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La moda spagnola...capolavori d'arte o manovra commerciale?

Ultimo Aggiornamento: 21/12/2011 15:16
20/11/2011 01:44
 
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Il modellismo si sa è un compartimento grosso e stabile nel mondo hobbystico. E come qualsiasi compartimento ha i suoi tempi, le sue icone, le sue mode, i suoi ritrovi.
Se prima la moda modellistica era "prendi un mezzo e riproducilo nuovo di zecca" ora vi è la moda "spagnola" degli emergenti alla Jimenez che impone di costruire dei mezzi quasi in rovina, se non proprio esplosi e sventrati.
Sia ben chiaro io sarò di parte in quanto "antispagnolista" in tutti i campi (calcistico in primis XP) però sono sempre stato uno di quelli che ha sostenuto che il modellismo vuol dire realismo, e che è impensabile che un mezzo a meno che non deve essere esposto su una bella teca lucidissimo non debba essere invecchiato.
Dei carri che si fanno la campagna di russia, degli LCM sballonzolati per le coste della normandia o delle schwimwaggen che entrano ed escano dai pantanti non possono non essere arruginiti, infangati, sporchi magari con dei danni. Anzi io personalmente non amo utilizzare l'aerografo in quanto mi piace moltissimo la pennellata con il suo spessore, il suo essere "grezzo" rispetto all'aerografo che mi sa troppo di delicato ed irrealistico. Intendiamoci l'eccessivamente bello o perfetto spesso è vincitore alle mostre ma irrealistico in un paragone "voglio riprodurre quella scena o quel racconto del nonno".
Trovo però che in ciò gli spagnoli abbiano esagerato. Tempo fa vidi qui su zimmerit un bellissimo carro, credo un panther, che aveva suscitato le antipatie di tutti, per carità chi lo ha fatto era un "artista" ma il carro aspettava il carroattrezzi. Cadeva letteralmente a pezzi. Spessissimo vedo diorami dove il protagonista è un carro distrutto, "scingolato" e completamente arrugginito in seguito all'esplosione di chissà quale ordigno...magari carro che è stato migliorato con cingoli friulmodel, fotoincisioni e canne tornite aber...del genere come spendere 1oo euro di aftermarket per poi creare un rottame...
Io credo che questa spinta che abbia preso il modellismo, spinta data dagli autori spagnoli in particolare non sia quella per la giusta direzione. L'eccessivo sbandieramento delle capacità tecniche che più che nell'assemblaggio e nella colorazione devono essere dimostrate sul campo dell'utilizzo di tantissimo prodotti atti a invecchiare, anzi...matusalemmizzare il carro...
Infine mi chiedo...ma chi sta sbandierando questo stile, non è forse anche chi produce tutto il materiale per realizzarlo???
Non è strano che i fautori del "miscela 1oooo pigmenti per fare il fango, anche se basterebbe un solo tipo di pigmento" siano poi quelli che quei pigmenti li vendono? E li vendono in barattolini minuscoli allo stesso costo con il quale si prenderebbe una busta da un kg in un negozio di belle arti?
Voi che ne pensate? Sono sicuro che nascerà una bella discussione
20/11/2011 09:46
 
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Che Mig Jimenez abbia declinato la sua produzione modellistica a fini commerciali non ci piove, ciò non toglie che se non era per gli spagnoli, e ci metto dentro anche la vallejo, eravamo in giro ancora a massacrarci o con gli humbrol o con i tamiya (parere personale).
Come l'arte, quella con la A maiuscola, si hanno dei periodi, tendenzialmente antitetici uno con l'altro. Dopo il rococò spagnolo arriverà il neoclassico italiano [SM=g27828]


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Fiero di essere modellista senza padrone
20/11/2011 10:06
 
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Re:
madmacs, 20/11/2011 09.46:

Dopo il rococò spagnolo arriverà il neoclassico italiano [SM=g27828]



... o passare diretamente al neorealismo italiano. [SM=g27827]

Anche il modellismo è ARTE e ne subisce evoluzioni ed influenze e correnti di pensiero come le arti pittoriche e scultoriche.

