Bunker giapponese e Yankees

sei già in sella di nuovo!


belle le indicazioni via link che hai ricevuto... già solo approfondendo quelle hai lavoro per un semestre, volendo!


mò dico la mia, senza offesa nè polemica alcuna: dovendo partire dall'ABC, io partirei dal supporto. mi spiego meglio: molti primi lavori, i miei compresi, sono stati fatti badando più alla scena che non al suo contorno, che invece non solo ha una sua importanza per la resa finale dell'oggetto diorama, ma è indispensabile per calibrare dimensioni e proporzioni degli elementi della scena!

inoltre, uno dei problemi che hai già incontrato, è la sofferenza del materiale di supporto a causa dell'umidità dei materiali usati poi, das e/o gesso.

quindi numero A, io partirei con un perimetro in cui muovermi. una tavoletta con dei listelli di contorno, un contenitore di recupero (ad esempio il coperchio di una scatola di biscotti, di quelle metalliche)... io sono un cornice-del-brico-dipendente, tanta resa, poca spesa, ma ognuno ha le sue manie...
qui un wippetto veloce di uno spostato:

freeforumzone.leonardo.it/d/10976783/base-per-222/discussion...




e pooooooooooi... solo una volta che hai deciso (e realizzato) il perimetro della tua istantanea di guerra in 3D, passerei alla progettazione della stessa. su un foglio bianco che poggi nella cornice, cominci a disegnare alla buona in pianta cosa ci vuoi mettere.
successivamente, quando avrai le idee chiare in questo senso, farai dei simulacri in cartone degli ingombri verticali (in questo caso il bunker) cominciando a pensare anche gli eventuali dislivelli del terreno.




ora, sarai pronto per partire di hardware! e per minimizzare i danni da umidità, suggerirei di creare i dislivelli e le strutture principali in compensato/polistirolo, su cui stenderai solo uno strato sottile di das, non più di un mezzo cm.



per quel che riguarda i tronchi di un bunker nippo, tieni conto che usavano tronchi di palma, quindi abbastanza dritti e con un andamento della "corteccia" totalmente diverso da quello degli alberi che siamo abituati a vedere nei nostri boschi.
qui suggerirei uno studio apposito, ed eventualmente cercherei un master di riferimento da copiare/duplicare.


i miei due centesimini, beninteso...
buon lavoro!