengo che le ipotesi siano due:
A- Sono esistite due versioni degli Uhu. I mezzi di produzione iniziale erano privi del tetto ma, poichè ciò non garantiva un
saldo ancoraggio del proiettore ripiegato, si avviò una seconda serie munita di tetto. Ciò giustificherebbe l'ordine impartito
alla Sonderlehrgang der Panzertruppen di convertire gli Uhu di prima produzione, diventati obsoleti, in Falke e, quindi, si
darebbe spiegazione alle foto citate.
B- Fu prodotta una sola versione di Uhu munita di tetto ma, convalidando la teoria dell'intercambiabilità degli
equipaggiamenti IR, anche il tetto era asportabile perciò, le foto degli ibridi Uhu/Falke di Fallingbostel, non hanno tetto
perchè era prevista la facile eliminazione dello stesso.
Temo onestamente che non sia possibile dare al momento una risposta certa su questa questione, sarà interessante vedere che aspetto avranno i due kit futuri di Uhu proposti dalla AFV-Club
e dalla Dragon. Di certo quello della Afv-Club avrà il tetto ma ne prevederanno anche un versione senza? Lo scopriremo.

Impieghi operativi documentati
Una sola operazione militare utilizzante Uhu è provata da documenti e risale al 26 marzo 1945. In tale occasione alla 1.Kompanie/Panzer-Abteilung 101 furono assegnati dieci Panther IR e tre Uhu. Il maggiore Woellwarth ed il capitano Rietz fecero rapporto confermando l'impiego in combattimento notturno di tali mezzi, il pieno successo dell'operazione nonchè il corretto funzionamento delle apparecchiature IR.
Non si conoscono ulteriori particolari (o per lo meno panzer Tracts non ne riporta altri), ma mi pare un ottimo esempio di come i sistemi IR, nonostante delicatezza e tecnologie pionieristiche, fossero efficaci ed affidabili in combattimento.
All'elenco delle operazioni documentate aggiungerei anche quelle riportate per i Falke, in quanto non è seriamente sostenibile che le unità di 251 IR uscite dalla Sonderlehrgang der Panzertruppen di Fallingbostel non fossero dotate di Uhu.

Sviluppi e versioni
Concludo il discorso sui Sdkfz. 251/20 Uhu, descrivendo una serie di sviluppi del mezzo.
In primo luogo propongo un disegno tecnico di un Uhu potenziato che vi consiglio di mettere "sotto chiave" in quanto credo che sia materiale molto più che raro. Si tratta del profilo tecnico alla base di un kit a tiratura limitatissima ed ormai introvabile di una ditta tedesca e consistente in un affascinante Uhu equipaggiato con ben due proiettori orientabili singolarmente.
Non sono in grado di dire quanto sia attendibile tale disegno, ma non si può negare che questo "Uhu doppio" sia un gioellino di raro fascino.

Proseguo con quello che sarebbe stato con tutta probabilità il sostituto del 251 come piattaforma mobile del proiettore da 60cm e cioè lo SWS equipaggiato con torretta rotante chiusa.



Se non vi basta concludo citando ancora una volta Panzer Tracts che afferma fosse nelle intenzioni della speciale commissione per lo sviluppo degli armamenti IR, la creazione dell'Uhu II consistente in un Berge Hetzer equipaggiato con il proiettore da 60cm. Se questo non vi basta, sappiate che, insieme all'Uhu II, era in corso di valutazione anche l'istallazione di tale proiettore sulla affidabile e versatile Sdkfz. 234!
Wow!!!!

Bene, credo di aver detto tutto sull'Uhu, vi prego di intervenire sull'argomento in ogni modo vi venga in mente.
Alla prossima.

Bender Bending Rodriguez
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Alias ANDREA ROTONDI - Canegrate (MI)
Modificato da .Bender. 16/12/2006 16.22
Modificato da .Bender. 16/12/2006 16.24
Modificato da .Bender. 16/12/2006 16.27
16/12/2006 16:44
 
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straripante bender [SM=g27811]
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Complimenti! [SM=g27811] [SM=g27811]
Francesco
16/12/2006 22:01
 
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Grande Bender! [SM=g27811]
Ma quante ne sai!
Per caso hai già visto la novità (o prossima uscita) dell'AFV riguardante appunto il 251 UHU?
Mi sembra un ottimo modello e penso che presto farà parte della mia collezione. Mi tornerà utile la tua conoscenza in merito.
A presto

17/12/2006 12:04
 
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Bella descrizione ottime foto insomma bravo Andrea [SM=g27811]
Gabriele [SM=g27823]
17/12/2006 15:20
 
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Grazie davvero a tutti!
Vi prego, però, di contribuire in ogni modo all'argomento anche ponendo domande nel caso sia stato poco chiaro.
Vorrei davvero che l'articolo finale che farò fosse il risultato del contributo di tutti.

Gilberto, non ho il futuro kit dell'Afv, ma ho solo guardato con cura le immagini pubblicitarie presentate dalla stessa ditta.
Direi sarà un ottimo kit che non mancherà anche nella mia collezione di scatole così come quello della Dragon!
Eh, non vorrete mica che mi privi di un modello con il proiettore eretto e di uno col proiettore ripiegato!?! [SM=g27828] [SM=g27825] [SM=g27828]

18/12/2006 18:26
 
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io lo ribadisco: erano troppo avanti questi nazisti! pensate dove saremmo adex se la politica e gli interessi personali non avessero ostacolato il lavoro degli ingegneri! e soprattutto se la guerra l'avessero vinta i tedeschi... [SM=g27833]
18/12/2006 20:37
 
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Si è vero sti crucchi tecnologicamente erano avanti agl'altri paesi avevano ingegneri superiori ma per nostra fortuna la guerra l'hanno persa quando hanno eletto come lo leader un dittatore pazzo.
Gabriele [SM=g27823]
18/12/2006 21:04
 
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pazzo lo era, verissimo. però un'altro fattore importante è stata la notevole "concorrenza" che proprio hitler aveva instaurato tra i suoi generali. uno odiava quello, quello non sopportava l'altro... e andava a finire che si ostacolavano per pura ripicca....e quelli che ci rimettevano erano i soldati...
la guerra è stata persa dai generali, non dai soldati.
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