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Ammaestrare le fotoincisioni

Ultimo Aggiornamento: 07/03/2015 17:35
06/03/2015 13:16
 
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giusto....
in effetti ci siamo attenuti alla domanda secca del nostro, ma esiste anche tutto il resto delle problematiche connesse!



ad esempio, io uso delle forbici da chirurgia, dritte e curve, per separare le PE dal fret. se temo che mi volino via le fermo con un pezzetto di nastro da carrozziere, oppure metto tutto in un sacchetto trasparente da congelatore, così se parte il pezzo resta nel sacchetto e non scompare nello spazio apparentemente finito della stanzina imbottita.

alcune parti sono così minuscole che le forbici sono a rischio, e allora uso lama tonda e incudine (sempre nel sacchetto).

in caso di pezzi molto spessi, o grandi, uso un disco da taglio montato sul mandrino della frusta flessibile del trapano. qui il sacchetto diventa pericoloso, quindi eventualmente nastro adesivo...



un altro aspetto che non abbiamo (ancora) considerato è come tenere ferme la parti durante l'incollaggio.
ad esempio, in caso di un pezzo singolo da attaccare al modello, abbiamo la possibilità semplice semplice, di mettere un goccio di attak sul retro del pezzo, e posizionarlo sul modello.
oppure, se non vogliamo rischiare di metterlo leggermente fuori posizione, posizionarlo prima sul modello e poi avvicinare un appllicatore di ciano e farlo scivolare tra i due pezzi da collegare.
o ancora, usare una punta di gel, posizionarlo con calma, e poi frizzarlo con la liquida veloce.
in tutti questi casi uso direttamente le pinzette, oppure uno stuzzicadenti sulla cui punta ho appiccicato un blob (piiiiiiiiccolo, però!) di patafix.

ma in caso di PE composite? ad esempio una cassetta? vedi ad esempio tutti i gavoni della 6 rad... io saldo, per cui dopo aver piegato le lamiere le tengo ferme nella posizione desiderata con delle pinzette per bigodini, e -avendo predisposto del flussante e delle bricioline di stagno lungo gli angoli interni- passo un brasatore su tutto, e dopo un secondo mi ritrovo con una cassetta come nel vero.

in caso di colla, stesso discorso, quasi. col vantaggio di poter procedere per step. in ogni caso per me è molto utile usare le mollette di alluminio di cui sopra: una volta che tutte le piegature corrispondono e l'insieme è tenuto in posizione, far scivolare lungo le "cuciture" interne del ciano liquido è un attimo...

per parti in qualche modo strutturali, o che debbano sostenere un qualche carico, preferisco usare la bicomponente. devo lasciare le parti in posizione tutta la notte, ma poi la presa è decisamente più solida di quella da ciano.
[Modificato da mc65 06/03/2015 13:20]
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