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PETLYAKOV PE- 8

Ultimo Aggiornamento: 06/02/2016 15:34
03/02/2016 20:00
 
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PETLYAKOV PE-8


Il Petlyakov Pe-8 era un bombardiere pesante quadrimotore ad ala bassa sviluppato nel CDB-29 dal gruppo diretto da Vladimir Michajlovic Petliakov in Unione Sovietica negli anni trenta.

Inizialmente designato Tupolev ANT-42, in quanto progettato nell'OKB 156 diretto da Andrej Nikolaevic Tupolev, o anche Tupolev TB-7, Tâžëlyj Bombardirovsik, ovvero bombardiere pesante), venne prodotto in un numero limitato di esemplari ed impiegato dalla Sovetskie Voenno-vozdušnye sily (VVS), l'Aeronautica militare dell'Unione Sovietica, durante la seconda guerra mondiale.

La sua struttura comprendeva un'enorme fusoliera, con postazioni difensive nel muso e in coda, oltre che una torretta dorsale. L'ala era di grandissima apertura e di struttura trapezoidale. Era talmente grande che per l'installazione di mitragliatrici calibro 12,7 mm nelle gondole motrici non era necessaria alcuna postazione telecomandata, ma bastava un tunnel di comunicazione tra la fusoliera e le gondole interne.

Causa però la precedenza assegnata durante la seconda guerra mondiale ai bombardieri tattici, le difficoltà di messa a punto e la concorrenza del più piccolo ma comunque efficace Ilyushin Il-4, lo sviluppo del modello procedette lentamente.

Il passo successivo era quello di ricercare un'autonomia maggiore, e dato che ai sovietici non mancavano motori affidabili di elevata potenza (a differenza degli italiani, come accadde per il Piaggio P.108) venne installato il Diesel M-30, un 12 cilindri a V da 1 475 CV (come il Daimler-Benz DB 605). Nonostante il peso elevato del motore, le prestazioni migliorarono almeno in quanto ad autonomia, che passò da 3 700 a 4 800 km, sempre con un carico massimo di 4.000 chili di bombe.

Quando iniziò l'Operazione Barbarossa, il 22 giugno 1941, solo il 2º Squadrone del 14º reggimento bombardieri pesanti (14-j tâželyj bombardirovocnyj aviacionnyj polk—TBAP), basato a Boryspil'[5] era equipaggiato con i Pe-8, ma né gli equipaggi erano adeguatamente preparati né i velivoli erano ancora in condizioni completamente operative.[6][7] Due dei nove Pe-8 schierati rimasero distrutti durante incursioni aeree della Luftwaffe poco dopo l'inizio della guerra, prima che i Pe-8 venissero spostati fuori dal loro raggio operativo all'aeroporto di Kazan'. Stalin ordinò che la squadriglia fosse trasformata in un reggimento e che avrebbero iniziato missioni per colpire bersagli in profondità all'interno del territorio tedesco. In teoria, questa tattica avrebbe potuto alzare il morale sovietico, dimostrando la vulnerabilità del nemico. Lo squadrone venne ridesignato il 29 giugno come 412º TBAP ed iniziò la preparazione per missioni a lungo raggio.[5] Intorno al 27 luglio è stato nuovamente rinominato 432º TBAP.[8] La sera del 10 agosto, una missione di bombardamento composta da otto Pe-8 motorizzati M-40 del 432º TBAP, coadiuvato da Yermolaev Yer-2 del 420º reggimento bombardieri a lungo raggio (DBAP), partì dall'aeroporto di Puškino, vicino a Leningrado, allo scopo di raggiungere Berlino. Uno dei Pe-8 al limite della sua capacità bellica si schiantò subito dopo il decollo dopo aver perso un motore. Solo quattro riuscirono a raggiungere Berlino, o la sua periferia, e di questi, solo due tornarono alla loro base. Gli altri atterrarono altrove o precipitarono in Finlandia ed Estonia. L'aereo del comandante della 81ª Divisione bombardieri a lungo raggio, kombrig Mihail Vasil’evic Vodop’ânov, alla quale entrambi i reggimenti appartenevano, venne prima attaccato per errore da alcuni caccia Polikarpov I-16 dell'Aviacija Voenno-Morskogo Flota nel Mar Baltico perdendo un motore e successivamente, prima che potesse raggiungere Berlino, la FlaK tedesca perforò un serbatoio di combustibile. Il velivolo di Vodop’ânov precipitò nel sud dell'Estonia. Altri cinque Pe-8 vennero persi durante l'operazione, in gran parte a causa della scarsa affidabilità dei motori M-40.[10] Ulteriori sette Pe-8 vennero persi nel corso del mese di agosto, rendendo inefficace il reggimento. Durante questo periodo, i velivoli superstiti vennero rimotorizzati con i più affidabili Mikulin AM-35A a scapito di un minor raggio d'azione.


SCHEDA TECNICA


Tipo bombardiere pesante
Equipaggio 11
Progettista CDB-29 (Petliakov)
Costruttore stabilimento Nr. 124
Data primo volo dicembre 1936
Data entrata in servizio 1939
Utilizzatore principale VVS
Esemplari 79

Dimensioni e pesi

Lunghezza 23,59 m
Apertura alare 39,10 m
Altezza 6,20 m
Superficie alare 188,68 m²
Peso a vuoto 19 986 kg
Peso carico 27 000 kg
Peso max al decollo 35 000 kg

Propulsione

Motore 4 Mikulin AM-35A
Potenza 1 350 CV (993 kW) ciascuno

Prestazioni

Velocità max 347 km/h (a 0 m s.l.m.)
443 km/h (in quota)
Velocità di salita 352 m/min
Autonomia 3 600 km
Tangenza 9 300 m

Armamento

Mitragliatrici 2 ShKAS calibro 7,62 mm
2 UBT calibro 12,7 mm
Cannoni 2 ShVAK calibro 20 mm
Bombe 2 000 kg (normale)
4 000 kg (max)

fonte wikipedia
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