Ciao, Gabriele
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"Ho voluto la perfezione e ho rovinato quello che andava bene." - Claude Manet -
20/11/2011 10:31
 
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io sono dell'idea di prendere da una parte o dall'altra ciò che più ci piace o ci conviene, e tirarne fuori il meglio che la nostra fantasia, ed il realismo dettato dalla situazione ci suggerisce. [SM=g27811]
Forever young inside
20/11/2011 11:19
 
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si è detto più di una volta che il modellismo è divertimento ed io sono convinto che debba esserlo, partendo da questo presupposto ed a prescindere dal fatto che Miguel Jimenez è passato dall'essere modellista all'essere produttore di articoli modellistici, credo che i nostri amici spagnoli si divertano a sperimentare, vale a dire che se io mi diverto a fare un carro che casca a pezzi, saranno pure c***i miei, specialmente se poi alla fine il risultato è eccezionale ed il rottame sembra vero, infine non è altro che una questione di gusto personale, a lui piace, a te no. Altro discorso è produrre pigmenti e simili ed utilizzare una indubbia capacità modellistica per dimostrarne la resa, cosa che credo che rientri nell'ambito del marketing e che quindi vada preso per quello che è. Per quanto riguarda poi i pigmenti in boccettine che costano quanto un kg di prodotto in un negozio di belle arti, si sa che il mondo è bello perchè è variato, se c'è uno così scemo da comprarsi la boccetta al prezzo di un Kg, peggio per lui [SM=g27828] .
ciao Paolo [SM=g9327]
20/11/2011 12:10
 
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[SM=g27822] 20 anni fa si diceva lo stesso di Verlinden. Che indubbiamente diede il via ad un nuovo modo di intendere il modellismo e cominció ad "esportare" le sue tecniche di invecchiamento. Anche per lui "l'accusa" era quella di fare tutto per vendere i suoi figurini ed i suoi kit. È chiaro che quando si mischia talento e business le cose si complicano. Ma ognuno prende quello che gli piace e lo interpreta a suo modo.
Nessuno è obbligato a seguire pedissequamente il DVD di Mig o di Wilder sulla modulazione del colore.
Sono le varie sfaccettature che rendono interessante quest'hobby. Basta vedre come si sta sviluppando questo interessante topic, io adoro i colori Tamiya e non riuscirei a finire un carro senza aerografo nemmeno pagando. Mi piacciono molto i mezzi vissuti e onestamnte un bel modello senza a fianco un figurino perde molto del suo appeal. Proprio il contrario di altri. E guai se fosse il contrario. È un hobby, l'importante è divertirsi.
Ed in fin dei conti, alla fine dei giochi, sono l'occhio e la mano del modellista che decide il risultato finale, non l'uso del pigmento Mig, vallejo o AK che fa la differenza. [SM=g27811]
[Modificato da montip 20/11/2011 12:13]
Paolo
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20/11/2011 12:49
 
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Beh, se uno è bravo a fare i modelli e poi è pure bravo a venderli non è un male: unisce l'utile al dilettevole. [SM=g27823]

Almeno si può smentire il detto: Non c'è pane per artisti. [SM=g27822]

Se nessun artista potesse vendere i suoi lavori non esisterebbero i collezionisti [SM=g27823] ... che si sbranano a vicenda il portafoglio per accapparrarsi i migliori (per loro) [SM=g27828]
[Modificato da ratin. 20/11/2011 12:50]

Ciao, Gabriele
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20/11/2011 13:46
 
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montip, 20/11/2011 12.10:

[SM=g27822] 20 anni fa si diceva lo stesso di Verlinden. Che indubbiamente diede il via ad un nuovo modo di intendere il modellismo e cominció ad "esportare" le sue tecniche di invecchiamento. Anche per lui "l'accusa" era quella di fare tutto per vendere i suoi figurini ed i suoi kit. È chiaro che quando si mischia talento e business le cose si complicano. Ma ognuno prende quello che gli piace e lo interpreta a suo modo.
Nessuno è obbligato a seguire pedissequamente il DVD di Mig o di Wilder sulla modulazione del colore.
Sono le varie sfaccettature che rendono interessante quest'hobby. Basta vedre come si sta sviluppando questo interessante topic, io adoro i colori Tamiya e non riuscirei a finire un carro senza aerografo nemmeno pagando. Mi piacciono molto i mezzi vissuti e onestamnte un bel modello senza a fianco un figurino perde molto del suo appeal. Proprio il contrario di altri. E guai se fosse il contrario. È un hobby, l'importante è divertirsi.
Ed in fin dei conti, alla fine dei giochi, sono l'occhio e la mano del modellista che decide il risultato finale, non l'uso del pigmento Mig, vallejo o AK che fa la differenza. [SM=g27811]




d' accordissimo è aggiungerei che e fondamementale partecipare alle mostre perchè confrontarsi con gi altri migliora la propria tecnica, si fanno amicizie e se non si vince chissenefrega l' importante e il piacere che da il nostro hobby.All' inizio anche io facevo tutto a pennello ma ora che più o meno ho imparato ad usare l'aerografo e uno spasso ma c'è voluto del tempo provando e riprovando fino a quando il risultato non mi soddisfaceva.
Qundi secondo me si deve leggere ed informarsi sugli stili odierni e

