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NAVE DA BATTAGLIA HMS QUEEN ELYZABETH 1943

Ultimo Aggiornamento: 22/02/2017 19:57
28/04/2014 16:59
 
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NAVE DA BATTAGLIA HMS QUEEN ELIZABETH 1943


Le navi da battaglia classe Queen Elizabeth sono state cinque Super-dreadnought della Royal Navy britannica. La capoclasse venne chiamata Queen Elizabeth in onore della Regina Elisabetta I d'Inghilterra. Le navi da battaglia di questa classe erano superiori in potenza di fuoco, protezione e velocità alle unità della precedente classe Iron Duke e alle navi tedesche corrispondenti come le classe König. Le successive corazzate classe Bayern erano competitive, ma più lente di circa due nodi rispetto alle Queen Elizabeth. Le navi di questa classe sono state generalmente considerate le prime "navi da battaglia veloci" costruite.

Le unità della classe furono le prime ad essere armate con i cannoni BL 15 inch /42 Mk I da 381 mm e vennero descritte nell'edizione del 1919 del Jane's Fighting Ships come «...la migliore classe di navi principali mai costruita». Parteciparono a entrambe le guerre mondiali e una sola nave della classe andò persa in azione.


SCHEDA TECNICA


Tipo Nave da battaglia
Numero unità 5
Proprietario/a Naval Ensign of the United Kingdom.svg Royal Navy
Completata 1915-1916
Destino finale Demolite nel 1948

Caratteristiche generali

Lunghezza 196,82 m
Larghezza 27,58 m
Pescaggio 9,19 m
Propulsione 24 caldaie
Turbine Parsons
Quattro assi
75.000 Shp
Velocità 24 nodi (44 km/h)
Autonomia 5.000mn a 12 nodi (9.000 km a 22 km/h)
Equipaggio 950-1300
Armamento
Armamento alla costruzione:
8 cannoni da 381 mm in torrette binate
16 (Queen Elizabeth)-14 (altre navi) cannoni da 152,4 mm singoli
2 cannoni da 76 mm antiaerei singoli
4 cannoni da 47 mm singoli per i saluti
4 tubi lanciasiluri da 533 mm sommersi
Corazzatura alla costruzione: Cintura
a mezzanave: 330 mm
a prua: 152,4 mm
a poppa: 101,6 mm
superiore: 152,4 mm
Torrette da 381:
laterale: 279,4 mm
frontale: 330 mm
superiore: 108 mm

fonte wikipedia

[Modificato da AKAGI54 28/04/2014 17:12]
28/04/2014 17:06
 
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La nave, insieme alla gemella Valiant e ad una grossa petroliera che serviva per il rifornimento della squadra, furono affondate il 18/12/1941 nel porto di Alessandria in Egitto, dall'azione EROICA di tre equipaggi italiani, i cosiddetti uomini rana, portati sul posto dal sommergibile SCIRE' con i siluri a lenta corsa S.L.C.
le navi affondarono in acque basse, ( i ponti restarono emersi) e poterono essere recuperate, ma cmq furono messe fuori combattimento per un'anno e mezzo. gli equipaggi furono catturati dagli inglesi, che nascosero il piu' a lungo possibile l'evento.
l'azione fu un successo, anche se non troppo pubblicizzata in Patria :
le due piu' potenti navi da battaglia della MEDITERRANEN FLEET inglese agli ordini dell'ammiraglio Cunninghan, spina nel fianco della squadra italiana sin dall'inizio della guerra (avevano causato in una precedente battaglia, insieme ad altre unita' tra cui le gemelle BARHAM e WARSPITE, l'affondamento dei nostri tre incrociatori pesanti ZARA, FIUME E POLA) erano state eliminate! (almeno temporaneamente)
28/04/2014 17:07
 
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dettaglio centronave con visibili gli idro WALRUS usati per la ricognizione

28/04/2014 20:12
 
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COMPLIMENTI COME AL SOLITO,BEL KIT BELLA REALIZZAZIONE. [SM=g2915775]
"...Non ci si puo' fermare...l'Azione e' inevitabile..."
29/04/2014 17:46
 
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Ah, che fascino sta nave, molto ma molto bella. [SM=g27811] [SM=g27811]
Ciao,
Graziano. [SM=g27823]


"La vita è una maestra dura....ma impari....Dio se impari!"






29/04/2014 21:39
 
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grazie amici
29/04/2014 21:49
 
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Zanna63, 29/04/2014 17:46:

Ah, che fascino sta nave, molto ma molto bella. [SM=g27811] [SM=g27811]
Ciao,
Graziano. [SM=g27823]






Quoto! Le navi di questo tipo hanno un fascino e una bellezza particolari!
Bel modello, e bella realizzazione, complimenti [SM=g2915775] [SM=g2915775]

Roberto

30/04/2014 07:34
 
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grazie anche a Roberto
30/04/2014 21:19
 
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il sommergibile italiano SCIRE' che porto' l'attacco alle navi inglesi
il 18 dicembre 1941

04/05/2014 08:33
 
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L'IMPRESA DELLA DECIMA MAS

L'attacco ad Alessandria (18 - 19 dicembre 1941)

Verso la fine del 1941, la situazione strategica nello scacchiere mediterraneo e nord africano era in rapida evoluzione.
Mentre nel canale di Sicilia e lungo le rotte libiche infuriava la battaglia dei convogli, il 19 novembre l'armata inglese del deserto passava nuovamente all'offensiva costringendo le truppe italo-tedesche, nel corso di due settimane di violenti combattimenti, a ritirarsi lentamente verso l'arco della Sirte.
Operazioni di forzamento della base di Alessandria erano già state tentate due volte nel 1940, all'inizio delle ostilità, ed in entrambi i casi erano fallite in seguito all'affondamento dei sommergibili avvicinatori, Iride e Gondar.

