Grazie per le generose opinioni. Dopo qualche giorno di pausa (lavoro, studi, ecc.) riprendo l’attività a 1/72. Ci si incammina verso la fine. Il
Bofors è bell’e finito, mi pare.
Scrostature, polvere, utensili, proiettili e canna dipinti.
Particolare della canna.
Soft Black ripassato con grafite.
Si può fare di meglio, è ovvio. Però, dato che è il primo modello che faccio dopo un sacco di tempo, non sono del tutto scontento. Anzi. Bisogna andare piano piano, in tutti i casi. Come quando uno si recupera da un’immobilità forzata…
La base
Mi piace costruire una basetta ai miei modelli, qualcosa che li collochi nello spazio e nel tempo… Dei figurini, degli oggetti, qualcosa di minimo, in tutti i casi. E, dato che i soldi se ne sono andati con i kit, le maledette fotoincisioni e i figurini in resina, la basetta è di quelle economiche: un pezzo di legno di pino 12 x 14 x 2 che avevo a casa. Oltretutto, più grande non mi entra nella vetrina.
Il circolo delimita lo spazio della postazione, realizzata con casse, sacchi di sabbia, bidoni vuoti, qualsiasi cosa che servisse alla bisogna. Per ragioni di spazio in vetrina, sarà un po’ più piccola che nella realtà. Insomma, una licenza poetica. Magari esistevano piazzole così piccole, va a sapere… Sei o sette metri di diametro, ho calcolato.
E questo è tutto, per il momento.
Ciao,
Fabri