SPERIMENTARLI!!!!!!
20/11/2011 15:27
 
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Credo di poter condividere in ampia parte tutto ciò che voi dite.
Si anche dello zio Verlinden si parlò male all'epoca, o perlomeno io lo so perchè mi informo qua e la, ma in quegli anni se non ero tra le braccia del Signore ero in quelle di mammà :P

Comunque io sono dell'idea che il modellismo è sempre in bilico tra arte e divertimento (che poi chi dice che le due cose non combacino :D).
E' a tal fine che credo che ognuno sia padrone a casa propria.
Se uno ha piacere a sfasciare sfasci, se uno a piacere a fare i modelli da museo come il mad tanto di cappello.
A me un po infastidisce che oggi vengano magari sottovalutati quei modelli e qui modellisti puliti, come "se non sfasci non vali".
Leggendo diverse riviste di modellismo,ne seguo più d'una, leggo sempre jimenez-vallejo e vedo l'utilizzo di tecniche pittoriche e di invecchiamento tutte incentrate su questo stile. A tal proposito mi chiedo "perchè le riviste modellistiche fanno focus su questo campo e non mostrano di tutto e di piu, proprio per dare quella possibilità che viene nelle mostre, di confrontarsi con tutti gli stili?"
20/11/2011 15:41
 
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Sicuramente adesso "c'è la moda" del mezzo pesantemente invecchiato, lanciata dagli Spagnoli, seguita dal mercato (i prodotti per invecchiare ormai li fanno un pò tutti..)e dalle riviste che oviamente devono parlare delle cose che vanno di più al momento. Non mi sembra che vengano sottovalutati i modellisti "Puliti" (e io mi metto tra questi), qui sul forum e anche alle poche mostre a cui ho partecipato si possono vedere ogni genere di lavoro. Magari tra un anno il discorso cambierà ancora.... Questione di stile e moda!

Ciao Marco.
20/11/2011 16:26
 
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Franzito, 20/11/2011 15.27:

Credo di poter condividere in ampia parte tutto ciò che voi dite.
Si anche dello zio Verlinden si parlò male all'epoca, o perlomeno io lo so perchè mi informo qua e la, ma in quegli anni se non ero tra le braccia del Signore ero in quelle di mammà :P

Comunque io sono dell'idea che il modellismo è sempre in bilico tra arte e divertimento (che poi chi dice che le due cose non combacino :D).
E' a tal fine che credo che ognuno sia padrone a casa propria.
Se uno ha piacere a sfasciare sfasci, se uno a piacere a fare i modelli da museo come il mad tanto di cappello.
A me un po infastidisce che oggi vengano magari sottovalutati quei modelli e qui modellisti puliti, come "se non sfasci non vali".
Leggendo diverse riviste di modellismo,ne seguo più d'una, leggo sempre jimenez-vallejo e vedo l'utilizzo di tecniche pittoriche e di invecchiamento tutte incentrate su questo stile. A tal proposito mi chiedo "perchè le riviste modellistiche fanno focus su questo campo e non mostrano di tutto e di piu, proprio per dare quella possibilità che viene nelle mostre, di confrontarsi con tutti gli stili?"



Perchè il distributore gli paga la pubblicità.....

Osserva la cronologia degli articoli e della pubblicità..e capirai...