La pianificazione per un nuovo attacco fu ripresa nel novembre del 1941, quando furono raccolte notizie più attendibili sulla vigilanza e sugli sbarramenti antistanti il porto. Dopo un intenso ed accurato addestramento venne deciso di effettuare la missione durante il novilunio di dicembre.
Protagonisti di questa epica impresa furono tre S.L.C. trasportati dal sommergibile-appoggio Scirè nella notte tra il 18 e 19 dicembre 1941 nelle vicinanze del porto di Alessandria d'Egitto, la base principale della Mediterranean fleet inglese.

Approfittando della momentanea apertura delle ostruzioni di protezione dell'ingresso, i tre S.L.C., condotti dal tenente di vascello Luigi Durand de la Penne, dal capitano del Genio Navale Antonio Marceglia e dal capitano delle Armi Navali Vincenzo Martellotta coadiuvati dai capi palombari Emilio Bianchi e Mario Marino e dal sottocapo Spartaco Schergat, riuscirono a penetrate all'interno della base navale.

Superate notevoli difficoltà, tra cui lo scoppio di cariche di profondità lanciate in mare dagli inglesi per scoraggiare eventuali attacchi subacquei, i tre equipaggi riuscirono a piazzare le cariche esplosive dei tre S.L.C. sotto gli scafi delle corazzate Valiant e Queen Elizabeth e della petroliera Sagona, che aveva ormeggiato affianco il cacciatorpediniere Jervis. Gli scoppi delle cariche, avvenuti all'ora prevista, provocarono gravi danni alle unità nemiche.

La Valiant rientrò in servizio solo nel luglio 1942 mentre la Queen Elizabeth, che riportò danni ancora maggiori, dopo alcune sommarie riparazioni ad Alessandria fu trasferita in un cantiere navale degli Stati Uniti dove rimase ai lavori fino al 1^ luglio del 1943. Portata a termine con successo la loro missione i 6 operatori italiani furono catturati dagli inglesi e sottoposti nei giorni seguenti a ripetuti interrogatori ed inviati successivamente in campo di concentramento.

Fu questo il più prestigioso successo italiano nel corso della seconda guerra mondiale ed avvenne in un periodo in cui una serie di disastri si era abbattuta sulla Mediterranean fleet: danneggiamento della corazzata Nelson da aerosiluranti italiani a sud-ovest della Sardegna, affondamento della corazzata Barban e della portaerei Ark Royal da sommergibili tedeschi operanti in Mediterraneo occidentale, affondamento dell'incrociatore Galatea e Neptune e danneggiamento degli incrociatori Aurora e Penelope.

Il colpo vibrato dai mezzi d'assalto italiani contro il porto di Alessandria, riducendo ulteriormente il potenziale navale inglese, sanzionò l'inizio di un lungo periodo di supremazia dell'Asse nel Mediterraneo orientale.


Per la prima volta, da quest’anno, a similitudine di quanto già avviene nella Marina Inglese per le grandi imprese da questa compiute, anche la Marina Militare Italiana ha deciso di annoverare l’Impresa di Alessandria tra i Grandi Eventi con le modalità elencate nel messaggio dello Stato Maggiore di seguito riportato:

R 171555Z GIU 13
FM MARISTAT
TO AIG 2300
ANMIPRES
BT
NON CLASSIFICATO
SIC EUA
MARISTAT/44090/H/2/4
MSGID/CELEBRAZIONE EVENTO IMPRESA DI ALESSANDRIA //
1. IL 19 DICEMBRE 1941, LUIGI DURAND DE LA PENNE, EMILIO BIANCHI,
ANTONIO MARCEGLIA, SPARTACO SCHERGAT, VINCENZO MARTELLOTTA E MARIO
MARINO, A BORDO DI TRE MEZZI D`ASSALTO SUBACQUEI SLC RILASCIATI
DAL SOMMERGIBILE SCIRE`- PENETRARONO NEL PORTO DI ALESSANDRIA
D`EGITTO, AFFONDARONO DUE CORAZZATE BRITANNICHE E DANNEGGIARONO
IRREPARABILMENTE UNA NAVE CISTERNA ED UN CACCIATORPEDINIERE.
L`ARDITA AZIONE CONDOTTA CON IMPAREGGIABILE CORAGGIO, DETERMINO` LA
SENSIBILE RIDUZIONE DELLE CAPACITA` OPERATIVE DELLA MEDITERRANEAN
FLEET NEL CORSO DEL CONFLITTO IN ATTO. LA MEMORABILE IMPRESA PORTATA
A TERMINE CON MAESTRIA E AUDACIA PROIETTO` IL VALORE ITALIANO NELLA
LEGGENDA, PONENDO LA FLOTTA ITALIANA NEL NOVERO DELLE MAGGIORI
POTENZE NAVALI DEL MONDO.
2. SI DISPONE CHE LA RICORRENZA DELL`IMPRESA DI ALESSANDRIA SIA
CELEBRATA E COMMEMORATA A BORDO ED A TERRA PRESSO COMANDI, ENTI,
ISTITUTI PREVEDENDO UNA CONFERENZA ILLUSTRATIVA PER TUTTO IL
PERSONALE, SEGUITA DA UN PRANZO DI CORPO IN UNIFORME ORDINARIA.
3. LA RICORRENZA ASSUMA CARATTERISTICA DI DISPOSIZIONE PERMANENTE DA
ISCRIVERSI NELLE ATTIVITA` D`ISTITUTO.
P.D.C. GRANDIEVENTI (71) 46424 06 36806424

06/05/2014 21:26
 
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una cartina che riproduce l'aerea dove si svolse l'azione

07/05/2014 22:24
 
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