LXXXV Apuania, 18/03/2012 13.14:
Ciao Pieruzzo,
ti ringrazio per le dettagliate e precise informazioni. E' evidente che ho commesso degli errori dovuti alla mia ignoranza storica oltre
che tecnica. Ma del resto ho realizzato il modello come mi consigliava
il produttore, poi ho cercato di apportare delle piccole migliorie senza approfondire come sarebbe stato necessario. Faro' altri carri M
tenendo conto di quanto mi hai insegnato. Ti abbraccio. Brunetto.
Le ditte produttrici (italaeri e Tamiya) hanno prodotto in effetti due ibridi che hanno creato una grande confusione.
Del resto la confusione circa i dettagli delle varie versioni dei carri italiani (ricordo versioni ufficiose e non ufficiali) è generale.
Infatti molti autori, anche affermatissimi, spesso errano nell'individuare la giusta versione (p.e. Jean Restayn nel volume "Corazzati della seconda guerra Mondiale" e Nicola Pignato nel volume "Italian Medium Tanks in action" della serie squadron/signal ).
Luce è stata finalmente (e definitivamente direi) fatta sull'argomento dai due volumi dedicati ai carri M del Gruppo Modellistico Trentinon(autori Andrea ed Antonio Tallillo e Daniele Giglielmi), opere fondamentali per chi vuol ottenere carri M storicamente inappuntabili.
Tale argomento è stato anche ampiamente discusso nel post di Sughero dedicato al carro M13/40 per il memorial Biagini.
[Modificato da =pieruzzo= 18/03/2012 19:09]
Giampiero
www.modelclubroma.it
Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza (Dante Alighieri)