A volte non fanno " informazione"...la rivista sembra edita proprio dal distributore.... [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816]


Liberty 6
20/11/2011 16:41
 
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mha guardate io sono dell'opinione che il modellismo deve rimanere allo stato di hobby e non mutare in professione, o se deve essere una professione i soggetti devono e dico DEVONO essere creazioni proprie cioè fatte da zero senza basi di partenza ecc... ( ma li si parlerebbe di arte se si fanno figurini visto che bisogna "scolpirli"). per il fatto dell' invecchiamento sono dell'opinione che uno è libero di fare quello che vuole senza badare a quello che dicono gli altri, se ad uno piace lindo e pulito come appena uscito di fabbrica lo fa così , magari esagerando sulle luci e sulle ombre perchè no! chi lo vuole sporco e deteriorato dove con tutta la ruggine che vi è si può aprire un laboratorio di chimica lo fa punto e basta. DE GUSTIBUS NON DISPUTANDUM EST o ancora meglio (capita a fagiolo: DE GUSTIBUS ET COLORIBUS NON DISPUTANDUM EST) [SM=g27823]
[Modificato da braschi 20/11/2011 16:42]
20/11/2011 18:16
 
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personalmente quello che mi disturba in molte "opere " contemporanee non è tanto il grado di distruzione dei mezzi,(in fin dei conti se i tedeschi hanno costruito più di 20.000 PZIV e alla fine gliene restavano meno di 2.000 ce ne dovevano essere di scassati in giro per l'Europa ) quanto il grado di ruggine e usura che viene riprodotta su mezzi attivi,la vita media di un carro era di 2/3 settimane prima di essere danneggiato gravemente perciò difficilmente i "segni" della vecchiaia potevano essere così marcati.
Vero che alcune condizioni meteo erano estreme ma la vita operativa era ancora più breve,in più la qualità delle vernici tedesche scemò solo nel '45, gli Americani avevano scorte infinite (in normandia tutto il materiale era nuovo dipacca),forse per i russi e per noi si può parlare di acciai e vernici scadenti ma un carro russo "durava" il tempo di un respiro ...i nostri forse sì arruginivano...un discorso diverso per i mezzi di seconda linea che avevano
vita operativa più lunga...
Poi tanto di cappello alle capacità tecniche !!! Marco
20/11/2011 20:11
 
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anch'io sono convinto che gli amici spagnoli hanno scoperto l'acqua calda.
i vari pigmenti li usavo anch'io decenni or sono,solo si chiamavano terre di colorificio,e non erano disponibili le tonalità d'oggi e te le compravi nei colorifici dentro ai pacchettini di carta venduti a peso.
15 anni fa tornato dalle vacanze dalla sardegna mi procurai sporte di una strana sostanza per riprodurre l'erba.
ora la vendono col nome di fibre di posidonia.
quel che intendo dire ,è solo che loro si sono saputi vendere meglio,ci hanno imposto i pigmenti ,perchè altrimenti il nostro modello farebbe schifo secondo alcuni,ma inutili secondo altri.per quel che mi riguarda si possono ottenere ottimi risultati coi vecchi sistemi e senza affrontare spese inutili
quanti ci chiedono sul forum in continuazione quali pigmenti usare ,o come usarli solo per sentito dire.
perchè il pigmento è la soluzione per ottenere ottimi risultati,secondo loro ,ma per me si illudono invano .
naturalmente chi si trova bene non abbandona la strada vecchia per quella nuovacioa alberto

12° 81 L'ULTIMO DI UNA LUNGA SERIE
20/11/2011 20:43
 
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Alberto mi trovo daccordissimo con te. Ragazzi è logico che ognuno fa le cose a proprio piacimento, la mia lamentela viene proprio perchè c'è un andazzo che quasi "obbliga" a seguire questa strada. Del genere "se non lo fai sei un pivello".
20/11/2011 21:25
 
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beh fare nuove esperienze modellistiche è cosa buona e giusta ed aiuta a crescere, di certo concordo con quanto scritto dal buon Alberto le mode tirano in tutti i campi dal modellismo allo sport etc etc etc.
io consiglio che se si può di testare il più possibile anche per solo e puro divertimento poi di concentrarsi su quello che riesce meglio [SM=g27822] ,onestamente se un big del modellismo usa pigmenti,pastelli o i pennelli cinghiale [SM=g27820] [SM=g27828] a me non interessa facciano, io uso quello che più mi aggrada [SM=g27823]
Gabriele [SM=g9327] [SM=g1758109]
[Modificato da Pel. 20/11/2011 21:26]
"Siete solo Chiacchere e Distintivo"
Come dico sempre:Io non sono Bello,Io sono un Figo
Patata Docet Semper
"All our ignorance brings us closer to death"
"Only the Dead have seen the end of war" Plato
20/11/2011 21:54
 
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Mig è un grande, ed il fatto che riesca a campare con i suoi prodotti lo dimostra... [SM=g27828]

Molti dei prodotti in questione non hanno niente di particolarmente originale, certo... però per chi come me ha poco tempo, anche se costano più di quel valgono semplificano molto la vita... gli AK sono dei comunissimi smalti, ma vuoi mettere dover solo scegliere la gradazione che preferisci tra tre o quattro tonalità, anzichè andare a tentativi e mischioni ?

Idem per i Vallejo, i panzer aces ad esempio non hanno inventato niente, però è una bella comodità andare dritto sul colore giusto...

In sintesi, penso che questi prodotti aiutino soprattutto a risparmiare tempo e semplificarsi la vita, non certo a trasformarci tutti in modellisti professionisti... [SM=g27811]
12/12/2011 09:40
 
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Mi permetto di postare anche il mio parere....
Da neofita,devo dire che tutti questi prodotti semplificano molto il lavoro,in particolar modo se non hai esperienza...
Ricordo più di una volta che mi è stato fatto il discorso di esser fortunato ad esser in un gruppo con gente che ha già esperienza e conosce molto bene varie tecniche,che te le possono trasmettere senza farti far fatica...fatica che loro hanno fatto nel trovare le tecnica giusta,sperimentarla, sbagliando anche...
Penso sia normale che si vada su questa strada,ormai come tutto...Però,secondo me, toglie un pò della poesia,del pensare a come creare un particolar effetto,pensarci e fare esperimenti...e poi alla fine apprezzare il risultato finale,quel tocco che ti fà sentire il modello ancora più tuo....
Per quanto riguarda i mezzi,io sono dell'idea che se relamente è invecchiato pesantemente,allora lo invecchio...Più che altri a me piaciono con tanti carichi.... [SM=g27828]
12/12/2011 12:43
 
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Re:
Josef Porta, 12/12/2011 09.40:


Penso sia normale che si vada su questa strada,ormai come tutto...Però,secondo me, toglie un pò della poesia,del pensare a come creare un particolar effetto,pensarci e fare esperimenti...e poi alla fine apprezzare il risultato finale,quel tocco che ti fà sentire il modello ancora più tuo....
[SM=g27828]



Sono daccordo al 100%. Ormai c'è la "pappa pronta"...Set per dipingere i volti, set per dipingere il blu, il verde, boccettine con lavaggi già pronti, con filtri già pronti, con fango già pronto...ci manca solo che ti vengano fino in casa ad assemblare, dipingere e imbasettare il modello!!! Per me il bello di questo hobby sta anche (se non soprattutto) nello sperimentare, nel trovare soluzioni originali, nel realizzare un modello che non sia identico ad altri mille...



Antonio

12/12/2011 13:20
 
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Re:
bertonida, 20/11/2011 20.11:

.
naturalmente chi si trova bene non abbandona la strada vecchia per quella nuovacioa alberto



O forse perchè si ha paura nell'intraprendere nuove strade [SM=g27811] con la classica scusa che ah! questo lo usavo 10 anni fa, questo lo so fare pure io meglio di lui etc etc etc.
Alberto non cè nulla di personale o solo preso la tua frase come spunto tutto qui....

Però se non c'era nessuno che sperimentava... prendi la ruota... oggi magari si girava ancora con una pietra rotonda... [SM=g27811]

avete parlato di Mig.. ok ci sta tutto.. ma lui è un bravo modellista, ha saputo muoversi come imprenditore (cè nè un'altro che lo ha fatto e anche bene ma questo è un'altro discorso che qui non si può fare... cribbio :-) )
Nessuno ha inventato nulla, ci hanno solo offerto pronti all'uso, diciamo..
Un'altra cosa Miguel Jimenez alias MIG non fa più parte della MIG production (ilnome è rimasto a fini commerciali) ormai da anni.. ora collabora con la AK- Interactive, ma per vari motivi è tornato ad essere un "semplice modellista" come tutti noi...
Il fatto che ci sia il nome suo dietro.. bè ce ne sono tanti altri che fanno lo stesso "mestiere" se così si può definire e se permettete tanto di cappello a chi lo fa..

Contestare la moda del momento ci può anche stare, ma nessuno ti obbliga a fare quello che fanno i guru... se vai ad una mostra e ti dicono ma non hai usato questo o quello e non ti si cagano il modello... bè mi sa che la mostra non sarà mai un granchè se questi sono i giudizi che fanno...

Ma anche questa è un'altra storia...




Un saluto
gianni



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